Quest'anno sono stati premiati lavori che tracciano un'immagine a 360 gradi del territorio Collio: una tesi che indaga sul comparto vitivinicolo ponendo il Collio come marchio di traino per tutto il "vigneto Friuli Venezia Giulia"; un dottorato di ricerca che continua nello studio della mappatura del genoma della vite e un articolo che ha saputo cogliere gli aspetti più particolari di un territorio splendido e unico qual è il Collio.
In particolare il Premio di Laurea
è andato a Elena Zanon,
residente a Vittorio Veneto, che ha ottenuto il Diploma di Laurea in
Relazioni Pubbliche con la tesi dal titolo: Quale futuro per il
Collio? Analisi strategica del comparto vitivinicolo in FVG". Il
lavoro si pone un ambizioso obiettivo: identificare una strategia
che potesse integrare e ottimizzare la promozione del comparto a
livello regionale facendo leva sulle specificità delle diverse
Denominazioni, ma avendo come punta di diamante il "Marchio
Collio". Dalla tesi è emersa la necessità di
rafforzamento dei marchi territoriali forti, comunicazione integrata
e sforzo concentrato per associare il nome Friuli all'immagine del
vino di eccellenza prodotto in un territorio di eccellenza. Queste
le indicazioni circostanziate che la giovane Elena Zanon fa emergere
da un lavoro completo ed articolato che merita pienamente
l'attribuzione del riconoscimento intitolato a
Douglas Attems. Il Premio per la
sezione B è andato a Simone Diego
Castellarin, residente a Casarsa la Delizia per il
Dottorato di Ricerca dal titolo "Flavonoid biosynthesis in grapevine:
genetic control and response to water availability". L'argomento è
lo studio della biosintesi dei flavonoidi (composti appartenenti ai
polifenoli) in vite attraverso l'esame del controllo genetico di
tale sintesi e delle modificazioni indotte su di essa da fattori
abiotici, in particolare della disponibilità di acqua. Dal punto di
vista applicativo la tesi fornisce conoscenze che consentono di
modulare meglio l'irrigazione del vigneto, al fine di ottenere
risultati di miglioramento qualitativo delle uve rosse e dei vini da
esse ottenuti. Si tratta di un lavoro che andrà pubblicato sulle
riviste scientifiche internazionali e che fornisce originale
contributo alla conoscenza del metabolismo delle antocianine della
vite. La vincitrice della sezione giornalistica è l'americana
Carla Capalbo, famosa autrice di
libri di gastronomia, collabora con grandi testate internazionali,
tra cui The Indipendent, The Daily Telegraph, Fine Wine Magazine,
Cucina & Vini, Decanter. È stato premiato proprio il servizio sul
Collio che la giornalista ha scritto per la rivista Decanter, nel
quale ha saputo cogliere tutte le sfumature di questa straordinaria
terra nella quale si sono fuse diverse identità e che pur presenta
caratteri di unicità. L'autrice ha poi saputo comunicare con
equilibrio e stile le aree vocate a ciascuna varietà di produzione.
Quello che ha colpito di più i lettori della rivista internazionale,
e la giuria, è l'aver saputo cogliere tutte queste carature
dall'incontro con i protagonisti del Collio.
I lavori di Zanon, Castellarin e Capalbo sono stati scelti da una
severa commissione giudicatrice composta da
Paolo Caccese, Presidente del
Consorzio Tutela Vini Collio, dal
Preside della Facoltà di Agraria di Udine, prof. Angelo Vianello,
dal Responsabile della Formazione manageriale in Wine Business di
MIB School of Management Trieste, prof .Francesco Venier e dal
Presidente dell'Arga Fvg, l'Associazione Regionale dei Giornalisti
Agricoli, Agroalimentari, Ambientali e del Territorio del Friuli
Venezia Giulia, dott. Carlo Morandini. Sponsor degli eventi la Cassa
Rurale ed Artigiana di Lucinico Farra e Capriva.
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