Anteprima Brunello 2005 : impressioni a caldo !

A giorni, appena avrò piu’ tempo, pubblicherò il report con le note di degustazione di tutti i Brunelli annata 2005, presentati agli addetti ai lavori.

Come sempre, dal momento che lo trovo piu’ serio e professionale, sia nei confronti di chi legge, ma anche e soprattutto nei confronti dei produttori, ho degustato rigorosamente alla cieca, con il valido aiuto e professionalità dei Sommelier Ais della Regione Toscana, tra i quali ho diversi amici e conoscenze.

Devo dire che sono “ usciti “ e si sono distinti dalla massa alcune aziende note ed affermate, ma la sorpresa e la gratificazione è stata maggiore quando ho letto nomi di aziende , mai sentite nemmeno nominare prima, al cui vino ho assegnato punteggi superiori o uguali ai fatidici 90/100.

Una annata alla quale gli esperti hanno assegnato 4 stelle, e credo siano piu’ che sufficienti, ma anche in questa annata non sono mancate le eccellenze, con picchi di 92/93 su 100/100.

Un aspetto che non mi è piaciuto è stato, in molti casi, il colore dei Brunelli 2005, in quanto si presentavano nel bicchiere con tonalità già granata, ed in pochi casi addirittura viranti verso un mattonato scuro.

Il Sangiovese che a me piace molto deve essere in tonalità rubino chiaro, con note floreali al naso di grande finezza ed eleganza, alla bocca giustamente tannico  ma non astringente, con una bella bevibilità ed una acidità presente ma non aggressiva, lungo nel finale di bocca: esistono dei Brunelli del genere nell’annata 2005 ? Risposta si’ , ne ho trovati piu’ di uno e dal prezzo molto conveniente, che si aggira in alcuni casi sui 20 euro o giu’ di li’,

le mie tasche non mi permettono i vini supercostosi di 100 e piu’ euro, quelli li lasciamo ai Paperon dei Paperoni nostrani e stranieri…..!

Devo però confermare che nella maggioranza dei casi, i vini erano già piacevoli e godibili, ma le note di degustazione e le valutazioni dei 130 Brunelli Ve ne daranno una panoramica piu’ esaustiva.

Una annata da bere nel giro di pochi anni ( 3-4 ) e nel mentre potremo mettere in cantina qualche riserva o annata del 2004, che ancora è “ graffiante “ con possibilità maggiore di evoluzione e durata negli anni.

A presto con la segnalazione dei migliori Brunelli degustati a Montalcino, in questa intensissima ma altrettanto gratificante Full-Immersion in terra di Toscana.

Un pezzetto di cuore è rimasto in quei panorami mozzafiato ed in quei vini meravigliosi.

Roberto Gatti