21.04.2006 | Cultura e Tradizioni

Sant'Angelo Muxaro: tra archeologia, speleologia e gastronomia

In questo piccolo paese dell'entroterra agrigentino ogni anno il 6 gennaio si svolge la sagra della ricotta. La leggenda narra che Dedalo raggiunse la Sicilia, per sfuggire alle ire del re di Creta Minosse, rifugiandosi presso la corte del re dei Sicani Cocalo, il quale, avendone apprezzato le capacità gli aveva assicurato un posto di rilievo nella sua corte.

Infatti quando Minosse giunse alla corte del re Cocalo pretendendo la consegna di Dedalo questa richiesta sconvolse Cocalo al punto di organizzare e portare a termine l'uccisione del re di Creta. Poco importa se questa storia si vera o frutto di fantasia,questi fatti ci danno lo spunto per parlare di S.Angelo Muxaro,in provincia di Agrigento, che gli archeologi identificano con la leggendaria Camico, la città fortezza sede della corte di Cocalo.

Ai giorni nostri S.Angelo Muxaro, distante da Agrigento trenta chilometri,si presenta come splendida e ridente cittadina che sorge su una rupe con intorno i Monti Sicani. Gli abitanti del piccolo centro accolgono il turista che desidera trascorrere una vacanza diversa in maniera gentile e seducente,peculiarità questa che li stà dovunque rendendo famosi. In questa "città albergo", chiamata così per i numerosi B&B sorti in pieno centro storico,ogni 6 Gennaio si festeggia la "Sagra della ricotta",manifestazione organizzata dal Comune e dalla locale società turistica "Val di Kam", legata alla tradizione ed alla cultura contadina nata per promuovere i prodotti locali della pastorizia.

In questa sagra popolare oltre questo latticino i protagonisti della scena sono i diversi formaggi che vengono fatti degustare ai visitatori,come il "primu sali"o il "pecorino" ,con o senza pepe ,che qui si producono in maniera ancora artigianale.Nel vassoio distribuito al pubblico oltre alla ricotta calda con il siero viene servito il classico cannolo,fettine di formaggio,pane casereccio ed una fetta di torta alla ricotta.

Durante la festa, oltre all'esposizione di prodotti dell'artigianato tipico locale, si svolgono diversi eventi primo tra tutti la sfilata per le vie del paese dei cavalli, per l'occasione ornati con i più bei ricami dai colori vivaci ,successivamente si svolge "la pastorale" tipica rappresentazione in veste di farsa con dei personaggi della cultura contadina come Nardo, pastore buffo e sciocco che gioca con allusioni non sempre decenti con il suo padrone Ribero,ed infine a chiusura dell'evento viene rappresentata nella piazza la tragedia L'Erodiade.

Una sagra questa di S.Angelo Muxaro che anno dopo anno vede aumentare il numero dei visitatori in cerca dei buoni sapori di una volta ai quali vengono proposti anche i piatti della cucina locale come "u maccu" minestra di cavoli e fave,la salsiccia,la carne di agnello,le frittate ripiene con patate,le mandorle,il pistacchio il miele il tutto incorniciato da uno scenario dove insiste un' area considerarta dagli studiosi uno dei più importanti siti archeologici riguardanti la civiltà sicana,una fra le più antiche ed illustri della Sicilia e del Mediterraneo.

Da questi siti sono stati recuperati reperti archeologici di grandissimo valore molti dei quali arricchiscono i musei di Agrigento,Siracusa,Palermo,Roma,Firenze,Rovereto,inoltre al Brithis Museum di Londra sono custoditi alcuni reperti di notevole fattura provenienti dal "tesoro dei Sicani"consistenti in due coppe,anelli con sigillo ed oggetti ornamentali tutti d'oro.

Sant'Angelo Muxaro oltre che per la visita a questo ricco patrimonio gastronomico ed archeologico può essere visitata anche per le escursioni speleologiche all'interno delle grotte chiamate "Dell'acqua"e "Ciauli" notevoli per lunghezza dei percorsi e vastità degli ambienti dove sono presenti ponti naturali e laghetti sotterranei e dove l'acqua nel corso dei millenni ha scavato una complessa rete di cunicoli e cavità di grande interesse scientifico e di grande suggestione.

Nino Reginella
caboverde@freemail.it

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