10.08.2004 | Vino e dintorni

Presentato al Consorzio Colli Orientali del Friuli il “Progetto Neve”

Più qualità per i vini bianchi con le nuove tecnologie. L’utilizzo di innovative tecniche di vinificazione nel settore enologico per aumentare la qualità dei vini bianchi, oltreché dei rossi, nei Colli Orientali del Friuli

E' questo il principio del “Progetto neve 2004”, presentato nella sede del consorzio cividalese nel corso di un incontro tecnico organizzato in collaborazione con la Banca di Credito Cooperativo di Manzano e l’Enologica Friulana. “Il Consorzio Colli Orientali del Friuli - spiega il direttore Mariano Paladin - è da sempre attento alle esigenze di aggiornamento e assistenza tecnica dei viticoltori e dedica ogni anno ampio spazio all’attività di informazione e formazione dei propri associati, soprattutto in un momento di relativa tranquillità come questo, in attesa delle ormai imminenti vendemmie che prenderanno il via nella prima quindicina di settembre”. Nel corso dell’incontro dedicato alle nuove frontiere biotecnologiche della fermentazione, Nicola Totis e Davide Zuccon dell’Enologica Friulana hanno presentato ai viticoltori dei Colli Orientali i dettagli del "Progetto Neve 2004” dedicato ai vini bianchi.

L’uso della neve carbonica, una specie di ghiaccio secco che possiede una temperatura di sublimazione intorno a –80° C, viene utilizzato da tempo all’estero nella fase di macerazione pre-fermentativa dell’uva per aumentare l’estrazione dei composti polifenolici e aromatici, ma è ancora poco conosciuto in Italia. Nel 2003 i tecnici dell’Enologica Friulana, coordinati da Paolo Battello, hanno avviato in collaborazione con l’azienda Air Liquide il “Progetto neve”, iniziando a sperimentare questa tecnica di vinificazione anche in Friuli con alcuni vini rossi (Merlot, Cabernet, Refosco, Cabernet Franc) e ottenendo - rispetto alla classica macerazione con follature - prodotti più piacevoli in termini di profumi, colore e morbidezza. Visti i positivi risultati conseguiti sui vini rossi, in un’ottica di continuo miglioramento di tutta la produzione dei Colli Orientali, ora in alcune aziende-pilota la sperimentazione verrà estesa anche alle uve bianche. Nuove tecnologie, quindi, al servizio della qualità in bottiglia, qualità che può essere perfezionata utilizzando anche i nuovissimi lieviti incapsulati per fermentazione, appena arrivati in Italia, che semplificano il processo produttivo dei vini e che Attilio Bellachioma della Oliver Ogar spa ha presentato ai produttori dei Colli Orientali del Friuli.

Cividale del Friuli, 6 agosto 2004

Per informazioni: Consorzio Colli Orientali del Friuli
33043 CIVIDALE DEL FRIULI (UDINE) VIA CANDOTTI, 3
TEL. 0432-730129 FAX 0432-702924
www.colliorientali.com  e-mail info@colliorientali.com

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