Sabato 8 agosto dalle 19 alle 23,45 da Antonelli San Marco, a Montefalco (Pg)
Per Calici di Stelle, l'evento organizzato da Movimento Turismo del Vino in collaborazione con Città del Vino, la cantina Antonelli San Marco propone una serata con il Trebium Trebbiano Spoletino Spoleto doc in abbinamento a prodotti tipici e salumi prodotti in proprio con le carni di maiali allevati allo stato brado nel bosco della tenuta. Disponibili gli altri vini biologici di Antonelli: il Montefalco Sagrantino Docg, anche passito, il Montefalco Grechetto e il Contrario Umbria Rosso Igt.
L'appuntamento comincia alle 19 di sabato 8 agosto con la visita dell'azienda e prosegue con l'assaggio del nuovo Trebium 2019 insieme a un ricco aperitivo. Un concerto acustico dal vivo completa la serata. La prenotazione è obbligatoria al numero 0742.379158 o email info@antonellisanmarco.it, anche per poter distribuire i tavoli nel modo più appropriato secondo le norme anti covid. Il costo è di €15 a persona.
La tenuta Antonelli San Marco
L'azienda agricola si estende per 190 ettari, in unico corpo, in località San Marco, nel Comune di Montefalco (Perugia), proprio nel cuore della denominazione "Montefalco". I terreni hanno altitudine media di 350 metri sul livello del mare, sono a giacitura collinare con esposizione prevalente a sud e ad ovest; hanno origine pleistocenica e alluvionale, sono in prevalenza profondi, argillosi, molto ricchi di calcare. Non mancano terreni più poveri ricchi di scheletro.
La tenuta è così coltivata: vigneti 55 ettari, oliveti 10 ettari, bosco di alto fusto 40 ettari, seminativi 50 ettari. Il sistema di allevamento delle viti è a cordone speronato basso e a guyot.
Antonelli San Marco si converte al Bio. Minori difese, più cure e qualità in vigna
Una decisa scelta "verde" per migliorare la qualità delle uve. Dopo l'olio extravergine di oliva Bio, certificato da Valoritalia, ora è il turno del vino. A partire dalla vendemmia 2012, dopo 3 anni di conversione, i vini Antonelli San Marco, sono ufficialmente biologici. Attraverso il metodo di coltivazione biologica Antonelli San Marco intende produrre uve di maggior qualità per ottenere vini sempre più interessanti e complessi.
"Il primo obiettivo della nostra scelta Bio è di fare un vino più buono e in seconda battuta un vino più salutare – afferma Filippo Antonelli -. Il Bio implica minori difese antiparassitarie in vigna e rende pertanto necessario esaltare i meccanismi di autodifesa delle viti; ciò si ottiene effettuando, vigneto per vigneto, specifici interventi mirati a seconda delle varietà, dei terreni e del microclima, in modo da ottenere un equilibrio in ogni singola parcella. Grazie a questo equilibrio naturale tra apparato radicale, fogliare e grappoli, si ottengono uve di maggior qualità".
Il progetto di Antonelli San Marco è seguito da Ruggero Mazzilli, coordinatore della stazione sperimentale di viticoltura sostenibile di Panzano e responsabile di "Viticoltura Sostenibile" (www.viticolturasostenibile.it).
La cantina è inoltre associata a Dibium (www.dibium.it), rete di aziende esemplari per la vocazione alla sostenibilità e il rapporto virtuoso tra tradizione e innovazione, un'associazione che spazia da allevamenti biodinamici di capre per la produzione di caprini eccezionali all'utilizzo delle oche in vigna come strumento di controllo e tutela del terreno, passando per allevamenti di maiali allo stato brado tra boschi e vigneti. Antiche pratiche tornate attuali, come la cultura delle erbe spontanee e campagnole, e la canapa, grande pianta polifunzionale che sviluppa diverse filiere, dalla birra, alle farine, i semi, i fiori, con interessanti sviluppi per la salute, e il benessere; e infine la bio edilizia.
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