16.12.2008 | Vino e dintorni Inserisci una news

Un vero ed autentico Cannonau

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"Il buon vino non nasce solo dalle tecnica. E' nutrito con un insieme armonioso di umiltà, amore, passione e cura infinita per le vigne e i loro frutti. Un segreto semplice ricevuto come dono di natura e che ho passato ai miei figli e a tutti coloro che mi hanno accompagnato in questa affascinante avventura." Antonio Argiolas

Credo che questa di oggi, cari amici lettori, sia una delle aziende piu’ conosciute e famose di tutta la Sardegna, ed anche dell’ Italia intera. Una azienda la cui storia mi ha affascinato, a tal punto che lo scorso anno, ho voluto dedicare un articolo al suo fondatore : Antonio "Il Patriarca" di cui consiglio una attenta lettura al link:

http://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=2777

( con l’unica avvertenza che i richiami, ivi elencati, non sono piu’ collegabili, in quanto il sito Vinit ha cambiato completamente grafica e/o contenuti in taluni casi.)

Una azienda che seguo sempre con grande piacere, perché è riuscita negli ultimi 20 anni a compiere passi da gigante , in termini qualitativi con i suoi prodotti, e tutto ciò è stato frutto di lungimiranza, tenacia, caparbietà e sacrifici.

Negli anni ‘ 80 quando in Sardegna si espiantavano le viti, per ricevere i contributi comunitari, e si assisteva ad un progressivo abbandono delle campagne, la famiglia Argiolas ha creduto fino in fondo nelle potenzialità di queste terre, ed affidatasi nelle mani di quel grande enologo italiano, e scienziato del vino, che corrisponde al nome del dott. Giacomo Tachis,( vedi al link: http://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=2198 )

ha dato vita a dei veri capolavori enologici che portano oggi il nome di Turriga e Korem.

Avrete già capito che stò scrivendo dell’azienda :

 

Cantine Argiolas

via Roma 28-30

09040 Serdiana (CA)

Tel.070 740606-Fax.070 743264

Sito : http://www.cantine-argiolas.it

Email: info@cantine-argiolas.it

 

Un po’ di storia

( liberamente tratto dal sito aziendale )

La famiglia Argiolas si occupa di viticoltura da quando Francesco, padre di Antonio, impiantò, nel 1918, il primo vigneto con l'aiuto dei prigionieri di guerra.

E' con  Antonio che inizia la grande avventura nel mondo del vino.

Uomo di ingegno ed eclettico, impegnato nelle attività agricole,

principalmente nella viticoltura e nella olivicoltura, nel commercio dei suoi prodotti, destina tutti i suoi guadagni all'acquisto di nuove fattorie con l'obbiettivo di creare un'efficiente e moderna azienda vitivinicola.

Quando, alla fine degli anni settanta, la politica comunitaria di invito agli espianti non lascia indifferente la maggior parte dei viticultori che, attratti da un immediato sostegno economico, riducono o addirittura cancellano la superfici vitate, i figli Franco e Giuseppe fanno una scelta coraggiosa: con una serie di grossi investimenti economici e interventi graduali danno inizio ad una riqualificazione complessiva della filiera produttiva.

Procedono quindi alla ristrutturazione dei vigneti e della cantina e chiamano a collaborare uno dei padri dell'enologia nazionale, Giacomo Tachis, affiancato dall'impegno costante dell'enologo Mariano Murru.

Attualmente in azienda sono presenti e operano tre generazioni : il patriarca Antonio, i due figli e i nipoti.

 

DEGUSTAZIONE

In questa occasione non scriverò dei famosi e blasonati fuoriclasse richiamati sopra ( lo farò piu’ avanti ), ma di un prodotto che a mio avviso è il simbolo della terra di Sardegna, ottenuto principalmente da quello che rimane il vitigno principe di queste terre : il Cannonau , che sembra sia stato importato della penisola iberica. A tale proposito consiglio una lettura tecnica al link:

http://www.sardegnaagricoltura.it/documenti/14_43_20070725163204.pdf

 

SCHEDA TECNICA

Vino Costera 2007- gr. 14-

CLASSIFICAZIONE  Cannonau di Sardegna D.O.C.

Vino rosso a denominazione di origine controllata.

PROVENIENZA

Dai vigneti di proprietà nella Costera di Siurgus Donigala, zona di Sarais e di Angialis, a circa 220 metri sul livello del mare, allevati ad “ alberello “ ;

 

COMPOSIZIONE DEL SUOLO

Buona struttura e medio-buona la presenza del calcare, associata a frazioni argillose. Terreno di medio impasto, ma con tendenza a scioltezza. Si riscontrano ciottoli di piccola o buona dimensione. La profondità è piuttosto rimarchevole: questo favorisce le radici nella ricerca dell'acqua che troppo spesso scarseggia negli strati superficiali e intermedi.

UVAGGIO

Cannonau per circa il 92% con modeste percentuali di Carignano, Muristellu e Pascale. Produzione per ceppo: circa 2kg.

CLIMA

Tipicamente mediterraneo. Con inverni miti, precipitazioni limitate ed estati molto calde e ventilate.

VENDEMMIA

Viene effettuata manualmente alle prime ore del mattino da personale specializzato, il quale opera già nel vigneto una severa selezione delle uve.

VINIFICAZIONE

Le uve ulteriormente selezionate vengono raffrescate subito dopo ammostamento e mantenute durante la fermentazione ad una temperatura compresa tra i 26 e i 32°C. La macerazione dura circa 12-15 giorni, con rimontaggi brevi ma frequenti, in modo da ottenere un'estrazione equilibrata dei tannini. La fermentazione malolattica avviene in modo spontaneo e in breve tempo, grazie al pH favorevole ed al basso contenuto di acido malico delle uve giunte a perfetta maturazione. Il Cannonau viene conservato in vasche o nelle botti tradizionali con avvicendamenti per i travasi. La temperatura in fase di maturazione viene mantenuta su valori ottimali compresi tra i 14 e i 16°C. Dopo la giusta maturazione sul legno, il vino viene imbottigliato e lasciato affinare in vetro.

CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE

Colore: rosso rubino intenso, che tende a sfumature granata, dato il periodo di invecchiamento.

Profumo: di intensa vinosità e di intenso olfatto, tipico del Cannonau. Sapore: caldo, grasso, rotondo, con buona struttura e caratteristico nel suo gusto inconfondibile, vino che ha vita longeva, se ben conservato in bottiglieria.

Gradazione alcoolica: 13.00% Acidità totale: 5.50 %. pH: 3.60

 

NOTE DI DEGUSTAZIONE

( 30-11-2008 )

 

Si presenta nel bicchiere di un rubino di media tonalità, limpido e brillante; al naso è intenso con belle note fruttate; inizialmente è etereo e per questo ne consiglio la decantazione, qualche tempo prima : piacevoli note speziate, tipico, rispecchia molto fedelmente la tipologia ed il territorio di Sardegna; in bocca il suo ingresso è morbido, molto caldo nel centro bocca, si dispiega a meraviglia, tannini già ad un buon punto di evoluzione e bene integrati, emerge una netta nota di liquirizia, nel finale di bocca. Lasciato ossigenare a dovere, migliora con il trascorrere dei minuti, quindi un vino da degustare senza fretta, cosi’ come dovrebbe essere per  tutti, infatti sono emerse piacevolissime note balsamiche/mentolate di grande finezza ed eleganza olfattiva.

Un vino poliedrico che inizialmente mostra i muscoli e tutta la sua forza, poi con il passare dei minuti si ingentilisce, senza mai perdere la sua identità  di vero prodotto di Sardegna, ma entrando in confidenza con il fruitore, e mostrando diversi aspetti del suo carattere e della sua natura.

Lunga la Pai finale. Un vino che lasciato in bottiglia per alcuni anni, potrà solo migliorare, e oggi in questa fase è da classificare molto buono, in base alla legenda di cui sotto.

Un vino facilmente abbinabile, dalle paste al sugo di selvaggina, ai piatti tipici sardi, ma anche a quelli delle altre regioni italiane : arrosti, brasati, formaggi a media stagionatura ecc.

 

 

 

0-60 

scadente o difettoso

61-70

passabile o corretto

71-75

medio e senza pretese

76-80

piacevole o franco

81-85

buono

86-90

molto buono/ ottimo

91-95

eccellente

96-100

Top Wine

 

Alla nostra salute, cari amici lettori, con i magnifici vini di Sardegna dell’azienda Argiolas, un nome….. una garanzia di eccellenza e qualità.

Roberto Gatti

 


Tag: Degustazioni, vino, winetaste, gatti, cannonau, argiolas, sardegna, autoctono, turriga, korem


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