30.01.2007 | Cultura e Tradizioni

Le migliori degustazioni di Enogea

Come già ho scritto in un mio precedente articolo, Enogea è una rivista bimestrale composta da poco piu' di 50 pagg., che non si trova nelle edicole, in quanto viene recapitata al domicilio dei soli abbonati. Per chi ne volesse sapere di piu' consiglio di contattare direttamente il direttore responsabile Alessandro Masnaghetti, già collaboratore di Veronelli e curatore in anni passati della Guida dell'Espresso, all' email: almasag@tin.it.

Nell'ultimo numero di Dic.-Genn.07 Alessandro Masnaghetti ha degustato centinaia di vini del Friuli, delle varie zone e denominazioni. Quello che segue è un riassunto solo delle migliori degustazioni effettuate. La tipologia Colli Orientali del Friuli viene abbreviata in COF, mentre i punteggi sono espressi in centesimi.

Azienda Vino Annata Punti Tipologia
Borgo Conventi Colle Russian 2004 89 Collio Bianco
Renato Keber Beli Grici 2001 89 Collio Bianco
Roberto Picek Jelka 2004 89 Collio Bianco
Primosic Klin 2003 89 Collio Bianco
Zof Sonata 2004 89 Colli Or. Friuli
Borgo del Tiglio Chardonnay 2004 89 Collio
Vie di Romans Chardonnay Vie 2004 89 Isonzo Rive Alte
Casa Zuliani Winter 2004 88 Chardonnay
Gigante Chardonnay 2004 88 Cof
Vie di Romans Ciampagnis Vieri 2004 88 Chardonnay
La Castellada Chardonnay 2003 88 Collio
Ronco del Gelso Sot Lis Rivis 2004 89 Friuli Isonzo
Princic- Pinot Gr. Colle D 2005 89 Collio
Mauro Drius Pinot. grigio 2005 88 Isonzo
Azienda Vino Annata Punti Tipologia
Lis Neris Pinot Gris 2005 88 Isonzo
Magnas Pinot Grigio 2005 88 Isonzo
Vigna Traverso Pinot Grigio 2005 88 Cof
Mario Schiopetto Tocai Friulano 2005 90 Collio
Cadibon Tocai Friulano 2005 89 Cof
Vigna Traverso Tocai Fr. 2005 89 Cof
Ronco del Gelso Tocai Fr. 2005 89 Isonzo Rive Alte
Vie di Romans Tocai Dolèe 2004 88 Isonzo Rive Alte
Renato Keber Tocai Zegla 2003 88 Collio
Hilde Petrussa Tocai Fr. 2005 88 Cof
Roberto Picech Le vigne ribel 2005 88 Tocai Collio
Rosa Bosco Sauvignon blanc 2005 89 Cof
Gigante Adriano Sauvignon 2005 89 Cof
Renzo Sgubin Sauvignon 2005 89 Isonzo Rive Alte

Azienda Vino Annata Punti Tipologia
Vie di Romans Sauvignon Piere 2004 89 Isonzo Rive Alte
Il Carpino Sauvignon 2003 88 Collio
Renato Keber Sauvignon 2001 88 Collio
Vie di Romans Sauvignon Vieris 2004 88 Isonzo Rive Alte
Livio e C. Buiatti Sauvignon 2005 88 Cof
Borgo del Tiglio Malvasia et. nera 2004 90 Collio
Vie di Romans Malvasia Cumier 2004 88 Isonzo
Ronchi S. Giusep Ribolla Gialla 2005 89 Cof
Cadibon Ribolla Gialla 2005 88 Cof
Meroi Davino Rosso Dominin 2003 90 Cof
Moschioni D. Pignolo 2003 90 Cof
D' Attimis Pignolo 2003 89 Cof
Miani Refosco Calvari 2002 89 Cof

Azienda Vino Annata Punti Tipologia
Moschioni Schioppettino 2003 89 Cof
Rodaro Refosco Romain 2003 89 Cof
Ronco Gnemiz Rosso 2003 89 Cof
Lis Neris Tal Luc-dolce 2004 93 Isonzo
Bernardis Ramandolo Laet 2004 90 Ramandolo
Perini Alessandro Picolit 2005 90 Cof
La Tunella Picolit 2005 89 Cof
Ronc di Vico Verduzzo-Matec 2004 89 Cof
Anna Bera Ramandolo Dom 2002 88 Ramandolo
Roberto Scubla Verduzzo-Cratis 2003 88 Cof
Ermarcora Picolit 2004 88 Cof
La Roncaia-Zuv Ramandolo 2003 88 Ramandolo
La Viarte Picolit-Verduzzo 2002 88 Cof

Considerazione di Winetaste
Scorrendo la rivista mi si sono riconfermate, ancora di piu' ed a maggior ragione, certe mie convinzioni di carattere generale, che ora proverò a spiegare. Generalmente nei Concorsi Enologici, nelle degustazioni professionali, nelle guide, quasi sempre, i vini che raggiungono i punteggi (tra i) piu' elevati sono i vini di tipologia dolce od abboccati, e questo è dovuto al fatto che la sensazione dolce è una di quelle che ci procura, a livello sensoriale, la maggiore gratificazione. Chi di noi non è goloso di dolci, di varie forme, tipologie ecc. ( ** ).

Attualmente, tornando al nostro tema, trovo di ottimo abbinamento i vini dolci in genere, che in questo ultimo periodo stanno prendendo sempre piu' piede tra gli appassionati, con i dolci da forno: crostate, ciambelle ecc., ma ancora meglio se sorseggiati lentamente senza alcun cibo. La seconda considerazione che mi è balzata in mente, scorrendo la rivista, è una conferma di quello che vado sostenendo da tempo e cioè che i vini rossi in Friuli, fatte salve poche eccezioni che confermano la constatazione generale, fanno molta fatica a raggiungere un ottimale stato di maturazione delle uve.

Ecco allora quel sentore di verde, di peperone, del cabernet-franc specialmente, i tannini spesso duri ed immaturi, la bottiglia che fa fatica a terminare. Un professore universitario, di cui non cito il nome per cortesia nei suoi riguardi, durante un convegno di qualche anno fa, sulla viticoltura friulana si è sentito rivolgere a piu' riprese, dai viticoltori presenti in sala, la domanda di come potessero fare e quali accorgimenti adottare per portare ad una migliore maturazione le uve rosse, senza incorrere nei rischi di una vendemmia tardiva.

Alchè il professore, in tono scherzoso, ma non troppo in quanto in fondo alla sua dichiarazione possiamo ritrovare il sunto della mia osservazione e constatazione, rispondeva ai viticoltori che la soluzione a tali problematiche esisteva, e si trovava nei negozi di ferramenta della zona. I viticoltori si guardarono l'un l'altro in volto, basiti ed in attesa del finale del discorso del professore che concludeva in questi termini: ''Andate in ferramenta, comprate una motosega, e da domani tagliate le vostre viti di tipologia rossa, incominciando ad impiantare quelle viti a bacca bianca che vi daranno sicuramente maggiori soddisfazioni''.

Questo è un paradosso, ma che ci fa capire lo stato delle cose: le vette di eccellenza, invece, che qui raggiungono le tipologie bianche: Sauvignon, Tocai, Pinot Grigio, Pinot Bianco, Verduzzo, Ramandolo, Picolit, Malvasia ecc. difficilmente sono riscontrabili in altre zone d'Italia. (Ho omesso appositamente di citare la Ribolla Gialla, perché ne devo ancora degustare una con i fiocchi!). La terza ed ultima constatazione ed osservazione di carattere generale, ripresa anche da Masnaghetti, è che il livello di qualità dei vini italiani si è, fortunatamente innalzato di molto in questi ultimi 8/10 anni.

I meno giovani si ricorderanno come, 15/20 anni fa fosse difficile ''scovare'' un vino gradevole, al di sopra della media accettabile, mentre oggi per nostra fortuna è difficile incontrare un vino scadente e mal vinificato. Però se osserviamo i punteggi assegnati, i vini che hanno ricevuto i piu' alti consensi, si equivalgono quasi tutti. Succede molto spesso, anche a me quando degusto, di trovare molti vini buoni, di qualità, impeccabili sotto ogni punto di vista, ma che non si faranno ricordare perché: non mi hanno trasmesso emozione... nessun brivido...!!!

Quand'è che un vino può emozionare chi lo sta degustando? Quando rimarrà impresso nella nostra memoria olfatto-gustativa, talmente era ''diverso ed originale'', quando ci ricondurrà senza esitazione al suo territorio di origine, alla sua tipicità... Un vino può essere anche ''semplice'' se vogliamo, ma può emozionarci pure lui, perché ci avrà trasmesso qualcosa che i suoi fratelli non saranno stati in grado di trasmetterci. Non voglio fare paragoni mi è difficile, ma è come parlare con una persona appena conosciuta, apparentemente semplice nel suo abbigliamento e nei modi di fare, ma di una gentilezza, affabilità, in grado di trasmetterci una serenità ed un senso di pace fuori dal comune: penso sarà capitato ad ognuno di noi nella vita.

Un'ultima annotazione, che per chi vi scrive è di primaria importanza, è il significato di una parola, che racchiude in se un concetto e molto di piu', che deve essere insita in un grande vino, quella parola si chiama: finezza. Un concetto molto articolato che mi riservo di approfondire in altro articolo, perché c'è veramente tanto da dire. Grazie cari amici lettori della vs attenzione, e come di consueto Prosit con i magnifici vini bianchi del Friuli Venezia Giulia.


--
** (Personalmente sono attratto maggiormente dai dolci da forno e questo probabilmente perché mi riporta all'infanzia, quando nel periodo invernale, specialmente prima delle festività natalizie, mia madre insieme ad altre vicine di cortile, si recavano al forno artigianale piu' vicino, portando loro direttamente tutti gli ingredienti: uova, farina e zucchero, per cuocere ceste intere di ciambelle, tortiglione (un dolce tipico solo del basso ferrarese, di cui vi scriverò piu' avanti), per festeggiare il Natale o la Pasqua. A quei tempi, parlo degli anni '60, non esistevano i pandori, panettoni ecc. e la vita sicuramente era piu'semplice, con meno complicazioni ed a misura d'uomo!).

Roberto Gatti
sommelier degustatore
Codigoro (Ferrara)
Email: gatti-roberto@libero.it
Winetaste.it - contact@winetaste.it
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