Per la terza volta consecutiva la città di Torino ha ospitato, presso gli ampi spazi delle Ogr, la rassegna enologica di Grandilanghe, dove sono state presentate le nuove annate di Doc e Docg di Langhe Barolo, Langhe Barbaresco e Roero
Promotori del'evento il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e il Consorzio di Tutela del Roero, sostenuti dalla Regione Piemonte e da intesa San Paolo.
La conferma di Torino come sede della manifestazione è stata una scelta saggia, perché il capoluogo piemontese garantisce più appeal internazionale ed è logisticamente ben servita e collegata con mezzi e autostrade.
Le Cantine espositrici a Grandilanghe sono state ben 300, più un banco d'assaggio con selezionate bollicine del Consorzio Altalanga, ospite quest'anno.
I comunicatori di Borghi d'Europa hanno partecipato anche quest'anno alla rassegna enologica, facendo delle degustazioni mirate per dare spazio alle zone e sottozone vocate di Langhe e Roero, che continueranno ad essere raccontate nel Percorso Internazionale "Eurovinum, i Paesagi della Vite e del Vino".
Gli assaggi di Borghi d'Europa:
Barale F.Lli Di Barale Sergio: Barolo DOCG Riserva Bussia 2017 di grande carattere, elegante e persistente.
Ca' Brusà: Barolo DOCG Riserva Bricco San Pietro Vigna d'Vai 2013 con un bel naso, mix di erbe da cucina e tabacco, al palato morbido ed avvolgente
Casetta F.Lli: Barolo DOCG Riserva Case Nere Nicolello 2009 sorprendente per sapidità e lungo finale, molto armonioso.
Alessandro Rivetto: Barolo DOCG Riserva 2016 spicca per l'equiibrio tra naso (note di confettura di frutti rossi e spezie) e palato (elegante e strutturato)
Agricola Marrone: Barolo DOCG Pichemej 2020 ha rivelato un naso intrigante con note che richiamano al sottobosco, alla balsamicità e un po' di pepe bianco, al palato ottima sapidità e finale lungo, rosso con potenziale evolutivo notevole
Poi di Marrone sempre il Barolo DOCG Bussia 2019: più struttura ed avvolgenza del Pichemej, i tannini sono soffici e anche la persistenza è ampia.
Cecilia Monte Viticultrice in Neive: Barbaresco DOCG Serracapelli Dedicato A Paolo 2018 ha un naso complesso con note di tabacco, nocciola e caramello, al palato molto elegante, vino molto fine
Punset: Barbaresco DOCG Riserva San Cristoforo Campo Quadro 2015 pissiede un naso complesso ed intenso con note di fiori appassiti, di cacao, pepe ed erbe officinali e al palato è morbido e avvolgente
Filippino Domenico Di Filippino Elio: Barbaresco DOCG Riserva Serracapelli 2012 colpisce per equlibrio ed armonia
Bera: Barbaresco DOCG Riserva Rabajà 2016 spicca al naso per le note di frutta sotto spirito e di confettura di lampone e ribes nero, affiancato da spezie dolci come la cannella, al palato ha un' ottima sapidità
Valfaccenda: Roero DOCG Loreto 2011 al palato è risultato caldo ed avvolgente, con un finale di buona lunghezza
Ca' Di Caire': Roero DOCG Riserva 2018 ha un naso piacevolissimo con note floreali e di fragoline di bosco e lamponi e di erbe officinali, al palato rivela un'ottima struttura
Filippo Gallino: Roero DOCG Riserva Sorano 2016, vino di grande equilibrio tra naso e palato, è morbido
Cravanzola Az. Agr. : Roero DOCG Canavodi 2018 risulta armonico e con un finale ampio, lungo
Tenuta Carretta: Roero DOCG Riserva Bric Paradiso 2017 ha corpo e struttura e un naso ricco di spezie
Valfaccenda: Roero Arneis DOCG Loreto 2019 fresco ed elegante, con un buon corpo
Pace: Roero Arneis DOCG Canale Giuan Da Pas 2014 mantiene una buona sapidità e persistenza, al naso rivela una bella complessità con note agrumate e di miele di acacia e millefiori
Lorenzo Negro: Roero Arneis DOCG Extra Brut 2016 è una bolla pulita con una bella beva e sapidità, il naso è una flagranza di frutti gialli (pesca e melone) e di cedro
Cornarea: Roero Arneis DOCG Enritard 2018 spicca molto per freschezza ed eleganza
I numeri di Grandilanghe 2024 non mentono: questa edizione ha visto un afflusso di circa 5000 presenze di operatori del settore da 30 Paesi del mondo, numeri che confermano la centralità delle Langhe nell'universo vitivinicolo internazionale con tutte le sue denominazioni, grazie all'ottimo lavoro svolto dal CONSORZIO DI TUTELA BAROLO BARBARESCO ALBA LANGHE E DOGLIANI e dal CONSORZIO TUTELA ROERO.
In alto i calici!