08.02.2002 | Prodotti Tipici

Olio di qualità da Sebino e Franciacorta

Inizia sabato, con un convegno a Castegnato, un’ampia azione di promozione d’un prodotto tipico che ha valorizzato la Dop.
Certificata l’intera filiera delle tre zone di produzione: Franciacorta, Monte Isola e Riviera...

BRESCIA - La produzione per adesso è assai limitata: 6.000 bottiglie da mezzo litro, una goccia nel mare d’olio italiano. Ma crescerà. Soprattutto si sono poste le basi perché dalla riviera bresciana del Sebino, da Montisola e dalla Franciacorta, arrivi un olio extravergine d’oliva di alta qualità, tipico e genuino. La "vernice" ufficiale è in programma dopodomani, sabato, alle 10 nella sala consigliare di Castegnato, con l’intervento degli assessori provinciali Giampaolo Mantelli ed Ermes Buffoli - a confermare l’interazione tra agricoltura di qualità e turismo - di un luminare della cultura materiale qual è il prof. Corrado Barberis, d’un entusiasta della promozione agroalimentare, come l’assessore comunale di Castegnato Riccardo Lagorio (a lui si deve in gran parte «Franciacorta in bianco» e la reintroduzione del mais storico da polenta nelle campagne bresciane), del sen. Sergio Agoni e di Licia Granello. L’olio sarà presentato, illustrato e degustato con l’accompagnamento di un grana stravecchio (7 anni) e di un quartirolo lombardo, entrambi del Caseificio Zani. Ma per arrivare a questo goloso appuntamento, non poca strada è stata fatta per migliorare le coltivazioni, qualificare e certificare il prodotto, garantirne la più corretta lavorazione. La presenza d’un vasto e prezioso patrimonio olivicolo sul Sebino affonda infatti le sue radici nella notte dei tempi, ma è stato in questi ultimi due-tre anni che è andato in porto il progetto sostenuto dall’assessore all’Agricoltura della Provincia, Giampaolo Mantelli. Una tappa fondamentale è stata, ad esempio, la nascita nel maggio del 2001 della Cooperativa Sebino Franciacorta Olivicoltori che raggruppa 66 soci e che si è posta l’obiettivo di certificare la Dop Laghi Lombardi, che in quest’area prende il nome delle sottozone Sebino, Franciacorta e Monte Isola. «All’inizio pensavamo ad una sola denominazione - ha spiegato ieri il presidente della Coop. Marco Penitenti - ma anche recenti prove comparative ci hanno consigliato di mantenere distinte tre tipologie, una per ogni area». In effetti, e la prova si potrà già avere nella degustazione di sabato, anche se i "cultivar" impiegati sono sostanzialmente i medesimi (soprattutto Leccino, Frantoio e Pendolino) i "flavor" appaiono, non solo agli esperti, ben distinti: note evidenti di carciofo e grande dolcezza con retrogusto leggermente piccante nel Franciacorta, mandorlato e camomilla nel Monte Isola, un buon mix dell’uno e dell’altro per il Sebino. Con non poca fatica quest’anno si sono ridotti a poche ore i tempi di attesa dalla raccolta delle olive alla molitura, sfruttando a pieno regime il nuovo frantoio di Sale Marasino, ma già la cooperativa pensa ad un impianto a Montisola, dove la produzione è cospicua, ed uno pure in Franciacorta. D’altra parte tra qualche anno andranno in produzione le piante che la Provincia ha contribuito a impiantare (non solo qui, ma pure, ed in gran numero, sul Garda). Il convegno di sabato sarà peraltro solo la prima iniziativa centrata sulla Dop sebina, perché già è programmato, sempre a Castegnato, un corso residenziale di assaggio dell’olio extravergine di oliva che dal 15 al 17 marzo impegnerà un massimo di 45 persone (170 euro il costo ed iscrizioni in Comune). Da questa impegnativa tre giorni - nella quale saranno formati assaggiatori professionisti con tanto di diploma conseguito dopo un esame finale e, soprattutto, con conoscenza scientifica dell’olio italiano ed internazionale - la cooperativa si propone di far nascere anche un "panel" permanente di assaggiatori bresciani, un servizio che oggi purtroppo manca. Resta ancora da dire solo del costo di quest’olio, che si aggira attorno ai 15 euro per la bottiglia da mezzo litro. Caro? No. Anzi, se si pensa a quanto lavoro ha alle spalle, alle rese basse, alla qualità garantita, è facile valutarne appieno la convenienza.

Gianfranco Bertoli

FONTE: Giornale di Brescia

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