07.04.2004 | Vino e dintorni

Presentate al Vinitaly le nuove etichette Marco Felluga

Innovazione nella tradizione: questa, in sintesi, la filosofia della Marco Felluga, storica azienda del Collio goriziano, in Friuli. Una filosofia che ha sempre impegnato l’azienda nella continua e costante ricerca di risultati sempre più soddisfacenti, ottenuti in anni di lavoro e ricerca nelle vigne e in cantina.

Il “progetto Marco Felluga”, come è stato giustamente definito, ha preso il via anni fa ed ha visto coinvolte le Facoltà di Agronomia di Torino, Milano, Firenze, Udine, l’ERSA (l’Ente Regionale Sviluppo Agricoltura della Regione Friuli Venezia Giulia), vari istituti di ricerca ed ha subito negli ultimi anni una notevole accelerazione.

Ora, a suggellare i primi, importanti risultati di questo lavoro e l’entrata in produzione dei nuovi vigneti impiantati e coltivati sotto la guida delle Università, la Marco Felluga ha presentato al Vinitaly 2004 le nuove etichette dei suoi vini, un cambio di immagine non solo esteriore, ma significativo di un importante traguardo raggiunto.

Filo conduttore delle nuove etichette resta sempre il Leone di San Marco, omaggio alla località dove ha sede l’azienda, ovvero Gradisca, cittadina fortificata voluta dai Veneziani nel cuore della pianura friulana per contrapposizione alla minaccia dei Turchi. Un Leone che ha reso famosi i vini della Marco Felluga nel mondo, ma che ora fa da sfondo al nome dell’azienda, tratteggiato in bronzo come quello della DOC Collio, e del monovitigno, ocra per i Bianchi, bordeaux per i Rossi. Bronzo è anche la scritta dei due uvaggi portabandiera dell’azienda, il Bianco Molamatta ( che anche quest’anno ha ottenuto eccellenti piazzamenti sulle principali Guide italiane e straniere) e il Rosso Carantan.

“Nessun brusco stravolgimento d’immagine, ma piuttosto continuità rispetto al passato, con etichette che riportano chiaramente alla nostra azienda di Gradisca, ma più lineari, chiare, semplificate rispetto alle precedenti” spiegano Roberto e Alessandra Felluga, figli di Marco, ora alla guida del gruppo di aziende familiari, cui fanno capo anche Russiz Superiore nel Collio, Castello di Buttrio nei Colli Orientali e San Nicolò a Pisignano nel Chianti Classico.

Etichette che rispecchiano l’evoluzione costante dei vini della Marco Felluga e, in particolare, la maggiore complessità di quelli ottenuti dall’entrata in produzione delle vigne su cui l’azienda ha lavorato sotto la guida universitaria.

Zonazione, analisi dei terreni, risistemazione dei sesti d’impianto, selezioni massali di vecchi vitigni, ottimizzazione del sistema d’allevamento per dare il miglior equilibrio possibile fra frutto ed apparato fogliare…: questi alcuni dei passaggi che - seguendo la logica aziendale tesa al miglioramento continuo - hanno portato ad ottenere vini veramente unici, ora rivestiti dalle nuove etichette: i bianchi Collio Molamatta (uvaggio composto da Tocai Friulano, Ribolla Gialla e Pinot Bianco), Collio Tocai Friulano, Collio Ribolla Gialla, Collio Pinot Grigio, Collio Sauvignon, Collio Chardonnay e i rossi Carantan (uvaggio composto da Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Merlot), Collio Merlot, Collio Cabernet, Refosco, nonché il Moscato Rosa.

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