Emilia Romagna
- Prodotti Dop e Igp
IGP - REG. CEE nr. 1263 del 01/07/96
CENNI STORICI
Con il miglioramento delle comunicazioni viarie e ferroviarie, nell’800 si
assiste alla sempre maggiore diffusione di questo prodotto in Italia e
all’estero: in questo periodo sono infatti numerose le sagre e le fiere
del Marrone. Sulla base di dati risalenti al 1885 si apprende che ben
1.450 ettari (circa il 40% di tutto il terreno coltivato) erano occupati
da castagneto a frutto.
AREA DI PRODUZIONE
Il territorio dei Comuni di Castel del Rio, Fontanelice, Casal Fiumanese e
Borgo Tassignano, in provincia di Bologna.
CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
Il Marrone di Castel del Rio è un frutto dalla forma prevalentemente
ellissoidale, con apice poco pronunciato e tomentoso, avente una faccia
laterale piatta e l’altra marcatamente convessa; la pezzatura è
medio-grossa (90 frutti/kg) ed il riccio (o cardo ) contiene non più di
tre frutti. Il pericarpo, sottile e striato, è di colore bruno rossiccio,
mentre la polpa del seme è bianca, croccante, priva di solcature e di
gradevole sapore dolce.
TECNICHE DI PRODUZIONE
I castagneti devono essere situati ad una altitudine di 200-800 metri
s.l.m.; la densità massima consentita è pari di 73-125 piante per ettaro,
mentre la produzione unitaria massima è fissata in 15 q.li di frutti per
ettaro. Dopo la raccolta, si eseguono le operazioni di cernita,
calibratura, trattamento con la “cura” in acqua (fredda e/o calda a
seconda della tradizione locale). Ai fini dell’immissione al consumo, i
Marroni di Castel del Rio sono confezionati in sacchetti sigillati da 1,
2, 5 e 10 kg.
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