Come quello descritto dalla nuova guida-brochure prodotta dal Consorzio Turistico Valle Isarco, che propone un dettagliato itinerario enogastronomico e culturale per castelli, trattorie, ristoranti di grido, masi, cantine, produttori artigianali tra il Brennero e Bolzano. La castagna, in particolare, è al centro dell'attenzione dal 7 al 10 novembre 2002 a Velturno in occasione della 'settimana delle castagne': passeggiate guidate ai castagneti, seminari sulla coltura delle castagne, un tradizionale mercato delle castagne con prodotti contadini ed artigianali e specialità gastronomiche. Le settimane si chiudono con una grande festa e con tanta musica in occasione del Nigl-Sunntig, la domenica della castagna. Sempre a Velturno è poi in programma l'8 novembre una serata di degustazione di piatti a base di castagne. Ma anche nel resto della Valle Isarco si svolgono dal 18 ottobre al 10 novembre 2002 le 'Settimane gastronomiche delle castagne della Valle Isarco' in una ventina di ristoranti, con menu ovviamente ispirati alle castagne (da 25-30 euro). Alberghi mezza pensione da 40 euro circa a persona al giorno, pernottamento in doppia presso affittacamere o masi da circa 40 euro a stanza. IL SENTIERO DELLE CASTAGNE Ma la novità più grossa dell'autunno goloso della Valle Isarco è il "sentiero delle castagne" ("Keschtnweg"), da Varna per Velturno - Chiusa - Villandro - Barbiano - Renon - Bolzano), appena inaugurato. Si tratta di un progetto di recupero e valorizzazione di antichi tracciati, lungo mulattiere che toccano i castagneti tipici della fascia altimetrica tra 400 e 800 m, nel versante a mezzacosta della Valle Isarco. Sul versante orografico sinistro, felicemente esposto a est verso le Dolomiti, una fascia di castagneto si alterna a prati e bosco misto creando un paesaggio armonioso e sereno, caratterizzato dalla presenza di questa specie arborea, il cui frutto, per secoli, è stato uno degli alimenti fondamentali nella cucina povera dei contadini. Lungo il tracciato segnalato si alternano luoghi d'arte e di cultura e siti 'magici' ove, si dice, si radunavano streghe, maghi e spiriti. E direttamente nei masi dei contadini si possono acquistare prodotti freschi, mentre nelle Stube delle trattorie e a volte degli stessi masi, si assaggia il vino nuovo dolce ('Nuie') accompagnato dalle castagne. In questo scenario si snoda il sentiero delle castagne, 'Keschtnweg', un percorso di di 60 km, di grado 'facile' (tratti a mulattiera, stradina sterrata o lastricata, stradina asfaltata, sentiero ampio) attraverso boschi colorati, prati smeraldini e castagneti secolari. Il dislivello complessivo è di 2700 m in salita, 3000 m in discesa. Per l'intero itinerario bisogna calcolare tre giorni, tuttavia si possono effettuare anche singole tappe più brevi. Dal Lago di Varna (646 m) la prima parte del sentiero porta a Salern, poi a Pinzago (806 m) e fino a Velturno (880 m). Lungo questo primo tratto, tra le rovine di Salern e il rio Spelonca, si trova uno dei castagneti più belli, vicino ai prati di Scezze, dove sono stati ritrovati dei menhir preistorici; qui si ancora possono scoprire tracce preistoriche scolpite nei sassi come coppe e croci. Vale la pena soffermarsi anche sulla chiesetta romanica di San Cirillo, con bellissimo soffitto ligneo. Arrivati a Velturno, non si può rinunciare a una visita al gioiello rinascimentale di Castel Velturno. Al suo interno, soffitti a cassettoni e lavori di intarsio lignei unici. Da Velturno il sentiero prosegue a mezzacosta. Si incontra la chiesetta di Sant'Antonio, del 1670. Dai dintorni della cittadina medievale di Chiusa (525 m), dominata dal monastero di Sabiona, in poco più di un'ora si giunge a Villandro (880 m), passando vicino a vecchi masi e attraversando vigneti, castagneti, prati e boschi. Particolarmente interessanti sono il vecchio maso Johannserhof e il Castello Gravetsch, già sede dei signorotti di Villandro. Il sentiero delle castagne prosegue poi fino a Barbiano (836 m), passando anche qui accanto a diversi masi di grande sapore. Per godere di un ambiente rurale assolutamente genuino, vale la pena allungare il percorso fino alla frazione di San Maurizio.Barbiano, paese con il campanile pendente, offre una serie di brevi deviazioni, che portano a siti dalle suggestioni un po' magiche come Kreuzer-Egg e Weiler Saubach. Qui le castagne sono rinomate per il gusto particolarmente dolce. Poco dopo Barbiano finisce geograficamente la Valle Isarco, ma il sentiero delle castagne prosegue sul Renon attraverso Auna di Sotto (899 m) e Signato (848). Particolarmente belli i castagni poco sopra il maso Partschuner e vicino al maso Völklhof. Dal Renon si scende fino al maniero incantato di Castel Roncolo, poco a nord di Bolzano (266 m), passando per Santa Maddalena e San Pietro. VINI DA OSCAR Qui in Valle Isarco, inoltre, la vitivinicoltura più settentrionale d'Italia offre da qualche anno vere gemme enologiche (ormai premiate dai più alti riconoscimenti della critica, come i 'tre bicchieri' e gli oscar qualità-prezzo del Gambero Rosso, o i '5 grappoli' della Guida AIS): in particolare vini bianchi straordinariamente fruttati e profumati (Sylvaner, Kerner, Veltliner, Müller Thurgau, Gewürztraminer, Pinot Grigio), ma anche rossi importanti (a base di Lagrein, Pinot nero ecc.), prodotti sia da piccole cantine di nicchia, con linee prestigiose di preziose bottiglie, sia da cantine sociali ben organizzate (come la Cantina Produttori Valle Isarco, a Chiusa) e orientate all'alta qualità. ANTEPRIMA PRIMAVERA 2003 Da non dimenticare, infine, dal 14 al 30 marzo 2003, l'ormai classico matrimonio fra sci ed alta gastronomia, con la Settimana della Buona Cucina della Valle Isarco, che va in scena da oltre 30 anni in 22 ristoranti di tutta la valle, da Vipiteno a Bressanone, fino a tutti i dintorni. INFO: CONSORZIO TURISTICO VALLE ISARCO C.P. 219, 39042 Bressanone (BZ), tel. 0472.802232, fax 0472.801315. www.valleisarco.info info@valleisarco.com --------------- Ufficio stampa - Studio di giornalismo Fabio Bottonelli, tel. 051.391740 o 335.8032189 info@studiobottonelli.it |