Il convegno si propone di accendere i riflettori su un vino che vuole rivendicare le proprie peculiarità con una serie di azioni concrete. Innanzitutto guardando con
attenzione a questa felice stagione
per i vini bianchi, che stanno reggendo il
confronto con i sempre amati rossi, rispondendo alla
crescente attenzione per le 'bollicine', alla
ripresa dei rosati e alla
'scoperta' di dolci e passiti.
Il mercato del vino è il terreno dove il
Bianco di Custoza si muove
con la precisa volontà di essere protagonista.
Non solo un desiderio di affermazione, ma anche e
soprattutto un ulteriore impegno sul cammino della qualità,
attraverso il fondamentale contributo di
una migliore conoscenza del
territorio; garantita dalla zonazione: studiare
il territorio per ottenere il meglio da ogni microambiente,
comprendere ogni particella di terreno perché vi nasca il
miglior Custoza possibile e far sì che tutto questo sia
un'altra freccia da scagliare in un mondo sempre più
affollato di proposte. Tra gli operatori, nella
distribuzione, tra i consumatori...
Ecco di cosa si parlerà nel convegno del 10 settembre a
Custoza, dove a confermare che questo bianco merita ben
altra attenzione ci saranno
Alessandro Amadori, direttore di ricerca
dell’Istituto Cirm (''Vini bianchi
e tendenze di mercato'') e l’agronomo e
consulente vinicolo Enzo Corazzina
(''Zonazione: strumento di
conoscenza del territorio'').
Prima di loro i saluti e le testimonianze di
Giovanni Fagiuoli,
presidente del Consorzio di tutela
vino bianco di Custoza;
Graziella Manzato, sindaco di
Sommacampagna;
Elio Franchini, presidente
della Proloco di Custoza;
Fabio Bortolazzi,
presidente della Camera di
commercio di Verona, e
Dionisio Brunelli, assessore all’Agricoltura
della Provincia di Verona. |
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