22.07.2002 | Itinerari del Gusto

Piatti rapidi, bottiglie scelte: è l'enotavola

EGNA (BZ). Per chi cercasse un modello a cui ispirarsi per quel nuovo e allo stesso tempo antico locale che sempre più prende piede in Italia e che la Guida dell'Espresso ha ribattezzato enotavola, un salto a Egna potrebbe offrire qualche buon suggerimento.

L'enotavola è quella che un tempo si chiamava wine-bar, ovvero locale ad altissima scelta di cose da bere ma che non tralascia nemmeno la possibilità di offrire alcune proposte sfiziose da mangiare, pur senza arrivare alla complessità del ristorante. Sulla piazza del paese sotto gli ampi portici del centro storico si affaccia contornata da una cascata di edera e vite l'enoteca Johnson & Dipoli gestita oramai dal lontano 1987 da Vincenzo"Enzo" De Gasperi che si può dire vi sia letteralmente cresciuto dentro visto la giovane età. Non stupitevi se verrete presi dalla strana impressione di esservi calati nelle fumose atmosfere di un romanzo giallo di Simenon e di sentirvi in una di quelle brasserie che il creatore di Maigret ha sempre così ben tratteggiato. Tutto qui ricorda uno di quei locali degli anni trenta con i divani in cuoio, gli infissi di ottone, posate e zuccheriere di argento, le bottiglie generosamente esposte sul bancone e lo stesso Enzo che in camicia bianca e gilet scuro sembra l'oste uscito da una di quelle foto color seppia di una volta. Gli arredi e l'atmosfera sono stati ideati dall'architetto Zeno Bampi, un vero specialista in questo campo, di cui si scorgono i segni in molti locali della zona. L'enoteca come accennato funge anche da ristorante. Tra i tavolini di marmo e il bancone stanno gomito a gomito avventori che si gustano un calice di vino generosamente serviti da Enzo e quelli che si preparano a un pranzo in piena regola servito magari ai tavolini all'aperto. La cucina viene curata dallo chef Giovanni Annese, che apparecchia una discreta proposta mai scontata, naturalmente impreziosita dagli abbinamenti con il vino personalmente curati da Enzo che si dimostra in questo quasi impeccabile, sicuramente tra i migliori della categoria. Grandi etichette francesi, superbi calici delle maggiori etichette italiane sono qui la regola stappate e offerte con non consueta generosità e fantasia. Le proposte della cucina variano ogni giorno Noi abbiamo provato l'insalata senese con la rucola fresca i filetti di acciuga generosamente irrorati di olio e abbinati a uno splendido Gewurztraminer della cantina di Haderburg. Con la discreta tasca di pasta farcita con le zucchine abbiamo degustato invece il Pinot Bianco di Colterenzio e nemmeno in questo caso siamo rimasti delusi. Con il buon filetto di agnello servito con cubetti di patate saltate al rosmarino l'abbinamento è andato al Merlot, Cabernet Sauvignon e Calbello. Abbiamo chiuso in gloria la cena con un buon gelato alla nocciola accompagnato anche in questo caso da un abbinamento azzeccatissimo dell'eccellente Moscato Rosa di Haas. Per chiudere una grande selezione di distillati. In questi giorni la carta offre inoltre del carpaccio marinato di manzo con germogli di soia, risotto al lardo di Colonnata e rosmarino, del controfiletto di agnello con caramello al Vino rosso e una generosa selezione di formaggi piemontesi. Come detto il tutto in una atmosfera che farebbe l'invidia di tante enoteche e Enotavole spuntate un come i funghi dappertutto e purtroppo senza l'esperienza di un oste che sia anche sommelier, e che come nel caso di Vincenzo De Gasperi salta da un tavolo all'altro con un calice sempre in mano da far provare e scoprire anche al cliente meno avvezzo.

FONTE: ALTO ADIGE

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