18.05.2002 | Itinerari del Gusto

Nel cuore del Tavoliere, tra cultura e gastronomia

Si tratta di Locorotondo, che come lascia chiaramente trasparire il nome stesso è un paese fondato su una larga pianta circolare, come ancora oggi è possibile riscontrare giungendovi dalla valle.

Da tempo avevamo trascurato le Puglie dai nostri itinerari. Vi torniamo per suggerirvi una meta, all’interno della valle d’Itria e delle Murge, il «cuore» del Tavoliere pugliese, assolutamente invitante e suggestiva. Ed è proprio il primo impatto che colpisce il visitatore di Locorotondo, con le sue caratteristiche abitazioni a due o tre piani, con finestroni o arcate, mentre il tetto a doppio spiovente, ricoperto con lastre calcaree (cummerse) conferisce loro un aspetto insolito, quasi nordico. Camminando per il paese si potranno scoprire i vicoli, le piazzette, i terrazzini e le ringhiere di ferro. Al centro imponente e maestosa si erge la chiesa madre dedicata a San Giorgio, in forme neoclassiche e risalente alla fine del Settecento e poi ancora la seicentesca chiesetta di San Nicola con l’originale copertura tipo trullo ed a «cummerse» e la splendida chiesa della Madonna greca (a tre navate con archi ogivali avvolti e crociéra), costruita per volere dei feudatari Orsini e Del Balzo nel 1481. Come per tutti gli altri paesi del comprensorio la sosta a Locorotondo non può prescindere dalla conoscenza con i prodotti più tipici della gastronomia locale, dall’olio d’oliva al pecorino fresco o stagionato, alle gnemeridde (frattaglie ridotte a strisce e rinserrate a gomitoletti nel budello, con prosciutto, pecorino, aromi). Tipico è anche il vino la cui produzione, soprattutto per il bianco, è conosciuta in tutt’Italia. Considerata la vicinanza, non più di 10 chilometri, si consiglia allungarsi anche a Martina Franca, una delle più carattestiche cittadine pugliesi, posta sull’orlo estremo delle Murge. Qui potrete tuffarvi nel barocco che campeggia ovunque, caratterizzando l’architettura sacra e quella civile (arco di Santo Stefano, Palazzo Ducale, Colleggiata di San Martino). Raggiungere Locorotondo non è difficile: percorrere la Napoli-Bari, pagato il pedaggio imboccare la deviazione per Brindisi (superstrada), di qui dopo circa 60 chilometri deviare sulla destra per Fasano. Da quest’ultimo centro altri 13 chilometri ed eccovi alla meta.

FONTE: IL MATTINO

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