13.10.2001 | Itinerari del Gusto

Ora Bacco parla europeo

L'associazione Strada del vino e dei sapori dei Colli imolesi pensa in grande e con le 'colleghe' di tutta Italia dà vita ad un progetto nuovo di zecca per promuovere il turismo enogastronomico.

La neonata società, un vero e proprio tour operator (in collaborazione con Italian leisure group), si chiama «Città del Vino Welcome» ed è stata presentata ufficialmente ieri sera a Riva del Garda. Ne fa parte, con un ruolo attivo, anche Gian Alfonso Roda, presidente dell'associazione dell'imolese, assessore dozzese e da qualche tempo membro del consiglio europeo del Turismo del vino, che conta tre membri italiani e un solo Comune made in Italy iscritto: Castel San Pietro Terme. «Un po' alla volta ci amplieremo, con l'entrata di altri Comuni — commenta Roda — Per ora molti, fra cui Dozza, sono ancora in posizione d'attesa». Lavora invece a pieno ritmo il gruppo europeo, che ha già elaborato un manifesto per lo sviluppo del turismo legato al vino e un programma con tre obiettivi precisi. «Uno scambio di informazioni sulle legislazioni, a più livelli — spiega Roda — La creazione di un gruppo di lavoro, un vero e proprio comitato tecnico che si occupi di fissare standard di qualità e la scelta delle operazioni sulle quali puntare per i prossimi mesi. La volontà è quella di essere interlocutori dell'Unione Europea, anche per accedere più facilmente ai contributi». E per scambiarsi le informazioni, le associazioni legate al vino hanno dato vita anche ad un forum informatico, dedicato alle loro singole esperienze. Dal 25 al 27 ottobre, Roda e i membri del consiglio europeo delle Città del Vino si ritroveranno a Narbonne, Francia, in occasione della Settimana europea del vino, con lo scopo di confrontare i risultati dei gruppi messi al lavoro sui diversi obiettivi. «Per me è una grande opportunità — conclude Roda — Permette di ragionare sul futuro del turismo e poi di utilizzare queste riflessioni a livello locale. Lo spirito dell'associazione europea, d'altra parte, è lo stesso che sta alla base della nostra Strada del vino imolese, che va da Dozza a Castello fino a Imola».

FONTE: IL RESTO DEL CARLINO

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