Si pianta a fine aprile e si raccoglie in piena estate: un tempo, averla in dispensa costituiva una garanzia per l'imminente inverno perché ha un buon rapporto proteico, con pochi grassi e molti amidi; inoltre non ha bisogno di particolari cure e resiste bene anche alla siccità. E' la cicerchia, un legume povero che per secoli ha fatto parte della cultura alimentare delle terre del Verdicchio. Già da alcuni anni gastronomi, ristoratori e amanti della buona cucina, desiderosi di riscoprire sapori e piatti di un tempo, la stanno proponendo di nuovo in tavola. Serra de' Conti, splendido borgo medievale in provincia di Ancona, gli dedica una manifestazione unica nel suo genere: e così il 22, 23 e 24 novembre la "Festa della Cicerchia" sarà occasione per ritrovare e mantenere vivi i sapori della memoria, conoscere le materie prime di qualità e promuovere le produzioni pulite e rispettose dell'ambiente.
Ma anche per conoscere Serra de' Conti, con il suo splendido centro storico di impianto duecentesco racchiuso da una cinta muraria spezzata da dieci torrioni, uno dei gioielli meglio conservati di tutte le Marche. E così, fra i caratteristici vicoli e le graziose piazzette, si potranno visitare le caratteristiche cantine, le grotte, le locande e le osterie, che proporranno piatti a base di cicerchia e non solo: in tavola ci sarà tutto il meglio della tradizione marchigiana. Vincisgrassi, passatelli, pancotto, cresce di polenta, trippa alla canapina, scottiglia di cinghiale, coratellina d'agnello, fave in potacchio, guanciale saltato con aceto e salvia, ciambellone e vino di visciola, caldarroste e lupini: quello a Serra de' Conti non sarà un semplice fine settimana di festa, ma un vero e proprio tripudio di profumi, colori e sapori, ovviamente annaffiati dal verdicchio tipico di queste zone e dal vino novello caratteristico della stagione autunnale.
Oltre al cibo, la Festa sarà allietata dai gruppi folkloristici, gli artisti di strada, i cantastorie e gli stornellatori che sfileranno per le vie del centro o si esibiranno agli angoli delle piazze. E se i più curiosi potranno visitare le mostre di pittura, di lavori in ferro battuto e di artigianato artistico, nelle strade del centro l'artigianato tradizionale metterà in mostra lavori in legno e in vimini, pizzi e merletti, cucito e ricami, terrecotte e lavorazioni in vetro insieme ai prodotti gastronomici della Regione: dalla cipolla di Suasa alla favetta di Fratte Rosa, dai legumi di Appignano al miele, dalle tisane alle confetture, dal vino all'olio di oliva. Come ogni anno ci sarà spazio per un ospite d'onore: da Agrigento arriveranno le dolcezze di Sicilia con cannoli e cassatine, arancini e marmellate di agrumi, dolci alla mandorla e al pistacchio insieme ai formaggi della ormai rara capra girgentana (Presidio Slow Food). In occasione della Festa si assegnerà anche un "Premio per la Biodiversità agroalimentare nelle Marche", giunto ormai all'ottava edizione, istituito per far conoscere chi sul territorio regionale lavora quotidianamente per ridare centralità a un cibo buono e pulito, e sostiene i "saperi" e i "sapori" come elemento di identità del territorio. Giovedì sera, ad aprire ufficialmente la manifestazione, sarà l'incontro internazionale tra due comunità del cibo: Serra de' Conti e la cittadina slovena di Kobarid, con lo chef Valter Kramar che presenterà i piatti tradizionali della sua terra, legati alla storia e alla cultura alimentare del proprio territorio.
Scheda
Luogo – Serra de' Conti - Ancona
Data – 22/24 novembre 2013
Info: 3408505381
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