I nomi dei componenti la giuria? Giuseppe Conte (scrittore), Giorgio
Calabrese (nutrizionista e dietologo), Fabio Morchio (Assessore alla
Cultura, Sport e Spettacolo Regione Liguria), Giuliano Soria
(Presidente del Premio Grinzane Cavour)! Sono loro i responsabili di
una scelta così scriteriata.
Non si dimentichi il fatto che Vissani in più occasioni ha
puntualmente consigliato l'utilizzo in frittura dell'olio di soia, o
di altri oli da seme, piuttosto che l'olio extra vergine di oliva,
sostenendo addirittura l'indadeguatezza degli oli ricavati
dall'oliva nel sopportare le alte temperature. Ma non si è fermato
qui, perché sul fronte delle inesattezze relative agli oli di oliva,
Vissani si è rivelato sicuramente un grande maestro.
Questa dolente nota, dunque, solo per dire, con tutta franchezza,
quanto sia difficile lavorare in Italia, in situazioni che hanno in
sé del grottesco. Ma non si può scendere così in basso. C'è un
limite all'indecenza. Una scelta così folle e assurda è
inammissibile. E' un po' come assegnare il premio Pulitzer al
fotografo Fabrizio Corona, o il premio Nobel per la letteratura a
Francesco Totti per i suoi libri di barzellette. E ciò lo sostengo
solo a mo' di esempio, senza alcuna offesa per ciascuno di coloro
che ho citato. Peché in fondo ognuno incarna il proprio ruolo.
Tuttavia, a parte tale precisazione, occorre anche dire che quando
si rende necessaria una distinzione è sempre bene farla, senza
reticenze, anche se si va contro il potere dominante.
Nulla di personale, perché in fondo Gianfranco Vissani ha il
pubblico che si merita. Il pubblico, dunque, è tutto suo e se lo può
gestire come meglio crede, ma le invasioni di campo no, non si
possono accettare.
Non è accettabile che si offendano quanti all'olio hanno dedicato e
dedicano la propria vita, con grande onestà intellettuale e indubbia
professionalità.
Sulla questione olio di oliva e Vissani ero già intervenuto a suo
tempo su Teatro Naturale, nel maggio 2005, da cui appunto il
seguente link all'articolo:
http://www.teatronaturale.it/articolo/1583.html
Mi chiedo pertanto il motivo per cui la Regione Liguria sponsorizzi
iniziative simili. Sarebbe a questo punto utile contestare
l'assegnazione del premio nel corso della di sabato 24 novembre
presso i Magazzini dell'ex Deposito Franco di Imperia. L'incontro è
previsto per le ore 12.
Sarei molto contento se il mondo dell'olio reagisse a questo atto di
sconsideratezza, dimostrando in tal modo di possedere una propria
autonomia e maturità, al punto da reagire con fermezza quando
occorre.
Queste amare considerazioni sarebbe opportuno farle circolare, così
da rendere partecipi e consapevoli di come vada oggi il mondo sul
fronte della comunicazione. Tutto viene banalizzato, tanto che chi
gestisce certi poteri, approfitta di simili occasioni per consacrare
le figure più inadatte e inopportune.
Si può capire un premio a Vissani per i meriti (se li ha per
davvero) in qualità di chef, ma non si può assolutamente concepire
un premio che non meriterebbe in alcun modo.
Non si può andare avanti così, non si può assistere allo scempio
della cultura materiale, ridotta a barzelletta. Si resituiscano i
mertiti a coloro che sono dentro ai sacrifici e alle fatiche
quotidiane e che all'olio ricavato dalle olive ci credono fermamente
e non lo dileggiano.
Luigi Caricato
www.luigicaricato.net |