Salone del vino: successo per il "Vota il Novello"
Affermazione di gruppo dei Novelli proposti nell'iniziativa "Vota il Novello". Buon successo per tutte le DOC presentate dal Consorzio Tutela Vini d'Asti e del Monferrato. La Barbera si conferma vino di grande richiamo.
Asti. E' stato un confronto all'ultimo voto, quello che ha messo di fronte 14 vini Novelli delle zone vitate tra Asti ed Alessandria per l'iniziativa "Vota il Novello", organizzata durante il Salone del Vino di Torino appena conclusosi dal Consorzio Tutela Vini d'Asti e del Monferrato, in collaborazione con l'Istituto Vino Novello Piemontese.
Un arrivo in volata che ha premiato la performance di gruppo, senza far emergere alcuna preferenza significativa. E' un risultato a cui concorre senza dubbio la particolare tecnologia di produzione del Novello, la macerazione carbonica, che per le sue caratteristiche tende a uniformare questi vini giovani e di prontissima beva. Del tutto soddisfacenti i pareri espressi dai circa 200 tra enologi, sommelier, giornalisti e altri esperti che hanno preso parte alla degustazione. Fissato a 6 il giudizio di sufficienza e a 10 il massimo punteggio, i quattordici "concorrenti" hanno ricevuto votazioni che, fatte le medie, posizionano i vini tra 6,89 e 7,39.
Eccoli dunque. Sono le etichette Solrubato dell'azienda Malgrà, Novello di Araldica, Castelnovello della Cantina Sociale del Freisa, Fior d'Autunno di Michele Chiarlo, San Carlo di Bersano & Riccadonna, Novello della Cantina Maranzana, Primovino dell'azienda Bava, Settembrino della Cascina Monreale, Farinel dell'Azienda Agricola 'L Columbè, Capriccio di Terre da Vino, Novello della Cantina Sociale di Mombaruzzo, Novello di Valfieri, Prologo delle Tenute Neirano e Primore di Umberto Fiore. Sul mercato nazionale - che ha raggiunto quest'anno i 18 milioni di bottiglie e un fatturato intorno ai 150 miliardi di lire - il Piemonte rappresenta il 5 per cento della produzione annuale, con differenze anche molto pronunciate tra le diverse zone.
"Con l'iniziativa 'Vota il Novello' - ha spiegato Luigi Dezzani, Presidente del Consorzio Tutela Vini d'Asti e del Monferrato - intendevamo proporre il confronto su un prodotto poco impegnativo che attrae il pubblico giovane. Contemporaneamente è stato possibile effettuare una prima valutazione complessiva sulla vendemmia 2001. I pareri raccolti sembrano confermare risultati di qualità, che sono di buon auspicio per tutte le produzioni DOC di questa zona.
In generale siamo soddisfatti della partecipazione del Consorzio alla prima edizione del Salone del Vino e dell'accoglienza riservata a tutte le DOC che abbiamo presentato. La Barbera d'Asti, in particolare, si è confermata un vino in grado di raccogliere consensi da parte di un pubblico ampio ed eterogeneo." Oggi il Consorzio raggruppa oltre ottanta aziende, che operano all'interno della maggior parte delle denominazioni di origine esistenti sul territorio, e ha ottenuto il riconoscimento ministeriale per operare tutela e valorizzazione delle principali DOC che si estendono tra le province di Asti ed Alessandria: tra i rossi Barbera d'Asti, Barbera del Monferrato, Freisa d'Asti, Dolcetto d'Asti, Grignolino d'Asti, Ruchè di Castagnole Monferrato, Albugnano, il bianco Cortese dell'Alto Monferrato, la dolce ed aromatica Malvasia di Castelnuovo Don Bosco, fino al raro passito da uve Moscato Loazzolo ed alle due denominazioni più recenti, Monferrato e Piemonte.
Tra gli obiettivi su cui il Consorzio è impegnato per i prossimi mesi si evidenzia la richiesta di piena applicazione dei compiti affidati per legge ai Consorzi, per permettere di intervenire con sempre maggiore incisività nella programmazione e nella valorizzazione delle produzioni enologiche e, in particolare, arrivare alla revisione dei disciplinari di produzione delle denominazioni di competenza.
Consorzio Tutela Vini d'Asti e del Monferrato - tel. 0141 598998 ASTI DOCG