E' quanto afferma la
Coldiretti nel sottolineare che le condizioni attuali delle uve, buone per
sanità e contenuto zuccherino, fanno prevedere una produzione di vino di
qualità compresa tra i 47 e i 50 milioni di ettolitri (+5-10% rispetto
allo scorso anno che ha segnato un minimo storico a 44,6 milioni di
ettolitri) anche se i risultati dipenderanno soprattutto dalle condizioni
meteorologiche dei prossimi giorni.
Prospettive positive dunque sul piano produttivo che si scontrano -
afferma la Coldiretti - con le difficoltà incontrate in alcune zone dagli
imprenditori agricoli per il reperimento di manodopera necessaria alla
vendemmia. Se a Pavia mancano raccoglitori per le rinomate uve Pinot e
Riesling destinate a produrre prestigiosi spumanti brut, ad Asti la
Coldiretti ha diffuso un annuncio "Cercansi vendemmiatori" con tanto di
numero "verde" raccogliendo le esigenze di numerosi viticoltori impegnati
in questi giorni nella raccolta delle uve.
Sarà l'estenuante caldo di quest'anno, oppure perché molti sono ancora in
vacanza e la vendemmia è giunta in anticipo rispetto ad un'annata normale
- spiega la Coldiretti - ma quest'anno molti viticoltori incontrano
particolari difficoltà nel reperire la manodopera necessaria per
raccogliere i frutti di un intero anno di lavoro. Ma il problema della
raccolta delle uve interessa anche altre regioni come in Toscana dove a
Siena patria del Chianti e del Brunello di Montalcino la vendemmia diventa
interinale e si cerca manodopera specializzata per la raccolta attraverso
Agenzie perché sono diminuite le tradizionali collaborazioni di studenti e
pensionati provenienti dalla maremma.
E ancora in Friuli Venezia Giulia dove a Gorizia si producono i famosi
vini del Collio e della pianura dell'Isonzo e si chiamano lavoratori
provenienti dalla Slovenia, per i quali si verificano però difficoltà
burocratiche, dopo che gli annunci presso gli uffici nazionali di
collocamento sono andati deserti. Si tratta di difficoltà che - conclude
la Coldiretti - l'entrata in vigore della riforma Biagi sul mercato del
lavoro prevista per il mese di settembre dovrà contribuire a risolvere
anche attraverso nuovi strumenti per favorire l'incontro tra domanda e
offerta di lavoro.
IL VINO ITALIANO IN CIFRE |
Produzione |
Stima per il 2003 pari a 47-50 milioni di ettolitri (+5-10% rispetto
al 2002) |
Aziende viticole |
790.931 aziende con una superficie investita pari a 721.509 ettari
(2000) |
Imprese commerciali e imbottigliamento |
Circa 2.200 con quasi 18.000 addetti |
Fatturato |
Circa 6.820 milioni di Euro |
Superficie media azienda |
0,9
ettari |
Consumi vino e bevande alcoliche |
5.250 milioni di Euro (5% circa dei consumi alimentari totali nel
2001) |
Esportazioni |
2.500 milioni di Euro (19% dell’intero export alimentare italiano
nel 2001) |
Maggiori regioni produttrici |
Nel
2002 Veneto prima regione produttrice (15% dell’intera produzione
italiana), Sicilia (14%), Emilia Romagna (13%) e Puglia (12,5%) |
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Fonte:
Coldiretti su dati Nomisma e
Assoenologi |
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