Dal piĆ¹ piccolo e vecchio vigneto aziendale, 2000 bottiglie di un vino speciale
Oggi faccio un approfondimento sul Trebbiano Spoletino, un vitigno a me particolarmente caro perchè ricco di storia, e perchè annata dopo annata non finisce mai di sorprendermi per il vino che mi regala.
Le origini di questo vitigno sono antichissime, Plinio il Vecchio narrò, nella sua opera Naturalis Historia, del Vinum Tribulanum come un vino dalle nobili origini. In epoche successive questo vitigno fu considerato "di lusso", dato il vino che ne veniva ricavato, dal sapore semplice e delicato. Data la sua adattabilità tale vitigno si diffuse in tutto il centro-sud Italia. Con il passare degli anni la coltivazione e la relativa produzione del trebbiano spoletino andò gradualmente scemando, fino a raggiungere quasi la sua completa estinzione.
In antichità veniva coltivato accoppiato all Acero campestre o all'Olmo, in modo tale da mantenere il grappolo lontano dalla superficie del terreno.
Inoltre è uno dei vitigni più tardivi in assoluto, addirittura può essere lasciato su pianta fino a fine Ottobr se le condizioni climatiche lo permettono. Veniva appassito e mangiato a Natale come uva passa.
Scommetto che mai avreste immaginato tante nozioni interessanti per un "semplice" trebbiano.
Il Trebbiano Spoletino non è "un" trebbiano, ma IL TREBBIANO PER ECCELLENZA.
Tenuta Ripa Alta vinifica MADONNA DELLE RIVE, un vino che racchiude le caratteristiche aromatiche floreali donate dal generoso clima pugliese insieme all'acidità piacevole propria del Trebbiano Spoletino.
Un vino con un dualismo naso bocca sorprendente, un vino leggero da tutto pasto per gli amanti dei vini secchi aromatici.