Una azienda che avevo incontrato, tramite alcuni suoi vini molti anni orsono, ma recentemente è balzata alla mia attenzione in maniera evidente, in quanto durante una serata di degustazione ho prelevato dalla mia cantina una “ vecchia “ bottiglia di : Vino Rosso Gran Cru- 1971- gr. 12- cc 720- Dr. G. Odero
cosi' ne ho scritto :
"
In etichetta non veniva riportato il vitigno , ma quasi sicuramente si tratta di Pinot Nero, non conosco altri vitigni in queste zone capaci di sfidare il tempo cosi' a lungo :
al colore era decisamente aranciato chiaro ; lo abbiamo decantato poco prima della degustazione, il naso evolveva passando da una nota spiccata di cuoio, al tabacco , alla pelliccia ; in bocca manifestava ancora una buona spalla acida in evidenza, rendendolo piacevole ed ancora perfettamente bevibile. Una bella esperienza sensoriale.
P.S. ) Ho lasciato il vino nel bicchiere per le successive 36 ore e la sorpresa è stata grande e gratificante : le note terziarie si sono affievolite per lasciare spazio a note olfattive di grande complessità ed eleganza, una esperienza che non avevo mai fatto prima e che consiglio ad ognuno di Voi di ripetere, con bottiglie cosi' longeve . "
( link : http://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=7087 )
L'azienda cosi' mi ha risposto :
" Circa la natura dei vitigni utilizzati le posso dire che si tratta
certamente di un blend di croatina , barbera e uva rara ,ma purtroppo non
sono in grado di quantificare le varie percentuali .Sicuramente il Gran Cru
era un grandissimo vino apprezzato tanto all'estero quanto in Italia e ha
costituito un esempio e la base di lavoro per la costruzione della prima doc
in Oltrepò Pavese. "
Frecciarossa srl Società Agricola
Via Vigorelli, 14127045 Casteggio (pv)
Telefono 0383.804465 Fax 0383 890485
Internet : http://www.frecciarossa.com
Email : claudia@frecciarossa.com
LA STORIA
Questa è una storia che comincia nei primi del novecento, quando Mario Odero, genovese di nascita, decise di cambiar vita, abbandonando l'Inghilterra, dove si occupava di commercio del carbone con l'Italia e di far ritorno in patria.
Tornato a Genova, non volendo vivere in città, individuò la zona dell'Oltrepò Pavese, in particolare la città di Casteggio, come possibile luogo in cui insediarsi, grazie anche alla presenza di alcuni parenti che dal Veneto avevano iniziato un'attività imprenditoriale nel vicino comune di Montebello.
Alla fine della prima guerra mondiale acquistò la tenuta Frecciarossa e vi si stabilì con la famiglia.
Ciò che spinse Mario Odero a dedicarsi al mondo enologico era l'intenzione di portare il suo vino, e con esso tutto l'Oltrepò Pavese, fuori dai confini nazionali.
La prima intuizione commerciale della famiglia Odero, fu di vendere il vino in bottiglia, vera caratteristica distintiva visto che al tempo era il vino sfuso o in damigiane a prevalere.
Se Mario Odero fu il promotore e l'ideatore dell'Azienda vinicola Frecciarossa, suo figlio Giorgio, classe 1901, ne fu il motore. Laureatosi in Agraria presso l'Università di Milano, con una grande passione e ottima preparazione in campo enologico portò Frecciarossa ad essere una delle piu' importanti cantine italiane del dopoguerra. Appena dopo la laurea Mario Odero lasciò le redini dell'azienda al promettente Giorgio che gestiva non solo la produzione ma anche la commercializzazione dei vini e i rapporti con i clienti esteri.
Già dal 1920 vi fu l'ampliamento delle cantine (il nucleo centrale risale al'700) durato fino al 1930.
Grazie all'attenta politica commerciale di Mario e Giorgio Odero nei primi anni 30 i Vice Re delle Indie fecero di Frecciarossa il loro fornitore ufficiale.
Frecciarossa ottenne anche il Brevetto di fornitore della Real Casa italiana che permetteva di innalzare il suo vessillo sullo stabilimento.
A dar sempre maggior prestigio all'azienda furono le partecipazioni ai numerosi Concorsi internazionali, come la fiera di New York o quella di Londra.
Forte dell'esperienza fatta dal capostipite Mario nel Regno Unito con il commercio del carbone, i vini Frecciarossa approdarono sulle tavole delle grandi linee di transatlantici che collegavano l'Europa con l'Inghilterra e l'America e dal 1934, finito il proibizionismo, entrarono negli Stati Uniti con il marchio nazionale di esportazione n°19 (19° prodotto italiano entrato negli Stati Uniti).
Negli anni ottanta la figlia di Giorgio Odero, Margherita ,dà inizio insieme al marito Ing. Carillo Radici al progetto di rilancio del marchio.
Nel 1990 vengono ristrutturate e adeguate alle moderne tecniche di vinificazione le cantine e reimpiantati i vigneti.
È nel 1996 con l'ingresso in azienda di Pietro Calvi di Bergolo che la linea commerciale dell'azienda subisce una notevole accelerazione, spingendosi nuovamente verso i mercati esteri con grande impulso creativo e produttivo.
La consapevolezza di un passato così autorevole è oggi impulso per tutte le persone che partecipano alla vita di Frecciarossa a dare sempre il meglio.
SCHEDA TECNICA
.Sillery
Oltrepò Pavese
Pinot Nero DOC vinificato in bianco
Area di produzione:
Frecciarossa, Comune di Casteggio (PV).
Terreno:
Argilloso-calcareo.
Uve:
Pinot Nero.
Esposizione:
NE-NO.
Altitudine slm:
140-200 metri.
Sistema di allevamento:
Guyot semplice.
Ceppi per ha:
4800.
Resa per Ha in Kg:
8000-9000.
Produzione media annua:
10000 bottiglie.
Vendemmia A mano, in cassetta con attenta selezione dei grappoli per pianta e per vigneto a seconda del grado di maturazione.
Vinificazione
Pressatura molto soffice per evitare l'estrazione di colore, conduzione della fermentazione a temperatura controllata di 19-20 °C in modo da salvaguardare al massimole caratteristiche del vitigno.
Maturazione
Il vino è messo in vendita 6 mesi dopo la vendemmia.
Affinamento in bottiglia
Almeno 3 mesi prima della commercializzazione.
Colore:
Giallo paglierino scarico con riflessi verdognoli, brillante.
Bouquet:
Intenso, persistente e caratteristico con piacevoli sentori di fiori bianchi, agrumi e note balsamiche.
Palato:
Caldo, armonico e vellutato, con buona struttura ed equilibrio.
NOTE DI DEGUSTAZIONE
Vino Sillery- Oltrepò Pavese Doc- Pinot Nero 2010- gr. 13-
Trattasi di un vino ottenuto da uve di Pinot nero " vinificato in bianco ", vale a dire il mosto è stato separato subito dopo la pressatura, proprio per evitare contatti con le bucce, cosi' da evitare colorazioni allo stesso ;
colore quasi bianco carta ; al naso manifesta profumi di buona intensità, puliti e franchi di agrumi, litchi, una piacevole e gratificante " nota metallica " ; in bocca è godibile, armonico ed equilibrato, la nota " metallica " ritorna preponderante, c'è tutta la classe, personalità ed eleganza del Pinot Nero, che si dimostra un grande e poliedrico vitigno, in quanto in grado di dare ottimi risultati sia vinificato in " rosso ", vinificato " in bianco " fermo, spumantizzato, in rosè. Un grande vitigno versatile.
In finale di bocca , e dopo ossigenazione, emerge anche una nota di frutta fresca a pasta gialla, nell'ingresso di bocca, si allarga molto bene nel centro bocca, lungo il finale.
Un vino da classificare ottimo/eccellente in base alla legenda di cui al link :
http://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=259
Roberto Gatti
Tag: degustazione, winetaste, Oltrepò Pavese, Gatti Roberto, Pinot Nero, odero, frecciarossa, sillery