07.06.2005 | Cultura e Tradizioni

Qualità della grappa: ora misurabile

Per misurare occorre definire l’oggetto, stabilire un’unità di misura condivisa e un metodo univoco: con questi presupposti i maggiori esperti del settore a livello mondiale si sono riuniti in convegno a San Michele All’Adige il 23 maggio, sotto le insegne del Master in Scienze della Grappa che costituisce il primo elemento per una vera Università della Grappa.

Per la grappa non esiste una piramide della qualità: è con questa frase provocatoria che Mario Fregoni, ordinario dell’Università del Sacro Cuore di Piacenza e presidente onorario dell’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino ha aperto la sua relazione, continuando poi con una serie di esempi sulle gerarchie esistenti nel campo dei vini.

Si apriva così il partecipato congresso promosso nell’ambito del Master in Scienza della Grappa che si sta svolgendo a san Michele All’Adige, sotto la direzione di Roberto Zironi, ordinario all’Università di Udine e moderatore del convegno.

Giuseppe Versini, coordinatore del laboratorio di analisi e ricerca dell’Istituto, ha messo in evidenza come oggi vi siano tutti gli strumenti scientifici per misurare la qualità della grappa, non solo sotto il profilo igienico, ma anche per quanto riguarda l’origine e persino la lealtà del produttore, ma la vera misurazione della qualità non può prescindere dalla valutazione che dà il consumatore della nostra acquavite di bandiera.

Concetto questo ribadito da Luigi Odello, presidente del Centro Studi Assaggiatori e professore di analisi sensoriale alle Università di Udine, Verona e Cattolica, che ha dimostrato come il verdetto di assaggio di oltre 90.000 consumatori possa far desumere che risultano valori irrinunciabili per la grappa l’italianità esclusiva e una forte personalità sensoriale. Le principali qualità della grappa, a detta di Odello, sono il fatto che sia molto ricca olfattivamente, sicuramente floreale e fruttata con note di spezie che ne completano il profilo.

Dunque è possibile misurare la qualità della grappa e quindi generare una piramide della qualità. Lara Sanfrancesco, vicedirettore di Assodistil, ha nell’occasione posto in evidenza come la grappa sia un prodotto di successo attraverso la citazione di un dato: nell’ultima campagna ha raggiunto una produzione di 13.800.000 litri anidri, superando di quasi il 40% le produzioni sulle quali si era attestata qualche anno fa.

Alessandro Maurilli
enovago@vinit.net

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