Vinsanto Podere Santa Maria – Impruneta - Prodotto da Fabio Zatini e Riccardo Gogoli – Inizio produzione anno 1992 .
Tel . 055 2326124 -Cel . 335 8019189
SCHEDA TECNICA
Uvaggio : 70% Malvasia 20% Trebbiano 10% San Colombano
Vendemmia : Tardiva (raccolta fine ottobre)
Provenienza : Comune di Impruneta
Caratelli : da 50 litri composti da legni di Rovere,Castagno,Gelso,Ciliegio
Maturazione : 5 anni in caratello
Affinamento : un anno in damigiana
Imbottigliamento : bordolesi da 0,375 – 0,500 – 0,750 cc . con tappi da invecchiamento e ceralacca .
Metodo : mosto fiore ottenuto dalla selezione dei migliori grappoli con raccolta in cassette di legno e pressatura soffice con torchio a mano senza ripasso delle uve .
Colore : giallo oro brillante con riflessi ambrati . Limpido .
Profumazione : complessa e persistente con sentori di frutta matura,vaniglia e legni nobili
Gusto : Aromatico,morbido,rotondo,equilibrato nelle componenti alcoliche e zuccherine . Leggero retrogusto di rhum nel finale accompagnato da una lunga persistenza al palato
Gradazione alcolica : 16-17 gradi secondo l’annata
In quel delle Carraie all’Impruneta
Ci trovammo a parlar del dolce vino
sulla strada che de’ viandanti e’ meta
e la ragion ci mosse ,appresso al pino,
a rinnovar degli avi la passione
de l’uve bianche appendere all’uncino .
Di Trebbiano e Malvasa a profusione
tosto ponemmo ad addolcir le bacche
fidando di Martin nella stagione .
Quando le vespe di ronzar son stracche
e ‘l di’ della letizia alfin s’appressa
l’uva passita dentro delle sacche
allor ponemmo nella augusta pressa
che l’Duca ci insegnò con gran perizia
ad usar fino a che l’umor non cessa .
Nell’uffizio le man senza pigrizia
della bottaia in quel di Sieve esperte
l’opra fero per la nostra letizia
di rimirar le legne assiem conserte
di rovere e castagno al fin mischiate
col gelso ed il ciliegio e così erte
che quattro dita al fin non son bastate
per la misura di cotanto legno
che a profumare il mosto son chiamate .
Di quattr’anni del vino fu l’impegno
al secco dell’estate e la calura
al gelo dell’inverno quant’e’ pregno
cosi’ come s’acconcia alla fattura
di questo vin che le cantine teme
mentre gode lo viver nell’arsura .
Com’è giusta d’ogni villan la speme
Di sentir pari ‘l forte e la dolcezza
Quando la stilla del liquor si geme !
Come di viola e di vaniglia olezza
lo spirto de lo vino all’apertura
che niuna cosa giunge a tanta altezza !
Quale il segreto di sì gran fattura
Che di resine e di muffe si giovò
Mentre ‘l tempo senza alcun premura
Qualità sì misteriose ci donò ?
Or già da un lustro questa nobil beva
agli amici e’ donata , agli altri no .