Aumenta la forbice prezzi tra rossi di qualità e vini da tavola. Un'impennata per i grandi vini rossi e una flessione, senza troppa differenza tra bianchi e rossi, per i vini da tavola.
ROMA – Il vino rosso di qualità è sempre più caro e si allunga la forbice fra i prodotti di qualità ed i vini da tavola.
Secondo una ricerca svolta dall'Osservatorio del Salone del vino, nel 2001 i prezzi dei vini Docg e Doc hanno subito una vera e propria impennata: il 24,03% più cari rispetto all'anno precedente. Il forte aumento, secondo il commento ai dati della ricerca, “indica chiaramente che il mercato si sta indirizzando in misura crescente verso i rossi e privilegia i prodotti di qualità”.
Risultano in calo i vini da tavola, senza troppa differenza tra rossi e bianchi, che fanno registrare rispettivamente un -4,09% e un -3,75%. Anche i vini bianchi Doc e Docg sono in lieve calo. Rispetto ai prezzi dell’anno precedente si registra un -0,94%.
In media, i prezzi dei vini sono cresciuti nel 2001 del 3,61%, sopra il tasso di inflazione. Osservando nel dettaglio, gli incrementi maggiori sono dovuti al Chianti dei colli senesi (+92,5%), al Chianti in genere (+69,72%), seguiti dal Lambrusco di Sorbara (+51,75%). Un solo bianco, la Vernaccia di S.Gimignano, registra un'impennata notevole: +48,69%.
I dati di questa ricerca riguardano elaborazioni dell'Osservatorio del salone del vino sulla base degli indici dei prezzi alla produzione dell'Ismea.