16.11.2004 | Eventi

Salone del Vino: patto tra le regioni per i vitigni autoctoni

E il sottosegretario Delfino annuncia: "Entro Natale la riforma della 164 sulle DOC". Dal Salone del Vino, in corso di svolgimento a Torino fino al 17 novembre, riaffermata la centralità delle produzioni specifiche. Annunciata un'offensiva promozionale e una "tregua" sui trasferimenti di vitigno. 12.775 enoappassionati nella giornata inaugurale dedicata ai vini di territorio.

La proposta arriva dalla Regione Friuli Venezia Giulia: "Facciamo un gentlemen agreement, un patto tra Regioni per evitare lo scippo dei vitigni caratterizzanti i territori". Prende forma così l'annunciato "Lodo del Lingotto", che sarà portato al più presto al tavolo della conferenza degli assessori regionali per firmare una "tregua" nel trasferimento di vitigni caratteristici di determinati territori.

La legge non consente di tutelare i singoli vitigni ma questo accordo "evitando di etichettare con il nome del vitigno i vini prodotti fuori dall'areale caratteristico" potrebbe esercitare una forma di maggiore tutela, così come ha chiesto la Regione Friuli Venezia Giulia.

A far tornare di attualità la questione è stata la recente adozione da parte della Toscana del Sagrantino, vitigno-bandiera dell'Umbria, ma anche il fatto che in "Puglia si può piantare Refosco dal peduncolo Rosso" e i casi di "imitazione" si moltiplicano indebolendo ­ a parere di molti ­ una delle armi migliori dell'Italia viticola: la specificità delle produzioni. A fare il punto della situazione, il convegno organizzato dal Salone del Vino che da sempre si caratterizza per la promozione dei vini da vitigno autoctono, proprio su questo tema.

Incalzati dal giornalista Davide Paolini hanno discusso della "tutela dei vitigni" nel "Primo Forum sui vini autoctoni", il sottosegretario al ministero per le politiche agricole e forestali onorevole Teresio Delfino, il senatore Tomaso Zanoletti, presidente del Comitato Nazionale Vini, Maurizio Tripani presidente di Vinum Loci (il primo comitato scientifico che si è occupato della valorizzazione degli autoctoni) il presidente di Enoteca d'Italia, Pier Domenico Garrone, l'assessore all'agricoltura della Regione Piemonte, Ugo Cavallera.

Tutti d'accordo sulla necessità di difendere la specificità italiana, e Umberto Benezzoli, direttore generale di Promotor International che organizza il Salone del Vino, si è spinto più avanti: "Facciamo diventare gli autoctoni di punta l'alta moda del vino italiano" sottolineando così la vocazione che il Salone del Vino ha per i vitigni autoctoni. La proposta di Benezzoli è stata raccolta. "Non v'è dubbio ­ ha notato il senatore Zanoletti ­ che i vitigni autoctoni costituiscono il nostro vero patrimonio. Vanno doppiamente tutelati: con un rafforzamento delle Doc, ma anche con un intervento legislativo capace di normare la tutela dei singoli vitigni in rapporto ai territori d'origine".

Per Maurizio Tripani si deve parlare sia dei vitigni da enoteca, quelli che hanno successo di mercato, sia dei vitigni da bacheca: quelli minori per produzione che vanno però tutelati come un giacimento culturale. E, agganciandosi a questa peculiarità, Garrone ha affermato che "Enoteca d'Italia, nelle sue azioni di comunicazione e promozione del vino, punta sull'incoming: sul far venire in Italia gli operatori. Sicuramente i vitigni rari costituiscono un'importante attrattiva". Per l'assessore Cavallera: "Parlare di autoctoni è parlare di Piemonte. Tutta la nostra produzione di qualità è incardinata sugli autoctoni e non c'è dubbio che anche le altre regioni hanno diritto a vedere tutelate le loro specificità". Un invito che l'onorevole Teresio Delfino ha subito raccolto: "Troveremo un accordo con e tra le regioni, ma non c'è dubbio che noi sui vitigni autoctoni puntiamo molto.

Basti pensare al progetto Origine che l'Enoteca d'Italia sta portando avanti per la promozione all'estero delle nostre produzioni specifiche. Credo ­ ha annunciato l'onorevole Delfino - che già con la riforma della 164 ci sarà un importante segnale di nuova tutela del rapporto vitigno-vino-territorio. La riforma è ormai in dirittura d'arrivo. Dopo due anni di dibattito il ministro Gianni Alemanno è deciso a portare il testo del disegno di legge in Parlamento entro Natale. E assicuro ­ ha concluso l'onorevole Delfino ­ che sulla difesa degli autoctoni né il ministro né io siamo disposti a transigere".

A conferma che il tema dei vini da vitigno autoctono è ormai centrale nel panorama vitienologico nazionale c' è anche il successo di pubblico (12.775 ingressi) che nella giornata inaugurale della quarta edizione della manifestazione, ha riscosso la degustazione organizzata per il pubblico dal Salone del Vino, in collaborazione con l'associazione Go Wine. Moltissimi gli enoappassionati che hanno affollato i padiglioni del Lingotto per degustare i migliori vini da vitigno autoctono: oltre 500 etichette. Per un assaggio speciale all'insegna del vero"made in Italy" in bottiglia.


SALONE DEL VINO 2004
Lingotto Fiere 14 -­ 17 novembre 2004

Organizzazione:
Promotor International S.p.A.
in collaborazione con Lingotto Fiere S.p.A.
Via Nizza, 294 - 10126 Torino - ITALIA
Tel. +39 011 6644111 - Fax +39 011 6644395
press@promotorinternational.it

px
px
px
px
px
Web agencyneikos
Entra in MyVinit Chiudi
Email
Password
Mantieni aperta la connessione.
Non sei ancora registrato?