28.06.2004 | Itinerari del Gusto

Racconto di un viaggio in Franciacorta

Come non dire di si all'accattivante invito, che ci è stato rivolto dall'Assessorato al Turismo della Regione Lombardia e dal Movimento Turismo del Vino Lombardo, di trascorrere un paio di giorni a degustare vini? Niente di inconsueto per noi appassionati, sempre pronti e curiosi però di imparare e scoprire qualcosa di nuovo. Ma, per dirla tutta, la cosa che più ci ha incuriosito e spinto ad accogliere la proposta è stata una parola, che sa di magico... "vinoterapia".

Ne avevamo sentito parlare e sapevamo che in Francia, vicino a Bordeaux, esiste un centro, in uno Chateau, che vanta affiliate in Europa ed oltreoceano. Ma che in Franciacorta, meta della nostra escursione, ci fosse qualcosa di simile, sinceramente, ci giungeva nuovo. Ci incontriamo così il sabato mattina a Milano per dirigerci ad un centinaio di chilometri di distanza verso la Franciacorta in provincia di Brescia.

Prima di sottoporci a piacevoli momenti di relax per il nostro corpo lasciamo campo libero ai nostri sensi, attenti e pronti ad assaporare ed ad essere allietati dalle perfette bollicine di casa Guido Berlucchi, prima tappa del nostro percorso.. E’ questa la storica casa di Borgonato di Corte Franca, dove Guido Berlucchi e Franco Ziliani si cimenteranno, intorno agli anni ‘60, pionieri allora, con la realizzazione dello spumeggiante vino lombardo.

La storia ci dice però che, già a fine 1500, il medico bresciano Conforti parlava nei suoi scritti di un “vino mordace”, prodotto da queste parti, dove mordace stava ad indicare una piacevole aggressività e pungenza, offerta dall’anidride carbonica al suo incontro con le nostre papille gustative.

Ci accoglie in casa Berlucchi, Cristina Ziliani, piacevole anfitrione nella descrizione della tecnologia di produzione del metodo classico, caratterizzato dalla rifermentazione in bottiglia (anche se in Franciacorta, si chiama rigorosamente Franciacorta, solo però se prodotto da uve coltivate nella zona definita dal Disciplinare e, curiosamente, la Guido Berlucchi, che impiega anche uve di altre zone vocate non si fregia di questo nome) e nella visita alle suggestive gallerie, che ospitano la cantina.

Conoscevamo già la Guido Berlucchi, ma ogni sua visita ci sorprende sempre per la maestosità della cantina, da cui ci sentiamo come abbracciati e per la continua ricerca, da parte dell’azienda, di una produzione all’avanguardia nel rispetto della tradizione, che da come risultato vini spumante, che affiancano a struttura e completezza una piacevole delicatezza.

Giunta l'ora di pranzo ci trasferiamo da Barone Pizzini, altra storica casa di produzione di vino. Qui ci fermiamo presso l'attiguo ristorante La Licenza, dove gustiamo un gradevolissimo risotto al Franciacorta.

Si parte ora per la terza cantina. La meta è dai Fratelli Berlucchi, dove veniamo accolti da Pia Berlucchi, amministratore dell'azienda e presidente dell’associazione Le Donne del Vino. Chi ama il vino sa che al di là del calice, del colore, del profumo, del sapore, della piacevolezza della bevanda, si celano degli uomini, dei personaggi e Pia Berlucchi è uno di questi. Pia comunica e trasmette l’amore, la passione e la ricerca di qualità, tutti punti forza dei vini della sua casa. Con Pia visitiamo i cortili della cantina, preziosamente decorati con affreschi, che risalgono al nostro rinascimento e dalla storia veniamo condotti alla moderna tecnologia, rappresentata dalle due tinelle dalla forma troncoconica, dove avviene la fermentazione lenta di uve rosse.

Innovativo nelle tinelle è l'impiego della temperatura calda, che consente di ottenere dalla bucce dell'uva quelle sostanze di indubbio interesse nel corredo aromatico del vino. Tradizionale invece la scelta di contenitori in legno grande nella cantina, ai quali, la Fratelli Berlucchi, non ha rinunciato, anche quando l’impiego della barrique dava un valore aggiunto al vino.

Pia Berlucchi è anche l’anello di collegamento con la vinoterapia, sono infatti le vinacce della sua azienda, che sono state conferite, dapprima per ricerche ed ora per produzione, alla casa cosmetologica SCIAR, che ha messo a punto creme, oli e prodotti per il benessere del corpo.

Se le doti benefiche del vino sul nostro organismo sono state oggetto di ricerche e di studi, che ne hanno confermato la validità, non da meno sono i risultati positivi che il vino può offrire a livello estetico.La linea, che si chiama Franciacorta Benessere, comprende l’olio di vinacciolo, adatto alle pelli secche e creme che hanno al loro interno le vinacce dell’uva e che si rivelano ottimali anche per lenire, in forma di impacco, i gonfiori agli arti.

Incuriositi da questi racconti ci rechiamo al centro Franciacorta Benessere a Corte Franca, dove ai trattamenti estetici classici si affiancano, sotto la guida esperta del dottor Giuseppe Moroni, una serie di momenti rilassanti, in cui l’uva diventa preziosa alleata. Merito dei polifenoli, efficaci antiossidanti presenti in natura e che sono contenuti negli acini. La loro funzione è quella di aumentare la resistenza dei vasi sanguigni, di proteggere le fibre di elastina e di aiutare le cellule dell’epidermide a rigenerarsi e a difendersi dalle aggressioni esterne e dall’inquinamento.

Tra i trattamenti proposti: bagno con idromassaggio con la presenza di estratti d’uva, trattamento peeling del corpo con crema a base di vinacce micronizzate seguito da massaggio con olio di vinaccioli ed olii essenziali e da una quindicina di minuti di relax in termosauna. Ma anche trattamento del viso con massaggio riattivante e fanghi nutritivi.

Sarebbe stato bello sottoporsi a tutti questi trattamenti, ma prevedendo di tornare presto al Centro, optiamo per il peeling del corpo e la maschera al viso. Entrambi molto piacevoli ed efficaci con risultato di un corpo ed un viso morbidi e grande benessere psicofisico. Altri di noi sono stati attratti dall’idromassaggio, da cui sono usciti in piena forma, con uno sprint di vita nuovo. A far compagnia al benessere estetico un’ampia offerta di tisane depurative e rilassanti, che il centro mette a disposizione dei suoi ospiti in piena sintonia con il motto mens sana in corpore sano.

I trattamenti con i prodotti ricavati dall’uva, ci dice il dottor Moroni, hanno un costo leggermente superiore a quelli previsti nel menu classico ed oscillano sui 50 EURO l’uno. Chi frequenta il centro benessere? Persone che amano il proprio corpo ma anche il rapporto con gli altri, così come, ci dicono, non è difficile incontrare, soprattutto nei sabato invernali coppie, che trascorrono qui l’intera giornata, tra massaggi, relax, trattamenti ed esercizi nell’attigua palestra.

Forse ci siamo lasciati un po’ prendere la penna dalla descrizione del relax con la vinoterapia, ce ne scusino i lettori! Torniamo quindi a parlare del tour, che è proseguito con la cena al ristorante Due Colombe di Rovato. Cena a base di prodotti tipici, di cui ricordiamo la zuppetta affogata di gamberi di lago e finferli, i maccheroncini di pasta fresca con ragù di salmerino e verdure croccanti. Ottimo il manzo all’olio ed impedibile il dessert: un semifreddo al miele d’acacia condito con olio di lago. L’olio, proposto in questo storico ristorante, ricavato in un antico mulino, è del lago d’Iseo e della Franciacorta. Eterogenea invece la carta dei vini, che vede ben 600 etichette, di cui addirittura 200 tra Franciacorta e Terre di Franciacorta. Se Vi è venuta l’acquolina trovate più avanti tutti i riferimenti de le DUE COLOMBE.

La mattina della domenica prevedeva la visita alla torbiere del Sebino ma il tempo piovoso ci ha fatto cambiare rotta verso l’abbazia olivetana di Rodengo Saiano e da qui il trasferimento all’Antica Cantina Fratta, dove abbiamo rincontrato l’affabile Cristina Ziliani.

Due parole sulle torbiere ci sembra tuttavia interessante dirle. Esse sono ora una riserva naturale, che si trova nei luoghi, dove veniva estratta la torba, impiegata come combustibile. L’acqua, che ha riempito la zona, una volta cessata l’attività di estrazione, ha fatto si che il luogo venisse scelto come habitat ideale da volatili e da piante acquatiche.

L’abbazia di Rodengo Saiano, edificata nel decimo secolo dai monaci cluniacensi, è ora abitata dai monaci olivetani. Di particolare interesse i tre chiostri e la sala del refettorio con l’affresco de La Crocifissione. Numerose le opere pittoriche di artisti di scuola bresciana. L’abbazia è anche sede del centro restauro di libri antichi.

Tornando sui nostri passi, eccoci all’Antica Cantina Fratta, situata in una delle aree vocate, già nell’anno mille, alla produzione di vino. La cantina, dopo un periodo di inattività, è stata rilevata negli anni ’70 da Franco Ziliani, patron della prestigiosa firma Guido Berlucchi ed è ora gestita da Cristina Ziliani. Finalità della produzione dell’Antica Cantina Fratta, il cui nome significa siepe, poiché attorno alla proprietà si ergono numerose siepi ed arbusti, è di offrire accanto a vini rossi e bianchi, le bollicine di Franciacorta, ottenute da uve coltivate nella zona (Pinot Nero, Pinot Bianco e Chardonnay) e che possono fregiarsi, essendo coltivate nella zona regolamentata dal disciplinare, del nome Franciacorta.

Dopo la visita e la visita all’Antica Cantina Fratta abbiamo preso la via del ritorno verso Milano. Ancora una volta l’esplorazione di luoghi vicini alla metropoli lombarda, che non conoscevamo, ci ha coinvolto. In Franciacorta inoltre abbiamo avuto l’occasione di apprezzare il vino e la sua materia d’origine in tutti i suoi aspetti dal piacere per il palato all’armonia con i cibi e come nota di piacevole, confortante benessere, grazie alla vinoterapia, che ci ha avvolto e coinvolti regalandoci mementi di relax e di buonumore.

Per chi desidera percorrere, in parte, o completamente il nostro tour, ricordiamo che la Franciacorta dista da Milano un centinaio di chilometri e che si raggiunge percorrendo l’autostrada Milano – Venezia, uscendo al casello di Palazzolo o Rovato o di Ospitaletto.

Il Movimento Turismo del Vino Lombardo può offrire anche suggerimenti di percorsi alternativi, contattandolo al nr. 0383 212904. Le cantine, che abbiamo visitato, che fanno parte del circuito del Movimento Turismo del Vino Lombardo possono accogliere gli appassionati del mondo vino, ai seguenti indirizzi (si consiglia di annunciare la propria visita con una telefonata).


GUIDO BERLUCCHI
a Borgonato di Cortefranca
tel. 030.984381
info@berlucchi.it

AZIENDA AGRICOLA BARONE PIZZINI
a Cortefranca, fraz. Timoline
telefono 030 984136
inform@baronepizzini.it

AZIENDA AGRICOLA FRATELLI BERLUCCHI
a Borgonato di Cortefranca
tel. 030 984451
info@berlucchifranciacorta.it

ANTICA CANTINA FRATTA
a Monticelli Brusati
tel. 030.652068
info@anticafratta.it

Abbiamo pernottato alla
LA LOCANDA DELLA FRANCIACORTA
a Corte Franca
tel. 030 9847220
prezzo camera doppia € 77,00 con colazione

Ci siamo rilassati al
Centro FRANCIACORTA BENESSERE
a Corte Franca
(annesso a LA LOCANDA DELLA FRANCIACORTA)
tel. 030 9884023
costo dei trattamenti di vinoterapia : ca. € 50,00 cad.

Abbiamo cenato al
Ristorante DUE COLOMBE
a Rovato
tel. 030 7721534

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