Il premio per il miglior libro e vino in accoppiata ha attirato a sé
oltre 20.000 visitatori dando la possibilità di conoscere i
territori facenti parte di Identità Immutate (il progetto nato per
la salvaguardia delle tradizioni locali). Oltre 50 vini provenienti
da tutta l’Italia e altrettante case editrici in concorso per un
totale di oltre mille Sms inviati dal pubblico per votare i sei
libri finalisti.
Con 450 punti a favore l’ha spuntata il testo del noto chef di Rai
Uno Mattina, Claudio Monconi, tra l’altro originario di Carrara, dal
titolo “Un pizzico di sale… un pizzico di pepe” (Plan Editore). I
suoi “consigli culinari, passeggiando tra lardo e farro”, con la
prefazione di Francesco Guccini e le vignette di Sergio Staino, sono
ispirati alla gastronomia toscana della Garfagnana e dintorni e
dedicati alle due figlie, Eleonora-chicco di pepe e Sofia-granello
di sale.
Stessa sorte per le bottiglie in concorso che sono state giudicate
durante l’ultima giornata di celebrazioni, presso il ristorante
“Villa Brignole” di Gavedo di Mulazzo dove una giuria specializzata
presieduta da Saverio Carmagnini, presidente dell’AIS Toscana, e
composta da sommelier e giornalisti del settore, tra cui Giorgio
Battaglia, autore di Rai Uno, ha decretato come vincitore della
XXIII edizione di Bancarel’ Vino il “Timoteo” della Cantina Di Sante
di Fano (Pu).
Al proprietario e artefice del vino è andato in premio un libro in
marmo bianco sormontato da un grappolo d’uva in marmo nero e
argento, opera della gioielliera Rosellina di Carrara.
Il vino marchigiano è un Colli Pesaresi Doc 2003 da uve Sangiovese e
Montepulciano, vinificate in rosso e affinate in grandi botti di
rovere e barrique, che rispecchiano la solarità dei vitigni posti
sui pendii vicini al mare.
Citati durante l’edizione altri vini in concorso. Tra questi il “Masero”,
I.G.T. Toscana bianco del Podere Lavandaro di Marco Taddei e Matteo
Cimoli, e il “Merla della miniera”, I.G.T. Toscana rosso
dell’Azienda Terenzuola, entrambi di Fosdinovo (Ms). Il primo, da
vitigni Vermentino e Albarola, ha ricevuto due premi: quello all”Antagonista”,
ovvero al primo bianco classificato (avendo vinto un rosso) e quello
al “Vino locale più rappresentativo dell’Identità lunigianese”.
Al secondo, prodotto da Ivan Giuliani, è andato il premio per
l“Etichetta più artistica”, stabilito dalla giuria condotta dal
giornalista Paolo Menon, autore dei due volumi “Per Vino e per
Segno” (Edizioni CentroDiffusione Arte), raccolta delle più belle
etichette italiane d’autore.
Molti i ringraziamenti fatti dal Sindaco di Mulazzo Sandro Donati
insieme all’Assessore alla Cultura Luisa Bruscaglia. In particolare
molti ringraziamenti sono andati ai relatori e ai giornalisti che
hanno contribuito alla manifestazione. Menzione speciale per la
giornalista Rosanna Ercole Mellone che da quattro anni, sotto
l’egida dell’Associazione Identità Immutate (di cui ne è fondatrice)
organizza il premio di Mulazzo.
L’Enovago
enovago@vinit.net
Link:
Comune di Mulazzo
Identità Immutate
(Vinit Magazine) |