18.01.2006 | Normative

Ora il ''ripasso'' è della Camera di Commercio

Cari amici lettori una notizia positiva che ho trovato interessante cosi' da portarla alla vostra attenzione. La lunga diatriba sull'uso del termine "ripasso" in Valpolicella è finita: l' oggetto del contendere vedeva fronteggiarsi il Consorzio di tutela del Valpolicella e la ditta Allegrini da una parte, e la Masi Agricola dall'altra.

La notizia è stata diffusa dal quotidiano "L'Arena" nell'edizione del 14 gennaio. Nell'articolo pubblicato sulle pagine dell'economia si legge che le parti in causa "hanno raggiunto, grazie all'intervento della Camera di Commercio di Verona, un accordo che definisce la controversia inerente all'uso del termine "ripasso" e crea sinergie nell'interesse dello sviluppo del vino veronese".

Secondo la tesi della ditta Masi ripasso "era un proprio marchio esclusivo validamente registrato sia in Italia che a livello internazionale", mentre la controparte formata dal Consorzio e Allegrini sostenevano che lo stesso termine era "indicativo di una tecnica usata dai produttori di Valpolicella e consistente nella rifermentazione del vino sulle vinacce residue a seguito della produzione del Recioto od amarone".

L'accordo raggiunto prevede la cessione dei marchi registrati da Masi "ripasso" e "vini di ripasso" alla Camera di Commercio di Verona, che potrà anche ottenere la titolarità di un marchio collettivo "Valpolicella ripasso" da cedere, in licenza, ai produttori valpolicellesi che rispettino il relativo disciplinare.

Roberto Gatti
sommelier degustatore
Codigoro (Ferrara)
Email: gatti-roberto@libero.it
Winetaste.it - contact@winetaste.it
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