Ma la prerogativa
saliente di questo antico centro è senza dubbio l'ambiente. Da
sempre legato al fiume Calore, sia per la pesca che per le numerose
gualchiere e mulini mossi ad acqua,
Luogosano deve a madre natura molto del suo benessere.
Non vi aspettate grandi monumenti o grandi complessi architettonici,
nulla di tutto ciò troverete qui; aspettatevi cordialità, squisita
ospitalità, antichi sapori, ottimo vino, natura incontaminata e
quiete, tanta quiete. Vi consiglio di lasciare l'auto e passeggiare
in paese e poi continuare fra i filari dei vigneti: è un vero
toccasana.
È, infatti, sullo sviluppo del turismo
enogastronomico ed ambientale, teso al recupero ed alla
diffusione di sapori, luoghi e stili di vita del tempo passato, che
Luogosano, come tanti altri centri Irpini, deve e vuole puntare.
La vera ricchezza di questi luoghi sta
proprio nella loro diversità dai comuni canoni turistici.
La diversità che non deve essere intesa come un handicap, ma
piuttosto come valore aggiunto per attrarre determinati flussi
turistici che permettano uno sviluppo a dimensione d'uomo, affinché
il luogo visitato resti nel cuore e nei sensi, come a me è rimasto
Luogosano.
Vigneti e natura generosa
Una delle prime cose da fare, una volta giunti a Luogosano, è senza
dubbio andare a visitare i vigneti e le cantine. Questa è, infatti,
zona di produzione dell'eccellente Taurasi. Questo vino, una delle
tre DOCG, insieme a Fiano e Greco di Tufo, della Campania è l'anima
di questi luoghi. La mia visita fatta in primavera, molto
probabilmente, non potrà cogliere in pieno quello che può essere lo
spirito, il genius loci, di questi luoghi. I profumi, i sapori, le
tecniche di uvaggio e di conservazione di questo magnifico vino
possono offrire un ottimo spunto ed un validissimo motivo per una
visita a questa terra generosa. Immagino l'arrivo a Luogosano in un
giorno di vendemmia.
È autunno, la natura vestita di mille colori è prodiga di frutti.
Sarebbe interessante arrivare in treno, su quei vagoni comunemente
chiamati "Littorine", dopo aver attraversato uno dei tratti più
belli della storica ferrovia Avellino-Rocchetta, da molti definita
la ferrovia dei presepi perchè nel suo percorso incontra numerosi
paesi arroccati sui colli simili a presepi. La stazione di Luogosano,
oggi purtroppo completamente fatiscente, fungerebbe da punto di
raccolta e smistamento dei gruppi di turisti in arrivo. Dalla
stazione inizia il nostro tour fra le cantine ed i vigneti. Il canto
dei contadini intenti a vendemmiare, ci accompagna fino al luogo di
pigiatura delle uve. Un intenso profumo di mosto accarezza le nostre
narici. I lavoranti ci accompagnano nella visita delle cantine. Le
barrique sono pronte per accogliere il vino che vi dovrà restare
minimo un anno, dopo averne trascorsi altri due in altri tipi di
botte. Il taurasi prodotto a Luogosano è veramente eccellente e
sicuramente vale la pena venire qui per degustarlo.
Il Taurasi
Dal migliore vitigno dell'antichità, la
Vitis Hellenica, l'odierno
Aglianico, si ottiene il Taurasi. Il nome deriva
dall'antica Taurasia dalle "vigne optime", l'odierna Taurasi. È
prodotto in 17 comuni della provincia di Avellino secondo un
rigidissimo protocollo. Nei secoli, il Taurasi, si è perfettamente
armonizzato con il territorio di coltivazione, divenendone in molti
casi il simbolo. La vite è coltivata guyot o a cordone speronato a
sesti fitti con produzioni che non superano quasi mai gli ottanta
quintali per ettaro. Il suo grado alcolico varia fra i 12 ed i 12,5
gradi. È stato il primo vino meridionale a fregiarsi della
Denominazione di Origine Controllata e Garantita. Se invecchiato per
almeno 4 anni, di cui 18 mesi in botte, e in possesso di una
gradazione alcolica non inferiore a 12,50 %, può riportare in
etichetta la dicitura riserva.
Deve essere commercializzato solo in bottiglie di forma bordolese di
vetro scuro, con tappo di sughero.
Folclore e artigianato
Se, invece, a Luogosano ci venite in altri periodi, oltre ad alcuni
luoghi da visitare fra i quali la chiesa di S. Maria Maggiore e San
Marcellino, con all'interno un battistero cinquecentesco, un altare
del '700 e numerose epigrafi romane murate nelle colonne, ed alcune
altre chiese, vi consiglio di partecipare, in dicembre, alla
manifestazione dei "Fuochi Allavorati"
che si tiene la notte del 7 in onore della Madonna. Il termine
allavorati potrebbe dipendere sia dalla cura con la quale vengono
preparati che, molto più probabilmente, dal fatto che nei tempi
passati per questi fuochi veniva usata soprattutto legna di lauro.
Vicino ai fuochi si balla, si canta e si mangiano salsicce, castagne
e patate. Il tutto, ovviamente, innaffiato dal Taurasi.
Nel periodo pasquale si svolge, invece, la sacra rappresentazione
vivente della Via Crucis. Tutta la popolazione si impegna in questa
manifestazione caratterizzata da costumi e colori del mondo
orientale. Quando, in qualunque periodo dell'anno, capitate a
Luogosano non dimenticate di chiedere informazioni a proposito di
motociclette di …..legno. Un artista locale ha costruito delle copie
di famose motociclette a grandezza naturale interamente in legno. E
poi biciclette complete di catena e pedali, aeroplanini e tanto
altro. Un vero e proprio paese dei balocchi il suo laboratorio.
Oppure, potrete far visita ad un artista del ferro che ha creato
numerosi e bellissimi pezzi unici, unendo mirabilmente il legno ed
il ferro. Tutto questo è Luogosano, paese dell'arte e dei sapori.
Vale la pena venire.
Il ponte dei diavoli
Arrivando a Luogosano, nei pressi della stazione ferroviaria, si
attraversa un ponte sul fiume Calore. Esso fu costruito dai romani
agli inizi dell'età imperiale. È chiamato dei diavoli perché,
secondo una antichissima leggenda, sotto la volta del ponte, nelle
notti tempestose, si davano convegno i diavoli. La tradizione
popolare racconta ancora che in realtà sotto il ponte si davano
convegno le "janare", cioè le streghe che durante la notte uscivano
e ballavano fino all'alba, abbandonandosi ai più sfrenati piaceri in
compagnia del diavolo che per l'occasione si copriva con un vello di
caprone messo dalle streghe sul ramo di un albero.
Durante il sabba venivano fatti scherzi di cattivo gusto agli
incauti viandanti che si trovavano per loro sfortuna a passare nei
dintorni. La ragione e la proverbiale schiettezza e praticità dei
contadini individua, però, in questa leggenda la figura dei briganti
che erano considerati alla stregua dei diavoli a causa delle loro
malefatte. Oggi il ponte originario non esiste più. Fu distrutto dai
tedeschi durante la seconda guerra mondiale. Gli anziani ricordano
che per abbatterlo fu necessario far brillare le mine due volte tale
era la solidità della struttura che, nonostante i duemila anni di
vita, non voleva cedere alla violenza della guerra. Oggi al suo
posto sorge un moderno ponte che nulla ha che spartire in quanto a
fascino con il vecchio caro ponte dei diavoli.
Valorizzazione delle sponde del fiume
Calore
PARCO ESCURSIONISTICO - SPORTIVO
E' uno dei progetti promossi dall'amministrazione comunale di
Luogosano per favorire lo sviluppo di un turismo compatibile con le
caratteristiche del territorio e creare un flusso costante di
visitatori. L'intervento prevede il recupero e il riutilizzo della
vecchia centrale idroelettrica dismessa situata al centro di un'area
che presenta al suo interno la coesistenza armoniosa di opere
dell'uomo insieme ad un ricco e variegato biotipo, formato da pesci,
anfibi, uccelli e piante, situato lungo le sponde del fiume Calore.
Fulcro dell'intervento è la riutilizzazione di un manufatto di
archeologia industriale per creavi all'interno un museo
naturalistico dove far convivere reperti naturali e turbine degli
anni venti del '900.
La vecchia centrale idroelettrica sarà, inoltre, adibita a Centro di
Ricerca per lo studio e la salvaguardia della biocenosi dell'Alta
Valle del Calore. All'interno della struttura saranno realizzati un
acquario e un terrario delle specie faunistiche fluviali autoctone e
un laboratorio chimico-biologico che si occuperà della salvaguardia
delle specie di acqua dolce autoctone e del ripopolamento delle
stesse. Per queste attività si è manifestato interesse da parte del
Consiglio Nazionale delle Ricerche per la conduzione scientifica del
Centro. Lo scopo delle due attività sviluppatesi in parallelo è di
realizzare una forma di non musealizzazione del reperto che sia al
contempo funzionale agli scopi di salvaguardia, recupero e
divulgazione delle risorse naturali e delle tradizioni della tecnica
locali. E' prevista, altresì, la creazione di percorsi pedonali e
aree di sosta, attrezzati per attività sportive (trekking, bird
watch, pesca sportiva), una pista di mountain bike, aree da pic-nic
e aree didattiche attrezzate per scolaresche.
Ricetta tipica
PANCETTA DI AGNELLO RIPIENA
Ingredienti (per
quattro persone): 1 fianchetto di agnello di 600 gr, 150 gr di pane
raffermo, 20 gr di zucchero, 4 uova, 50 gr di agnello o vitello
macinato, burro, prezzemolo, 2 pizzichi di pepe nero macinato, 2
cucchiai di pecorino grattugiato, sale q.b.
Preparazione: impastate il pane,
le uova, il formaggio, il pepe, il prezzemolo, lo zucchero e la
carne macinata che avrete precedentemente soffritto insieme al burro
e al formaggio. Aprite il fianchetto ed inserite il ripieno.
Ricucite con filo doppio. Fate rosolare in padella. Servite
tagliando il fianchetto in fette non troppo sottili.
Luogosano si raggiunge:
In auto: uscita Avellino est
direzione ofantina bis. All'altezza di Parolise, continuare per
Chiusano, San Mango. Allo svincolo per San Mango proseguire a destra
in direzione Luogosano.
In treno: dalla stazione di
Avellino fino alla stazione di Luogosano (poco distante dal paese).
In autobus: da Avellino piazzale kennedy con le corse dell'AIR.
Info: Comune di Luogosano, 0827
73007
di Gerardo Basile
Fonte: Mensile Obiettivo |