Da non fraintendere con “ i sigari toscani “, non fumo e quindi naturalmente stiamo parlando di vini toscani.
Riunite 12 persone, tra cui 4 sommelier Ais, ed 8 appassionati, abbiamo degustato qualcosa come 9 vini tutti alla cieca.
Vini provenienti da diverse zone e denominazioni della Toscana, di diverse annate, cosi’ da farci una panoramica delle varie espressioni territoriali e produttive insieme.
Devo fare subito qualche annotazione doverosa, che vale un po’ per tutte le tipologie di vino ed un po’ per tutte le Regioni vitivinicole : ci sono vini che vengono “ pensati “ e prodotti per essere consumati ( e quindi piu’ pronti ) nel giro di pochi anni, mentre esiste un’altra categoria di vini pensati ed “ elaborati “ per durare piu’ a lungo negli anni, e quindi con acidità piu’ sostenute, tannini ancora verdi e duri che permetteranno a questi vini di durare molti anni ancora.
E’ questo il classico caso di alcuni vini del Chianti Rùfina, la denominazione piu’ a Nord di Toscana, cosi’ come altre.
Ma veniamo ora alla parte piu’ coinvolgente della serata : le degustazioni.
Il primo vino che ho proposto è stato un vino bianco NON toscano, anche per testare il polso degli intervenuti, proveniente dal Collio Goriziano :
( ricordo che il primo punteggio riportato è il mio , vengono eliminati il punteggio piu’ alto ed il piu’ basso, gli altri fanno media aritmetica)
1°) BROY- 2008-azienda Collavini-gr. 13,5-
Un grande uvaggio di chardonnay 40% + friulano 40% + sauvignon 20%
Al colore era di un giallo paglierino intenso, limpido e brillante;
il sauvignon è stato subito intercettato al naso, inizialmente troppo freddo di temperatura, si è “ aperto “ a meraviglia nel bicchiere uscendo con note elegantissime di agrumi, mandorla amara, litchi;
in bocca delizioso, equilibrato, molto intenso e lungo nel finale di bocca, una grnde espressione delle potenzialità dei bianchi del Collio.
Con uso di legenda di cui in calce, ha ottenuto le seguenti impressione de gustative :
88-88-88-90-89-81-85-88-82-86-87-87
totalizzando una media di 87/100-
2° ) Tenuta di Sesta- Rosso di Montalcino 2008-gr. 14
Un grande naso ha ammaliato tutti i partecipanti, mentre in bocca i tannini sono ancora “ scalpitanti “ ed in fase di integrazione, queste le impressioni :
90-89-86-83-86-85-85-85-85-84-84-86
realizzando una media di 86/100
3° ) Podere Il Balzo- Chianti Rùfina 2007- gr. 13,5-
Un vino che è piaciuto per la sua originalità, tipicità e qualità, se poi a tutto questo aggiungiamo l’ottimo rapporto Q/P di soli 6/7 euro in cantina è un vero regalo, questi i punteggi ottenuti :
88-86-86-86-90-86-89-87-85-92-88-88
totalizzando una media di 87,5/100
4° ) Podere Fossacolle- vino Rosso di Toscana Igt Riesci- gr. 15-
da uve 40% cabernet-sauvignon + 40 % petit verdot + 20% merlot, è stato valutato con uso di scheda a punti Assoenologi, è piaciuto a tutti i partecipanti, ha dato le seguenti risultanze:
86-86-87-89-91-90-83-82-83-84-84-82
realizzando una media di 86/100
5° ) Omissis.....- Chianti Rùfina 2006-
Questo vino è proprio uno di quelli che tra alcuni anni sarà “ grande “, pensato e prodotto per essere dimenticato in cantina, ma oggi soffre ancora della sua gioventu’, ed ancora scalpita, proprio come un giovane puledro, destinato a diventare un cavallo di razza .
Oggi ha dato queste impressioni degustative :
81-80-79-80-84-82-85-80-83-81-76-80
realizzando una media di 81/100
6° ) La Canonica-Vino Don Giovanni 2006- gr. 14-
Ottenuto da sangiovese al 90% + 10 % di colorino si esprime a meraviglia :
qui siamo nella Doc Orcia, e questo vino anche in altre degustazioni alla cieca, da me effettuate all’anteprima, è risultato sempre tra i migliori,( leggi al link:
http://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=5499 )
cosi’ come in questa occasione, con uso di scheda a punti Assoenologi, ha ottenuto :
88-88-86-89-87-95-91-87-91-95-91-88
realizzando una media di 89/100, tra i primi 3 vini di tutta la serata : complimenti a questa brava produttrice la sig.ra Donella Vannetti, Presidente del Consorzio Orcia;
7° ) Vitanza- Brunello di Montalcino 2005- gr. 14
Si è confermato per questo Brunello, il parere che avevo espresso durante l’ Anteprima, qui : http://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=5821
Dove senza uso di alcuna scheda gli avevo attribuito 86/100, mentre in questa occasione ha ottenuto:
87-85-85-86-85-97-86-87-86-82-81-86
totalizzando una media di 85,5/100 ;
8° ) Tenuta Colle del Giglio- Vino Franco Nero 2004- gr. 14,5
Uve: Cabernet Sauvignon 50%, Syrah 25%, Merlot 25%
Sistema d'allevamento: cordone speronato
Resa per ettaro: 30 q
Epoca vendemmia: merlot, ultima decade settembre; syrah, prima decade di ottobre; cabernet sauvignon, seconda decade ottobre
Vinificazione e affinamento: la fermentazione delle uve diraspate è condotta a temperature intorno ai 24-26C; il periodo di macerazione è di circa 30 gg durante il quale vengono effettuati continui rimontaggi e follature. Il vino viene conservato in barriques da 225 litri e da 160 litri sulle proprie fecce nobili.
Il vino viene conservato in barriques da 225 litri e da 160 litri sulle proprie fecce nobili per un periodo di 12-15 mesi.
Affinamento in barriques: 15 mesi
Affinamento in bottiglia: 12 mesi
Dati analitici
Alcool: 14,5% Vol
Acidità Tot: 6,31 g/l pH: 3,52
Zuccheri residui: 1,84 g/l
Estratto secco: 33,7
NOTE DI DEGUSTAZIONE FRANCO NERO
Un vino che ha stupito tutti i partecipanti per il colore ancora in tonalità porpora, con riflessi violacei, a ben 6 anni dalla vendemmia :
vino concentrato, potente, succoso e godibile, è piaciuto a tutti i partecipanti, ed ha totalizzato una media di ben 88/100: complimenti ;
9° ) Campo alla Sughera- vino Arnione Bolgheri Doc 2005- gr. 14
Questo vino non è stato degustato “ alla cieca “, ma è stato classificato tra i primi tre della serata, è piaciuto a tutti i partecipanti, che all’unanimità lo hanno classificato tra i 90 ed i 92/100 : un grande vino :
intenso al naso, pulito, elegante e molto gratificante; in bocca ampio, pieno, di grande qualità e piacevolezza, molto lungo il finale di bocca, un ulteriore anno di affinamento in vetro gli ha giovato eccome, un vero “ fuoriclasse “ della denominazione Bolgheri Doc : chapeau !!
Un bella serata, trascorsa in amicizia ed allegria, ma anche con la dovuta concentrazione ed attenzione perchè quando si tratta di valutare dei vini non dobbiamo mai scordarci che andiamo a valutare il lavoro altrui, per cui l’operazione è sempre delicata, ragione per ci si deve imporre un rigoroso atteggiamento di attenzione ed onestà intellettuale.
La Toscana da molti anni si pone di diritto tra le grandi regioni vitivinicole italiane, e credo rimarrà ancora ai vertici per lunghi anni a venire.
Roberto Gatti
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