Un programma ricco d’iniziative, degustazioni, telescopi, musica e arte. A Sennori, Sorso e Usini (Ss), a Badesi e Berchidda (Olbia Tempio), a Sant’Antioco e Serdiana (Ca), Dorgali (Nu), Jerzu (Ogliastra) e Terralba (Or)
Per gli enoturisti che saranno in Sardegna dal 5 al giorno 11 agosto si prospettano tante serate ricche d'eventi, spettacoli e appuntamenti nell'ambito di Calici di Stelle. Dieci le Città del Vino coinvolte: Sennori, Sorso e Usini (Ss), Badesi e Berchidda (Olbia Tempio), Sant'Antioco e Serdiana (Ca), Dorgali (Nu), Jerzu (Ogliastra) e Terralba (Or)
A Badesi, ad esempio, si brinda sul lungomare del golfo dell'Asinara con degustazioni di Vermentino di Gallura e Cannonau. Serata accompagnata da musica blues.
A Berchidda sulle terrazze del museo del vino i vini e le specialità della Gallura saranno abbinate alla musica della Vilsaj Jazz Band. A Dorgali si ammirano le stelle e si degusta durante i canti del coro Lorenzo Perosi. Infine a Sant'Antioco saranno protagonisti di Calici di Stelle il "vino e l'archeologia", con accesso serale ai siti comunali ed esposizione di prodotti e manufatti artigianali della cultura sarda.
Ma il programma completo delle Città del Vino della Sardegna è sul sito www.cittadelvino.it.
Quest'anno, però, saranno rinforzate le misure di sicurezza e sorveglianza nelle piazze e nei siti individuati dai Comuni Città del Vino per il regolare svolgimento di Calici di Stelle, come sollecitato anche dall'Associazione Nazionale che nei giorni scorsi ha invitato i sindaci a rafforzare la vigilanza. In tutta Italia saranno oltre 140 le Città del Vino che organizzano Calici di Stelle e sono attesi oltre un milione di enoturisti. Inoltre la manifestazione nazionale, che è organizzata dal Movimento Turismo del Vino in collaborazione con l'Associazione Città del Vino, prevede anche tanti appuntamenti nelle cantine (sul sito di MtV il programma www.movimentoturismovino.it).
"Anche in Sardegna ci attendiamo una partecipazione molto numerosa – afferma il coordinatore regionale delle Città del Vino, Giuseppe Morghen -. Una festa così importante, che convoglierà in 140 Comuni italiani oltre un milione di persone, è una grande prova di forza del turismo del vino, un fenomeno che non è una sagra del mangiare e bere ma un volano di sviluppo economico per tanti territori minori, che magari soffrono la marginalità geografica rispetto ai grandi centri, ma il cui potenziale può apportare un incremento di ricchezza all'Italia intera e un messaggio da veicolare sulla qualità. Una qualità che si fa globale e omnicomprensiva: dell'ambiente, dello stile di vita, della cultura e dei rapporti tra le persone".