22.06.2002 | Vino e dintorni

Prosecco verso i 38 milioni di bottiglie

VALDOBBIADENE. Verso quota 38 milioni di bottiglie per il prosecco doc di Conegliano e Valdobbiadene, ma il dato che salta agli occhi è la crescita del 7,6% nel 2001 del prodotto spumantizzato che sfiora così i 29 milioni di bottiglie.

I dati del Consorzio di tutela sanciscono ormai una scelta di campo da parte dei produttori, vale a dire la crescente spumantizzazione della «materia prima» destinata alla fascia medio-alta del consumo. La produzione di bottiglie di prosecco doc è passata dai 25 milioni del 1994 ai 37 milioni 642 e 600 ipotizzato per il 2001. I dati, naturalmente, non sono definitivi ma in genere il Consorzio è prudente e il mercato riserva poi ulteriori soddisfazioni, che ridimensionano verso l'alto l'effettiva produzione. Il prodotto spumantizzato sale invece dai 18 milioni di bottiglie del 1994 ai 28 milioni 840 mila del 2001. La produzione di bottiglie di spumante del 2000 è stata di 26 milioni 888 mila pezzi (74,71% dell'intero imbottigliato). Nel 2001 la quota di prosecco trasformata in spumante è salita al 77% con un incremento di ben 2 milioni di bottiglie in un anno. Se si esaminano i dati relativi all'esportazione del prosecco doc, si passa dai 5,7 milioni di bottiglie del 1994 agli attuali 12 milioni di bottiglie e lo spumante, nello stesso periodo, passa da 3,2 milioni a 6,3 milioni di bottiglie. Una ricerca di mercato del Consorzio di tutela svolta su tutto il territorio nazionale ha stabilito che il 50% del campione intervistato associa il prosecco doc alla terra di produzione, cioè Conegliano e Valdobbiadene. Un dato che si sta consolidando anche all'estero, come hanno confermato alcuni giornalisti stranieri presenti di recente a Vino in Villa, ma che scandali, come quello del falso prosecco doc commercializzato in Germania rischiano di appannare. «Se abbiamo deciso di affrontare di petto la situazione - afferma il direttore del consorzio di tutela Giancarlo Vettorello - è perché ci siamo resi conto da tempo del grave danno che talune operazioni possono arrecare ai nostri associati, al vero prosecco doc e all'immagine della sua terra di produzione». La commercializzazione del prosecco all'estero è passata in un anno dal 30 al 32% con la Germania che si conferma paese leader dell'importazione: assorbe il 70% del prodotto che varca i confini nazionali.

FONTE: IL MATTINO DI PADOVA

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