Questi ultimi, dall’uno di gennaio, in
quanto cittadini europei, sono diventati immediatamente assumibili e
non hanno più bisogno del nulla osta dello
Sportello Unico per entrare in Italia. Arrivano
direttamente in azienda con il passaporto. Chi entra per la prima
volta in Italia, ovviamente, dovrà fermarsi per qualche ora agli
uffici finanziari per il Codice Fiscale e in Questura, per la carta
di soggiorno.
“Sono molto numerosi i rumeni impiegati nell’agricoltura provinciale
– commenta il Direttore di Coldiretti Verona,
Mauro Donda – rappresentano circa
il 35% della manodopera
extracomunitaria complessiva, secondi solo ai polacchi. Grazie alla
liberalizzazione dell’impiego nel settore agricolo, sarà molto più
semplice e rapido per le aziende far fronte ai fabbisogni di risorse
umane. Si dimezza, così, la dipendenza dai tempi di approvazione dei
decreti flussi (lo scorso anno arrivò in ritardo di un mese) e di
evasione delle pratiche nello sportello unico”.
Sportello che, peraltro, lavora a pieno ritmo, ma sul quale si
accumulano, oltre alle richieste di assunzione di manodopera
stagionale extracomunitaria, anche quelle relative al personale
extra-ue da assumere a tempo indeterminato. Richieste molto più
numerose.
Coldiretti
Verona stima, dunque, che il tempo necessario
all’ottenimento del nulla osta di evasione delle pratiche per
l’assunzione di lavoratori extracomunitari non cambierà rispetto al
2006 e si attesterà sulle 3-4
settimane. Un tempo molto contenuto, rispetto ai tempi di evasione
delle pratiche presentate con i kit postali, ottenuto grazie ad una
fattiva collaborazione tra Sportello unico, Direzione Provinciale
del Lavoro, Questura e organizzazioni agricole. Queste ultime,
infatti, istruiscono e presentano le domande on-line con un notevole
risparmio di tempo e una minor incidenza di errori.
Anni addietro le colture di inizio anno hanno sofferto di carenza di
quote in quanto i decreti flussi o le anticipazioni con circolare
non sono mai state rilasciate prima di febbraio-marzo a cui si
dovevano aggiungere i tempi di elaborazione delle pratiche e di
rilascio dei visti d'ingresso da parte delle autorità consolari.
Intanto, arrivano in Italia, i lavoratori stranieri assunti con le
ultime quote 2006. Lo scorso
anno sono state assegnate a Verona, per il comporto agricolo,
4720 quote. Quote che sono state
sufficienti a coprire il fabbisogno 2006 e quello dei primi mesi
2007.
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