Osterie d'Italia, sussidiario del mangiarbere all'italiana, arriva, con il 2002, alla dodicesima edizione, sull'onda di un crescente successo di pubblico e di critica.
Nata nel 1991 per rilanciare il gusto della buona cucina regionale, in antitesi al dilagare del fast food e delle mode esterofile, Osterie d'Italia, sussidiario del mangiarbere all'italiana, arriva, con il 2002, alla dodicesima edizione, sull'onda di un crescente successo di pubblico e di critica. Grazie alla guida voluta da Slow Food, assistiamo da alcuni anni, in Italia, alla ripresa della gastronomia di tradizione e al diffondersi di nuovi locali che ripropongono lo spirito delle vecchie osterie. I locali segnalati sono circa 1800: osterie tradizionali, trattorie, ristoranti, enoteche, aziende agrituristiche in Italia, Canton Ticino, Tirolo. Come ogni anno, le centinaia di collaboratori coordinati da Paola Gho, la curatrice dell’opera, hanno setacciato tutto il territorio nazionale per verificare gli indirizzi già noti e scoprirne di nuovi, garantendo così l’affidabilità della guida e il suo continuo rinnovamento. La filosofia e le caratteristiche editoriali che hanno determinato la felice accoglienza della guida da parte del pubblico rimangono invariate. Osterie d'Italia segnala esclusivamente i locali che garantiscono fedeltà ai sapori del territorio, ambienti accoglienti, prezzi corretti. A questo fine, ogni scheda evidenzia i più significativi piatti della tradizione regionale proposti dal locale; il simbolo della bottiglia segnala le migliori cantine; un simbolo premia i locali che presentano la migliore selezione di formaggi; il piattino indica i luoghi dove si può sostare per uno spuntino o un piatto freddo. Infine, il riconoscimento più importante e più ambito, la chiocciolina dello Slow Food, di cui sono insignite le osterie che meglio interpretano, con l'accoglienza, la cucina e i vini, lo spirito del movimento. In più, la guida riserva uno spazio particolare alle antiche osterie e ai nuovi luoghi di convivialità, proponendo 20 itinerari curiosi alla scoperta delle ombre di Venezia, dei crotti della Valchiavenna, della cucina di strada a Napoli, delle enoteche di Roma, dei farinotti liguri, delle fiaschetterie di Firenze, delle vinerie astigiane, delle prosciutterie di San Daniele del Friuli e tanti altri. In calce al volume, due utili indici alfabetici, quelli dei locali e delle località.