17.11.2004 | Eventi

Salone del Vino: vanno in scena i tappi del futuro

Il sughero resta saldamente il sigillo dei grandi vini da invecchiamento, ma per tutte le altre bottiglie, le alternative non mancano. I sintetici, quelli a vite o a corona, in acciaio inossidabile e nel nuovissimo formato di vetro. Le alternative al tappo di sughero vanno moltiplicandosi, ma solo per i vini novelli o a media conservazione (12-24 mesi).

Il tappo di vetro rappresenta una novità assoluta in campo mondiale e sta spopolando nei paesi di lingua tedesca, ma più come fenomeno modaiolo che non propriamente enologico. Cresce il gradimento dei vini chiusi con tappi a corona in Svizzera e la percentuale di quelli sintetici nei paesi del "Nuovo Mondo".

Il mercato italiano resta invece influenzato dall'immagine e il tappo di sughero, specialmente sulle grandi bottiglie, è insostituibile; mentre all'estero, generalmente, si guarda soprattutto al contenuto qualitativo delle bottiglie. Questa è la tendenza emersa al Salone del Vino, che chiude oggi a Torino (la rassegna nel 2005 sarà in calendario dal 27 al 30 ottobre) in cui produttori di tappi, esperti e imprenditori vitivinicoli si sono confrontati.

"Il tappo sintetico" è ormai entrato nelle nostre cantine ­ spiega Silvio Jermann, noto vignaiolo friulano ­ e la mia azienda lo ha ampiamente sperimentato. Purtroppo ci sono state delle difficoltà di tenuta nel tempo. A distanza di un anno, lo stesso vino manteneva intatte caratteristiche organolettiche, indipendentemente dal sigillo usato. Andando avanti con il tempo - aggiunge - abbiamo, invece, rilevato che il vino protetto dal sintetico decadeva in modo evidente". I sistemi di chiusura alternativi, come rimedio al fastidioso "sentore di tappo" che colpisce con percentuali rilevanti, sigillano il 5% delle bottiglie prodotte in tutto il mondo (circa 20 miliardi di "pezzi" all'anno) ed hanno dalla loro un costo competitivo (mediamente 1 a 3 rispetto ad un buon tappo di sughero).

"Le bottiglie ''guastate'' dal tappo sono molte: dal 20 al 25%, ma certo non potremo fare a meno del classico sughero per i vini da invecchiamento - dichiara Andrea Alciati, patron del ristorante "Guido" di Costiglione d'Asti ­ Le alternative serviranno sempre e solo per i vini base, non garantendo ancora un'adeguata tenuta nel tempo. Ma attenzione, il sentore di tappo è percepito come tale soltanto dai degustatori e dagli esperti, mentre il consumatore medio lo identifica semplicemente come un difetto del vino e quindi della poca abilità del suo produttore". Naturale o sintetico, la questione del tappo è destinata ancora a far discutere in Italia come all'estero. Intanto, la sperimentazione sui sistemi di chiusura alternativi va avanti, come le metodologie di trattamento dei sugheri - essenziali per diminuire il rischio di contaminazioni microbiologiche - continuano a progredire.

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Salone del vino 2004
Lingotto Fiere 14 ­ 17 novembre
Organizzazione: Promotor International S.p.A.
in collaborazione con Lingotto Fiere S.p.A.
Via Nizza, 294 Torino
Tel. +39 011 6644111 - Fax +39 011 6644395
press@promotorinternational.it

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