Isabel Allende, a cinquant’anni suonati, considera un buon cibo come un paesaggio fondamentale dell’anima e scrive: «Mi pento di tutte le diete fatte, dei piatti prelibati rifiutati per vanità, come mi rammarico di tutte le occasioni che ho lasciato correre per occuparmi di lavori in sospeso o per virtù puritana», e procede con allegra impudenza nel suo elogio alla buona cucina, al buon olio e al buon vino. |
FONTE: IL PICCOLO DI TRIESTE