Riuscirà la formazione professionale a uscire dall'aula e a "intervistare" il territorio? In Liguria, l'esperienza positiva di un corso FSE per tecnici della valorizzazione dell'enogastronomia e del turismo offre spunti interessanti per il marketing dei prodotti tipici e del vino
Giovedì 8 luglio, presso l'Auditorium della Comunità Montana di Campo Ligure (GE). presentato "Campo Ligure, un'emozione in filigrana", project work conclusivo del corso FSE "Operatore turistico enogastronomico".
Il titolo del corso per disoccupati diplomati organizzato da Iscot Liguria (ente formativo di Ascom Confcommercio) nell'ambito della programmazione FSE Provincia di Genova "svela" sin dal titolo la connessione di due tematiche, quella turistica e quella enogastronomica, che sempre più vanno dimostrandosi decisive per la Liguria e per i suoi sviluppi socioeconomici e occupazionali. Sin dagli assunti progettuali, il percorso rivela la tensione verso modalità formative concrete, operative, calate sul territorio. Iscot Liguria ha messo a disposizione i propri staff (soprattutto nella persona di Lorenzo Giangreco, maestro dell'arte bianca) e gli spazi della Scuola di Panificazione di Genova, piattaforma didattico-laboratoriale per l'enogastronomia all'avanguardia per attrezzature e proposta formativa. Il corso ha dunque previsto una varietà di momenti esperienziali, testimonianze, visite in esterno, case history, al fine di erogare una formazione "blend" ed efficacemente variata. Al suo interno, la supervisione di Luisa Puppo e Umberto Curti di Ligucibario, in qualità di docenti delle materie specifiche, ha proposto una visione del turismo enogastronomico in Liguria e nell'entroterra di Genova che superasse l'analisi dello status quo per traguardare prospettive di miglioramento.
Non a caso, il project work è momento didattico nel quale i discenti sono chiamati, col massimo realismo possibile, a confezionare un "product", in questo caso alcuni input per la valorizzazione dell'area di Campo Ligure, che dalla dimensione pur virtuale dell'aula si trasferisca sul campo con valenze il più possibile fattuali. Il lavoro è completato da abstract in lingua inglese, francese e tedesca, e dal report di alcune interviste ad operatori valligiani.
Il Comune di Campo Ligure (uno dei "Borghi più belli di Italia"), "capitale" della Valle Stura e di un possibile turismo storico e delle casate nobiliari, ha rappresentato una piattaforma di risorse ed un laboratorio di contenuti molto stimolante, grazie ai patrimoni storico-culturali, paesaggistici e culinari, risultando un caso studio in grado da una parte di mettere positivamente alla prova i corsisti, dall'altra di generare una gamma di riflessioni e di spunti che resteranno comunque - a pieno titolo - patrimonio del territorio/valle.
In particolare, il rinnovato Museo della Filigrana e l'affascinante Castello Spinola (ora gestito managerialmente da Campo Eventi) possono configurare due poli di attrazione fondamentali per una nuova e originale proposta di sistema, che destagionalizzi i flussi turistici, si integri alla vicina costa ponentina così come al Basso Piemonte, formi al meglio gli attori pubblici e privati del marketing territoriale e dell'accoglienza turistica.
Da parte sua, la gastronomia (revzora, testa in cassetta, prodotti caseari, miele...), non potrà che recitare un ruolo di primo piano nel coinvolgimento e nella fidelizzazione dei turismi italiani e stranieri, come si evince anche dalla SWOT analysis e della griglia di competitività che sono parte centrale e fondante dell'elaborato progettuale dei corsisti.
Per informazioni e approfondimenti
Iscot Liguria Dott.ssa Ilaria Caisson, 010 5520248 info@iscot.liguria.it
Ligucibario Dott.ssa Luisa Puppo, 010 5299905 info@ligucibario.com
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