Nel cuore del Tavoliere, tra cultura e gastronomia
Si tratta di Locorotondo, che come lascia chiaramente trasparire il nome stesso è un paese fondato su una larga pianta circolare, come ancora oggi è possibile riscontrare giungendovi dalla valle.
Da tempo avevamo trascurato le Puglie dai nostri itinerari. Vi torniamo per suggerirvi una meta, all’interno della valle d’Itria e delle Murge, il «cuore» del Tavoliere pugliese, assolutamente invitante e suggestiva. Ed è proprio il primo impatto che colpisce il visitatore di Locorotondo, con le sue caratteristiche abitazioni a due o tre piani, con finestroni o arcate, mentre il tetto a doppio spiovente, ricoperto con lastre calcaree (cummerse) conferisce loro un aspetto insolito, quasi nordico.
Camminando per il paese si potranno scoprire i vicoli, le piazzette, i terrazzini e le ringhiere di ferro. Al centro imponente e maestosa si erge la chiesa madre dedicata a San Giorgio, in forme neoclassiche e risalente alla fine del Settecento e poi ancora la seicentesca chiesetta di San Nicola con l’originale copertura tipo trullo ed a «cummerse» e la splendida chiesa della Madonna greca (a tre navate con archi ogivali avvolti e crociéra), costruita per volere dei feudatari Orsini e Del Balzo nel 1481.
Come per tutti gli altri paesi del comprensorio la sosta a Locorotondo non può prescindere dalla conoscenza con i prodotti più tipici della gastronomia locale, dall’olio d’oliva al pecorino fresco o stagionato, alle gnemeridde (frattaglie ridotte a strisce e rinserrate a gomitoletti nel budello, con prosciutto, pecorino, aromi). Tipico è anche il vino la cui produzione, soprattutto per il bianco, è conosciuta in tutt’Italia. Considerata la vicinanza, non più di 10 chilometri, si consiglia allungarsi anche a Martina Franca, una delle più carattestiche cittadine pugliesi, posta sull’orlo estremo delle Murge. Qui potrete tuffarvi nel barocco che campeggia ovunque, caratterizzando l’architettura sacra e quella civile (arco di Santo Stefano, Palazzo Ducale, Colleggiata di San Martino).
Raggiungere Locorotondo non è difficile: percorrere la Napoli-Bari, pagato il pedaggio imboccare la deviazione per Brindisi (superstrada), di qui dopo circa 60 chilometri deviare sulla destra per Fasano. Da quest’ultimo centro altri 13 chilometri ed eccovi alla meta.