Prende il via da Serralunga d’Alba la nuova scommessa vinicola del produttore piemontese
Da Serralunga d'Alba, uno dei territori simbolo della grande produzione vinicola delle Langhe piemontesi, prende il via la nuova scommessa imprenditoriale di Alessandro Rivetto.
Da sempre a contatto col mondo del vino, Alessandro, classe 1969, vanta una profonda esperienza nel settore, che affonda le radici in una lunga storia di tradizione familiare, risalente ai primi anni del secolo scorso, quando il bisnonno Giovanni e poi il nonno Ercole trasformarono l'attività in una vera e propria azienda agricola. Da loro Alessandro ha imparato anzitutto l'amore incondizionato per questa terra e per il proprio mestiere, elementi che, uniti ad una innata abilità commerciale, gli hanno consentito, nel 2012, di lanciarsi in prima persona verso una nuova sfida imprenditoriale.
Coraggio, determinazione, fiducia nelle proprie forze, infinita passione e un indispensabile pizzico di sana follia: questi gli elementi che si ritrovano nella personalità di Alessandro Rivetto che gli hanno permesso di affrontare questo importante cambiamento nella sua vita.
Come tutti i veri "Barolisti", Alessandro è cresciuto con la ferma convinzione che ogni collina, ogni parcella di mappa, ogni Cru nelle Langhe abbia un'anima ed una personalità ben definita e che sia responsabilità del produttore far esprimere queste peculiarità attraverso il frutto del lavoro delle sue mani: il vino.
"Giunto a 44 anni," - spiega Rivetto – "grazie alla collaborazione avviata con Alessandro Bonelli, valido enologo ed agronomo e, prima che mio socio, un grande amico, ho ritrovato la grinta e il divertimento nel fare questo mestiere, assopiti dal tempo e dalle vicissitudini personali. Lo staff che compone l'azienda è costituito da persone di provenienze diverse, dal Piemonte, al Veneto, fino al Brasile, tutte accomunate da un considerevole bagaglio di esperienza. Con loro mi piace pensare di andare incontro ad un futuro professionale stabile, soprattutto caratterizzato da una base di passione vera, fil rouge per me irrinunciabile per relazionare tutti i miei interlocutori, e attraverso il quale arrivare al prodotto finale, il mio vino."
Alessandro Rivetto esce dall'azienda di famiglia nel 2012, ereditando vigneti di alto pregio. Nello stesso anno entra in società con Alessandro Bonelli, Carlo Ricagni (Responsabile Progetto Orchestra docg) e Angelo Merlo (proprietario degli antichi poderi I Pola), ponendo le basi per la rinascita di I Pola.
I vigneti, distribuiti tra le Langhe e l'Alto Monferrato, sono il bene fondamentale su cui si fondano i principi della filosofia I Pola. Ai 4 ettari nel comune di Serralunga, area vocata alla produzione del Barolo, si aggiungono, a completare la gamma di produzione di eccellenza, 6,5 ettari nella zona del Barbaresco, nel comune di Alba.
Per la produzione della linea I Pola viene invece selezionata l'uva dei comuni dell'alto Monferrato per una estensione totale di 21 ettari.
Da questi terreni che prendono vita i vini della linea Alessandro Rivetto; due Barolo Docg, i cru Lazzarito e Serralunga, il Barbaresco e le doc Nebbiolo, Barbera, Dolcetto e Arneis
La linea I Pola prevede invece le doc dell'Alto Monferrato e le due docg Moscato d'Asti e Ovada.
"La terra, la vigna e la cantina sono la nostra vita, in ogni momento, in ogni processo di produzione"- sottolinea Alessandro Bonelli - "n vigneto è la nostra presenza a fare la differenza e a dettare l'equilibrio di tutto. Siamo noi con la nostra esperienza e con la perfetta conoscenza del suolo e dell'ecosistema, che decidiamo di volta in volta quali operazioni fare per ottenere sempre la massima qualità. Ciò che ci distingue dalle altre realtà vinicole sta nel concetto di naturalità intesa come interazione costante tra l'uomo e la vigna, il vino e la cantina, non ignorando il rispetto per l'ambiente."
La scelta di I Pola è quella di una moderna agricoltura sostenibile, che insieme all'abbandono totale dei diserbanti, e al progressivo aumento degli interventi con sostanze di origine naturale, con tecniche di controllo meccaniche delle erbe infestanti, garantisce il mantenimento della qualità del suolo e la complessità del sistema agro-ambientale, in un territorio ricco di biodiversità vegetali. In cantina, la riduzione dell'anidride solforosa è determinata principalmente dal risultato ottenuto in vigna. La maturazione delle uve e la loro sanità, permettono di ottenere vini di qualità, longevi, che non abbisognano di particolari interventi e manipolazioni. La fermentazione naturale e l'uso di lieviti autoctoni garantiscono infine l'insieme di sapori e profumi che si ritrovano nel calice.
Alessandro Rivetto e il suo team stanno ora preparando lo sbarco verso i mercati internazionali, consci di possedere le carte giuste per farcela, credendo prima di tutto nel proprio lavoro, e mettendosi in gioco ogni giorno, con l'inesauribile passione degli autentici vignaioli.
Luciano Pavesio
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