Gianni Guazzarotti è titolare di una piccola azienda agricola a Ostra, città del miele, nella provincia di Ancona, alleva alveari e produce mieli a livello hobbistico. E' stato protagonista, con altri apicoltori, nella costituzione della Cooperativa Apicoltori Marchigiani (CO.A.M.) che per venti anni ha promosso e registrato il marchio REALMIELE con le caratteristiche etichette CO.A.M.
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I mieli che produce, confezionati e proposti ai consumatori ancor oggi con lo stesso marchio e le stesse etichette della CO.A.M. , hanno la presunzione di essere freschi (conservazione 18-24 mesi), vergini (senza forzature o manipolazioni, con le loro caratteristiche naturali intatte), integrali (non riscaldati né omogeneizzati, mantengono appieno tutte le proprietà salutari che li fanno raccomandare a bambini e anziani, a sportivi e convalescenti), marchigiani (prodotti esclusivamente da alveari collocati negli angoli più protetti e meno inquinati del territorio marchigiano).
Molti li ritengono solo dolcificanti, sostitutivi dello zucchero, o medicinali in tempi di raffreddore o mal di gola; ma essi sono anzitutto alimento che va consumato, magari in piccole quantità, tutti i giorni: solo così sono in grado di nutrire ed esprimere al meglio i loro benéfici effetti.
I mieli offerti da Gianni Guazzarotti non sono mieli "industriali" o "commerciali", standardizzati artificialmente (miscelazioni, raffinazioni, pastorizzazioni, liquefazioni, ecc.): sono gli stessi mieli che le api hanno prodotto per la loro alimentazione; l'apicoltore si è limitato ad estrarli dai favi, passarli su un setaccio per eliminare eventuali impurità (frammenti di cera, di propoli, ecc.), lasciarli decantare per dieci giorni ed invasettarli ancora liquidi, consentendo lo svolgimento del naturale processo di cristallizzazione all'interno dei vasetti. Tutti i mieli infatti cristallizzano ( tranne i monoflora di acacia e castagno), più o meno fortemente a seconda della predominanza del nettare di alcuni fiori rispetto ad altri e quindi del rapporto tra gli zuccheri semplici di cui sono composti (glucosio e fruttosio).
Il miele marchigiano è innanzitutto millefiori. Si presenta sempre cristallizzato e può avere tonalità diverse di colore, da quasi bianco a giallo ad ambrato a marrone. Quello scuro solitamente rimane più morbido per la presenza di melata (il miele che le api fanno succhiando sostanze zuccherine dalle foglie o sulle foglie: qualcuno la chiama "manna" perché scende dagli alberi come la rugiada sotto forma di goccioline viscose), un miele molto ricco di sali minerali, consigliato anche dai medici come utile rimedio per le malattie della gola. Il millefiori, quindi, si presenta con consistenza e colori ogni volta diversi a seconda delle stagioni e delle località dove è prodotto. Le venature o striature bianche che quasi sempre si evidenziano tra il vetro del vasetto e la massa del miele o in superficie, pur brutte a vedersi, sono una garanzia di genuinità: la prova che quel miele è stato invasettato liquido (appena estratto dai favi), non è stato riscaldato né sottoposto a trattamenti: non sono altro che l'effetto del raffreddamento stagionale (autunno-inverno) che sulla piccola massa di miele contenuta nel vasetto provoca il fenomeno della "retrazione" (la massa liquida con la cristallizzazione si "ritira" scoprendo cristalli bianchi soprattutto dove sono rimaste imprigionate bollicine di aria o le stesse si sono liberate in superficie). L'odore del millefiori è poco marcato e non bene definibile, mentre il sapore è intenso e tipico; la consistenza è variabile. Quando genericamente si dice "miele" si intende "millefiori". Mieli diversamente nominati hanno odore e sapore caratteristici loro propri.
Il miele marchigiano è innanzitutto millefiori. Si presenta sempre cristallizzato e può avere tonalità diverse di colore, da quasi bianco a giallo ad ambrato a marrone. Quello scuro solitamente rimane più morbido per la presenza di melata (il miele che le api fanno succhiando sostanze zuccherine dalle foglie o sulle foglie: qualcuno la chiama "manna" perché scende dagli alberi come la rugiada sotto forma di goccioline viscose), un miele molto ricco di sali minerali, consigliato anche dai medici come utile rimedio per le malattie della gola. Il millefiori, quindi, si presenta con consistenza e colori ogni volta diversi a seconda delle stagioni e delle località dove è prodotto. Le venature o striature bianche che quasi sempre si evidenziano tra il vetro del vasetto e la massa del miele o in superficie, pur brutte a vedersi, sono una garanzia di genuinità: la prova che quel miele è stato invasettato liquido (appena estratto dai favi), non è stato riscaldato né sottoposto a trattamenti: non sono altro che l'effetto del raffreddamento stagionale (autunno-inverno) che sulla piccola massa di miele contenuta nel vasetto provoca il fenomeno della "retrazione" (la massa liquida con la cristallizzazione si "ritira" scoprendo cristalli bianchi soprattutto dove sono rimaste imprigionate bollicine di aria o le stesse si sono liberate in superficie). L'odore del millefiori è poco marcato e non bene definibile, mentre il sapore è intenso e tipico; la consistenza è variabile. Quando genericamente si dice "miele" si intende "millefiori". Mieli diversamente nominati hanno odore e sapore caratteristici loro propri.
L'azienda agricola individuale Gianni Guazzarotti, oltre al millefiori, propone anche, ma in quantità limitate miele di acacia, di tiglio, di melata, di girasole e altri prodotti dell'alveare: cera, polline, pappa reale e propoli.
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