12.05.2008 | Vino e dintorni

Una vera rivoluzione enologica

Sono diversi anni che mi “batto“ in internet, per arrivare ad una modifica della normativa vigente riguardante l’ Anidride Solforosa- S02- contenuta nei vini. E’ di qualche anno fa, la norma che impone ai produttori vinicoli, di indicare a chiare lettere in retroetichetta la dicitura....

Contiene solfiti“, che come più volte ho scritto, a mio avviso, non significa nulla, se non viene indicata la quantità in fase di imbottigliamento.

Ogni vino contiene piu’ o meno S02, ma se noi consumatori non ne conosciamo il quantitativo, non siamo in grado di fare delle scelte, consci come siamo che questa sostanza, a volte largamente impiegata, sia la piu’ nociva oggi contenuta nei vini. Di qui il classico “ cerchio alla testa” del giorno dopo, bruciori di stomaco troppe volte imputati ad altre patologie o cause “sconosciute“.

Ed allora la domanda sorge spontanea: perché viene usata ? Non se ne potrebbe fare a meno ? Allo stato attuale sembrerebbe di no, visto che la stragrande maggioranza (99% ??) dei produttori la usa, per impedire spunti acetici ai vini, per impedire il proliferare di microrganismi indesiderati, e per una maggiore stabilizzazione del colore nei vini, specialmente quelli a tipologia bianca.

Però è un certo periodo, direi almeno un anno, che qualcosa sembra muoversi in questo senso, tralasciando al momento, per non mettere troppa carne al fuoco, i vini biodinamici o naturali, che meritano un approfondimento a parte.

Lo scorso anno mi sono recato in una cantina di Guia di Valdobbiadene, ed ho preso atto di come, in questa cantina produttrice di ottimi spumanti tipo Prosecco, venga effettuata la pigia-diraspatura delle uve in totale assenza di ossigeno.

Mi comunicava il titolare sig. Ermes Marsura, che a vino imbottigliato il quantitativo finale di S02 era stabilizzato intorno ai 60 mg/lt, che è un quantitativo molto ridotto.

Ho recensito un’altra azienda dell’ Umbria, che lavora con bassissime quantità di questa sostanza “nociva.

Ma è di questi giorni la vera novità in materia, che mi ha procurato una grande gioia, perché sembra che finalmente si possano produrre vini anche in totale assenza di s02.

Mi è arrivato un comunicato stampa di un’azienda, in cui viene riferito che il loro prosecco è prodotto in totale assenza di S02 all’imbottigliamento, ma noi sappiamo bene che poi, i lieviti aggiunti al vino, con il tempo producono autonomamente piccoli quantitativi di questa sostanza, ed ecco allora riportata la ricerca che ha individuato un lievito NON produttore di S02, e per questo vi rimando direttamente al comunicato stampa, al link:

Passano pochi giorni, e mi arriva un altro comunicato stampa dello stesso tenore. La mia naturale e necessaria prudenza in questi casi, mi fa sempre procedere per gradi e con i piedi di piombo, ma se una azienda dichiara pubblicamente che un suo vino è vinificato in totale assenza di S02, perché non crederle, se ne assumerà tutte le responsabilità. Credo che uno dei principali doveri, di chi vuole informare la pubblica opinione, sia quello di vagliare con attenzione le notizie, accertarne le fonti, e poi divulgarle.

Mi rimane ora solo il piacevole compito, di degustare questi vini, di cui vi ho riferito, sperando siano di qualità apprezzabile ( come sono convinto saranno ) , e poi ve ne scriverò in dettaglio.

Credo che alla luce di quanto ho scritto, si stia aprendo veramente una nuova epoca, un nuovo percorso vitivinicolo, una vera rivoluzione enologica dove giustamente i viticoltori potranno ricercare una maggiore salubrità dei loro prodotti, e questo non è un fattore secondario, anzi a mio avviso è da mettere in cima alle nostre priorità di consumatori attenti ed intelligenti.

Credo che queste aziende faranno da traino alle altre, ed in questo senso sarà dovere e compito di ognuno di noi, a tutti i livelli: mass-media, operatori del settore, appassionati e consumatori, spingere le aziende ad investire nel settore della salubrità, scrivendone sempre piu’ spesso, mettendo in risalto queste aziende e questi prodotti, acquistando e privilegiando questi vini, per la tutela della nostra salute e di quella dei nostri giovani.

Alla nostra salute, cari amici lettori, con i magnifici vini finalmente esenti da anidride solforosa, sicuramente una svolta epocale nel settore, ed io sono orgoglioso di tutto quanto ho scritto in questi ultimi 4/5 anni, insieme a pochissimi altri.

Scripta manent...verba volant...!

 
Roberto Gatti
sommelier degustatore
Codigoro (Ferrara)
Email: gatti-roberto@libero.it
Winetaste.it - contact@winetaste.it
Tutti gli articoli di questa rubrica su:
px
px
px
px
px
Web agencyneikos
Entra in MyVinit Chiudi
Email
Password
Mantieni aperta la connessione.
Non sei ancora registrato?