Parlare in questo periodo di “ Merlot che nasce sull’ Etna “ per qualcuno potrà suonare come una “ bestemmia “, ma non per chi Vi scrive.
Non ho mai seguito le mode da 25 anni a questa parte, e continuerò a farlo, ma sono ormai alcuni anni che si scrive e si parla quasi esclusivamente di “ vitigni autoctoni “ e nel caso specifico , del nerello mascalese e del nerello cappuccio, indubbiamente grandi vitigni che in queste zone hanno trovato il loro habitat naturale, dando origine a vini molto eleganti, longevi e fini, specialmente se derivanti da antiche vigne ad alberello, di 70/80 e piu’ anni di età. Sono stato in diverse occasioni in visita ad aziende etnee, ed i paesaggi sono talvolta cosi’ originali, unici ed irripetibili, da farmeli definire “ lunari “ , magnifici a tal punto che da soli valgono il viaggio, fino ad arrivare sulle cime del vulcano.
Potrete leggere il report della mia ultima visita, e relative degustazioni di nerelli, al link: https://www.vinit.net/press/img_articoli/gatti/sicilia07.pdf.
Poi capita una sera d’inverno che organizzo una delle mie serate di degustazione, con amici e colleghi, e vado a pescare dalla mia cantina, una bottiglia datata 1999, Vi stò scrivendo della azienda etnea :
COTTANERA
dei fratelli Cambria
Strada Provinciale, 89 - Contrada Iannazzo
95030 Castiglione di Sicilia - (CT)
Tel. 39 0942 963601 - Fax 39 0942 963706
E-mail: staff@cottanera.it
Sito internet : http://www.cottanera.it
Un po’ di storia
( liberamente tratto dal sito aziendale )
L’azienda, situata alle pendici settentrionali dell'Etna, ad un’altitudine di 730m. slm, fondata negli anni '60 da Francesco Cambria, padre degli attuali titolari Guglielmo e Enzo, si estende su complessivi 100 ettari. Negli anni '90 i due fratelli hanno avviato il rinnovamento dell’azienda con un progetto teso alla valorizzazione del patrimonio vitivinicolo dell’Etna, riconvertendo con nuovi impianti i vecchi vigneti e puntando sul rinnovamento della cantina. Oggi, grazie alla nuova filosofia produttiva e all’uso di tecniche innovative Cottanera fa parte del ristretto circolo delle aziende di qualità dell’isola. Una sfida che ha coinvolto anche la terza generazione, Mariangela, Francesco ed Emanale che, con la loro vitalità hanno contribuito a fare di Cottanera un presidio di viticoltura moderno dove la qualità è sempre al primo posto.
Nelle terre nere dell’Etna la coltivazione delle vite è di tradizione. Un’ eredità millenaria che Guglielmo ed Enzo Cambria hanno raccolto con Cottanera, un progetto imprenditoriale votato all’eccellenza. La lava che fuoriesce dal vulcano ha dato vita ad un terroir esclusivo, straordinario come la passione per il vino di qualità dei Cambria. Un sentimento che si è allargato anche ai figli di Guglielmo - Mariangela, Francesco ed Emanuele, volti nuovi dell’enologia siciliana - e che ha portato i Cambria a ridare vitalità ad un’area vitivinicola che non ha eguali nel mondo. Una terra unica considerata l’isola felice del vino, dove la sapiente energia di questa famiglia ha dato vita a Cottanera, un’azienda che coniuga tradizione e innovazione.
SCHEDA TECNICA
Vitigni: 100% Merlot
Tipo di suolo: lavico e alluvionale
Produzione: 6t/ha
Allevamento: cordone speronato
Vinificazione: tesa a valorizzare le diverse caratteristiche delle uve in base alla provenienza. Colore e profumo dai vigneti lavici, potenza dai caldi vigneti lavico-alluvionali
Macerazione: nelle singole vinificazioni è durata oltre i 20 giorni
Affinamento: fermentazione malolattica in barriques nuove di rovere francese di Allier a medio-alta tostatura. Il periodo di permanenza in legno è di 12 mesi.
Colore: rubino cupo impenetrabile
Olfatto: elegante, fruttato, floreale, speziato
Palato: corposo, tannico, persistente
Dati analitici: alcool 14.5°, pH 3.47, acidità totale 5.8 g/l
Caratteristiche:
Il Grammonte di colore rubino fitto, austero, impenetrabile. Al naso si presenta armonico, con avvolgenti sensazioni che vanno dal fruttato maturo, marasca, ciliegie nere, prugna, al floreale e in successione nuance minerali, grafite, tabacco e vaniglia. Al palato si presenta caldo, morbido, sinuoso, dotato di un tannino fittissimo e setoso che ben si presta a sostenere una struttura possente e ben equilibrata in tutte le componenti, finale lunghissimo e ben corrispondente.
Abbinamenti:
pasta al forno, arrosto in casseruola, cosciotto di agnello al forno, lacerto, formaggi a lunga stagionatura.
NOTE DI DEGUSTAZIONE
Ho conosciuto questa azienda, quando nel lontano 1999, si è presentata per il primo anno al Vinitaly, ed incuriosito dall’originalità dei suoi vini, tra i quali mi piace ricordare
L’ Ardenza ottenuto dal Vitigno: 100%Mondeuse (varietà originaria dell’Alta Savoia francese), ed altri non meno originali e godibilissimi, me ne sono procurato alcune bottiglie, avendo la costanza, ed oggi a distanza di 10 anni, devo aggiungere la lungimiranza, di conservarle al buio della mia cantina. Cosi’ molto incuriosito sulla effettiva, e non presunta , longevità di questi vini, ho stappato questo vino 100% merlot, coltivato alle pendici dell’Etna, datato 1999 :
Vino Grammonte 1999- Cottanera- gr. 14:
Ciò che ci ha stupiti fin da subito, appena versato nel bicchiere, è stato il colore ancora vivo e splendente in tonalità granato scuro, senza il minimo accenno all’aranciato, al naso era molto intenso, con note di grafite, di cenere, pimpante e vivo; in bocca è risultato molto buono, integro, godibilissimo, intenso con tannini bene integrati, sapido, con una grande mineralità di fondo, per chiudere con una lunga Pai.
Un vino che aveva ancora un lungo e fulgido futuro avanti a sé, ma la mia pazienza non ha resistito oltre i 10 anni. L’ho sottoposto in degustazione ad un Panel di 6 persone, che con uso di scheda ufficiale Assoenologi, cosi’ si è espresso in punteggio :
92-93-91-93-93-93
ottenendo una media di 92,50/100, risultando il Top Wine della serata, sbaragliando tutti gli altri vini in degustazione di altre zone d’ Italia.
Che aggiungere ancora di piu’ : che l’ Etna è davvero una perla meravigliosa nell’ Isola Sicilia, che con i suoi terreni vulcanici ricchi di sali minerali , conferisce struttura, eleganza e longevità a tutti i vini che qui vengono prodotti.
Ora resto/restiamo in attesa di degustare prossimamente il vino che è l’ultima scommessa del Maestro degli Enologi Italiani, il dott. Giacomo Tachis ( padre del Sassicaia, del Turriga ecc. ) : il favoloso Pinot Nero coltivato su questi suoli vulcanici.
Alla nostra salute, cari amici lettori, con i magnifici vini dell’azienda Cottanera, situata
sul versante Nord del vulcano.
Roberto Gatti
21-03-2009
P.S. ) Con i migliori auguri a Mariangela, co-titolare dell’azienda che oggi festeggia il suo compleanno, stesso giorno in cui è nata anche mia figlia Cristiana.
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