13.06.2006 | Vino e dintorni

Recioto: ''il grande fratello'' dell' Amarone

Cari amici lettori oggi con il nostro viaggio enologico ci spostiamo in quella magnifica zona del Veronese che è la Valpolicella ed esattamente ad Arcè Pescantina, dove ho avuto l'opportunità e la fortuna di incontrare una azienda che ancora non è molto famosa e conosciuta, ma che ha già raggiunto livelli qualitativi dei vini prodotti molto elevati...

Ma andiamo per gradi, il tutto è iniziato, come molte volte mi succede, proprio casualmente alla manifestazione chiamata "Anteprima Amarone 2001" che si è tenuta lo scorso anno 2005 a Verona presso il Palazzo della Gran Guardia in pieno centro storico, proprio di fronte alla magnifica Arena.

Da anni mi sono dato ed imposto una linea guida quando partecipo a queste manifestazioni enologiche: testare e provare principalmente i vini di aziende di cui si sa poco o nulla, perchè molte volte mi capita di fare delle vere e proprie "scoperte" piacevolissime come in questo caso specifico.
L'azienda in oggetto è :

Azienda Vitivinicola SAN MICHELE RIGHETTI G. & C. s.n.c.
Via S. Michele, 34 - 37026 ARCE' PESCANTINA (VR)
Tel. 045-7151188 Fax 045-6756591
P. IVA 01808350233 info@vinisanmichele.com

Ho assaggiato due o tre prodotti di questa azienda al loro banco d'assaggio, compreso un amarone molto piacevole, complesso e godibile, ma la sorpresa è stata quanto ho assaggiato il loro Recioto il cui nome deriva dal fatto che le uve che concorrono a produrre questo vino hanno ai lati delle protuberanze che assomigliano a delle orecchie, che in dialetto veronese vengono chiamate appunto " Recie ".

Dopo alcuni mesi al Vinitaly 2005 mi sono fermato al loro stand per avere una riconferma di quanto avevo già sentito alla precedente manifestazione dell' anteprima, e questa è arrivata puntuale anche con il loro Amarone che abbiamo accompagnato con uno squisito salame casalingo delle mie zone in connubio con la magnifica coppia di Ferrara : uno di quei momenti che ti rimangono dentro, sia per la affabilità con la quale siamo stati accolti dai fratelli Righetti, ed anche per la sublimazione di un abbinamento straordinario : amarone, salame e coppia ferraresi.
(Provare per credere!)

LA STORIA DEL RECIOTO
Molti anni fà quando le tecnologie di cantina consistevano in un torchio manuale ed in alcune botti di legno, i contadini vinificavano a gennaio le loro uve appassite, la fermentazione con le basse temperature invernali faceva fatica ad avviarsi e i vini ottenuti erano quasi sempre amabili o dolci. Una volta probabilmente a causa di un innalzamento della temperatura invernale-primaverile il vino fermentò completamente ed il prodotto che ne usci' divenne " amaro ", cioè non dolce e di qui il termine " amarone ".

Ma torniamo al nostro recioto, un vino dolce ottenuto con lo stesso metodo ed uguale sistema adottato per ottenere l' amarone.

Le uve vengono lasciate appassire in cassettine in soffite termoventilate, fino a gennaio inoltrato; quindi vengono pigiate ed inizia la fermentazione alcoolica molto lenta; quando il residuo zuccherino è quello prefissato si procede con una filtrazione ed il raffreddamento del mosto-vino, cosi' da ottenere un vino dolce di grande qualità e corpo.
Generalmente la fermentazione e/o l'affinamento avviene in botti di legno di diversa capacità, a seconda dei risultati che ogni singolo produttore si prefigge di ottenere.


Una famiglia, una promessa ...
La terra, l'uomo, la tecnologia, questi i tre cardini che caratterizzano da sempre il lavoro e l'impegno della famiglia Righetti.

Vignaioli e vinificatori che da tre generazioni hanno legato il loro destino alla terra, quella fertile e generosa della Valpolicella. Territorio dalle antiche origini, il cui nome si dice derivi dall'unione dei due termini latini "poli" e "cella", che tradotti significano "terra dalle molte cantine".

Ora in azienda sono entrati a collaborare anche le giovani leve che hanno frequentato e frequentano scuole enologiche specializzate ed anche Università, per ottenere lauree nel settore agronomico ed enologico, e bene si può comprendere come questi risultati ottenuti non siano dovuti al caso, ma alla esperienza delle " vecchie " generazioni ed alla conoscenza specifica e specializzazione dei giovani : un connubio vincente.

Sono quaranta gli ettari di vigneto coltivati che costituiscono oggi il patrimonio di famiglia. Essi sono il frutto di costanti sacrifici ed investimenti, di considerevoli risorse spese per sviluppare sempre nuove tecnologie di coltivazione dei vigneti, per assicurare in questo modo una produzione d'uva eccellente a rese contenute.

I vigneti della famiglia Righetti sono situati in parte a San Pietro in Cariano "Vigneto Cariano" e "Vigneto Avanzi", a Fumane "Vigneto Corone", a Pescantina "Vigneto Sacco" e "Vigneto San Michele", a Bussolengo "Vigneto Vignal" e "Vigneto Gobbi", a Pastrengo "Vigneto Garberia" e a Cavaion "Vigneto Cà Fontana".


La cantina ...
All'insegna della garanzia di qualità del prodotto in campagna ma anche in cantina, la famiglia Righetti nell'anno 2002 ha realizzato una nuova cantina dotata di tecnologie all'avanguardia che assicura una degna dimora ai capolavori ottenuti da queste terre.

Con il nuovo millennio una piccola parte selezionata del prodotto dei terreni di proprietà viene imbottigliata con il marchio "S. Michele- Monteci", nome che deriva dall'antica pieve romanica situata nell'antico borgo di Arcè dove la famiglia risiede fin dalle origini. Le quantità dei vini Amarone, Recioto, Ripasso e Pinot Grigio ricavate sono limitate e costituiscono il fiore all'occhiello dell'azienda. Esse rappresentano l'impegno della famiglia e dei suoi collaboratori nella sapiente arte della coltivazione della terra e dei suoi preziosi frutti.

I vini prodotti…
Sostanzialmente sono cinque i vini prodotti : Valpolicella base, Valpolicella Ripasso, Amarone, Recioto e Pinot Grigio.


Degustazioni...
Recioto 2001-gr.14-DOC
Azienda Agricola Monteci di Fumane
(Le selezioni cru vengono imbottigliate con questo nome Monteci)

Antenato del Recioto è il vino "Acinatico", un tempo l'unico prodotto che si otteneva in Valpolicella dalle uve appassite. Vino alcolico e dolce il cui nome deriva da "recia", orecchia in dialetto veronese, perchè si utilizza solo la parte più alta del grappolo, più matura e più spargola, ideale per l'appassimento.

Vinificazione
Ottenuto con uve Corvina Veronese dal 40 al 70%, Rondinella dal 20 al 40% e Molinara dal 5 al 25%, possono concorrere alla produzione anche le uve provenienti dai vitigni Rossignola, Negrara Trentina, Barbera e Sangiovese per un massimo del 15%.

Le uve raccolte vengono sottoposte ad appassimento in cassette o graticci in ambienti bene arieggiati e asciutti fino a febbraio, marzo quando vengono pigiate.

Caratteristiche organolettiche

Colore: limpido, rosso rubino vivace con riflessi violacei se giovane, vira verso il granata e l'aranciato con l'invecchiamento.
Profumo: coinvolgente di confettura, frutta matura a bacca rossa, frutta secca, fichi, nocciola, molto persistente all'olfatto.
Gusto: intenso e molto duraturo, complesso, dolce ma non stucchevole, vellutato, giustamente tannico, caldo di corpo, di ampia struttura e di grande armonia, lascia la bocca pulita e molto piacevole dopo la degustazione.
Abbinamenti: Vino molto interessante da dessert, fine pasto o meditazione, è eccellente con dolci tipici veronesi a pasta frolla, eccezionale con il pandoro e con tutti i dolci secchi e con spezie, ottimo con i formaggi stagionati.
Noi durante la nostra degustazione lo abbiamo abbinato ad una superba crostata di marmellata ai frutti di bosco e ne è scaturito un sublime: Matrimonio d'Amore .
In etichetta è indicata una temperatura di servizio 10-12° ma io vi consiglio di berlo leggermente piu' caldo intorno ai 16-18°.

Dati tecnici:
Grado alcoolico: 14%
Vitigno: Corvina Veronese, Rondinella, Molinara
Formato: bottiglia da 500ml
Imballo: cartone da 6 bottiglie

Ho sottoposto questo vino ad un panel di degustatori composto da 7 persone ed il giudizio è stato veramente lusinghiero: al colore il vino si presentava di un colore rosso granata intenso; il naso ci ha stupito per la complessità, la quantità e la qualità dei profumi molto fini che emanava dal bicchiere : mallo di noce, nocciole tostate, frutta rossa sotto spirito; in bocca è giustamente caldo, piacevole, di corpo molto appagante e godibile : dolce al sapore ma mai stucchevole. Un grande prodotto che ci ha lasciato letteralmente con un sorriso a 24 denti sulla bocca, ed una felicità nell'animo difficile da descrivere: IL MIGLIOR RECIOTO AD OGGI DEGUSTATO.

Complimenti a questi bravi viticoltori per avere realizzato un prodotto cosi' gradevole e di altissima qualità che oserei dire rasenta la perfezione dal punto di vista sensoriale e del perfetto equilibrio riscontrato in ogni sua componente.

Voto 5 stelle 94/100
Costo euro 16,80

N.B. a questo vino ho assegnato lo stesso punteggio del Ben-Ryè di Donnafugata che negli ultimi anni ha vinto numerose medaglie d' Oro (ed anche Gran medaglia d' Oro) ai piu' prestigiosi Concorsi Enologici Nazionali ed Internazionali.

Roberto Gatti
sommelier degustatore
Codigoro (Ferrara)
Email: gatti-roberto@libero.it
Winetaste.it - contact@winetaste.it
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