Ma quando sono venuto a conoscenza che, esiste un vitigno autoctono denominato appunto pecorino, dal quale si ottiene un vino particolare ed originale, spinto dalla curiosità mi sono affrettato a procurarmene alcune bottiglie.
Il Vitigno Pecorino
Il “Pecorino”, varietà autoctona, viene coltivato nella zona più a sud delle Marche, in provincia di Ascoli Piceno. In questa zona si ottiene un vino di colore giallo paglierino, scarico, con buona vena acida , non molto corposo che viene utilizzato nella denominazione Falerio dei Colli Ascolani. A questa denominazione concorre anche un altro vitigno locale, che conferisce carattere al vino data la sua aromaticità: la Passerina. Se ci spostiamo più a sud, in Abruzzo , il vitigno sembra quasi trasformarsi ed in questa metamorfosi, dovuta sicuramente alla diversa natura del suolo, ai metodi di coltivazione della vite ed alla vinificazione, troviamo un vino dal colore giallo paglierino, tendente al dorato, con profumi molto originali ed insoliti, con gradazioni alcoliche che raggiungono facilmente i 14° gradi.
Oggi voglio parlarvi di una azienda, relativamente giovane, che , a mio avviso, riesce a produrre degli ottimi prodotti, che ho già avuto modo, per mia fortuna, di degustare.
Azienda Agricola Contesa
Contrada Capparone, 4 - 66023 Collecorvino (PE)
Tel./fax: 085/4549622
Tel.: 085/8205078
www.contesa.it
info@contesa.it
L’azienda agricola "CONTESA“ di Rocco Pasetti, è situata a Collecorvino, quasi a metà strada tra il litorale Adriatico e la catena montuosa del Gran Sasso. Si è costituita nel 2001 grazie agli sforzi dell’enologo Rocco Pasetti operante nel settore vitivinicolo regionale da circa 30 anni.
Si sviluppa su una proprietà totale di circa 30 ha di cui 20 a vigneto. E’ stata una delle prime aziende abruzzesi ad aver abbandonato il sistema di allevamento a tendone e ad avere creato impianti totalmente a filari con una densità media di 4000 ceppi per ettaro. Sulle colline soleggiate, esposte a sud est, in terreni argilloso-calcarei e argilloso-sabbiosi, vengono coltivati i vitigni doc di Montepulciano d’Abruzzo e Trebbiano d’Abruzzo; ai quali si aggiungono il vitigno autoctono del Pecorino e altri vitigni a bacca bianca, come Chardonnay, Cococciola e Malvasia. Recentemente l’azienda si sta convertendo alla produzione biologica.
E’ comunque da sempre tradizione seguire personalmente le fasi di potatura del vigneto e di raccolta delle uve, mentre in cantina si punta alla conservazione delle caratteristiche naturali dell’uva con un basso impatto enologico e con l’utilizzo di tini di acciaio e di legno, con il controllo delle temperature nelle fasi della fermentazione.
Per uno degli enologi più noti della regione (credo si tratti del Presidente della Associazione Enologi dell’Abruzzo ndr) si tratta di una nuova avventura affrontata con entusiasmo, condiviso con la moglie Patrizia e con i figli Franco e Perla; così gli apprezzabili risultati non sono tardati ad essere raggiunti…..!
A partire dal Montepulciano d’Abruzzo Vigna Corvino, tra i migliori rossi, dal buon rapporto qualità/prezzo della regione (circa 5/6 €. a bottiglia), in grado di competere alla pari con vini più blasonati in degustazione “alla cieca“: è un vino maturato in botti di rovere, straordinario nella sua bevibilità e nella sua fedeltà alla tipologia, capace di lasciare spazio alle sensazioni di viola, ciliegia e confettura di frutto rosso al naso, caratteristiche che ritroviamo integre e leggermente speziate al palato, con una piacevole nota finale che richiama la liquirizia.
Mi è piaciuta ancora di piu’ la selezione Contesa Montepulciano annata 2000, che meritatamente, a mio avviso, si è aggiudicato una medaglia di bronzo al prestigioso concorso Internazionale Wine Challenge 2002 di Londra. Ed ora passiamo alla parte che, credo sia la più piacevole, per chi si interessa di vino, in quanto tramite la descrizione delle varie degustazioni, voglio tentare di rendervi partecipi, di quanto ho trovato nel bicchiere, con tutte le emozioni e sensazioni che, i vini di questa azienda, mi hanno regalato.
Degustazioni
Vino: Pecorino delle Colline Pescaresi 2002 - 14% vol
Scheda tecnica: Contesa Pecorino IGT Colline Pescaresi
www.contesa.it
Anno di produzione: 2002
Zona di produzione: si individua nel comprensorio di Collecorvino (PE) località Caparrone, zona collinare a 260 mt. sul livello del mare. La vigna, impiantata a filare su terreno a base argilloso con presenza di calcare, è esposta a sud/est.
Storia del vino: il Pecorino IGT Colline Pescaresi “CONTESA” è ottenuto dall’ononimo vitigno, autoctono delle colline Teramane, reimpiantate nel territorio di Collecorvino. I vigneti sono a filare con un intensita’ di 4000 ceppi per ettero.
Le uve, raccolte nella prima decade di Ottobre, sono pigiate e lasciate a macerare per una notte a bassa temperatura. Una parte del mosto ottenuto è posta a fermentare in barriques e l’altra in contenitori di acciaio inox. Al termine della fermentazione le due masse sono unite. Il vino ottenuto, che è imbottigliato a fine Gennaio, si adatta a lunghi periodi d’invecchiamento
Dati analitici: Gradazione alcolica: 14,00 % vol. - Zuccheri:1,10 gr/lt - Acidità Totale: 5,50 gr/lt
Colore giallo paglierino carico, brillante; i profumi arrivano al naso molto potenti ed in massicce quantità: frutta fresca, sentori di erbe balsamiche, biancospino ed accenni di banana, mista ad altre sensazioni nuove, insolite ed originali, da decifrare, comunque tutte piacevoli; si versa nel bicchiere ed è bello denso, consistente e polputo; quando si comincia a roteare lentamente il bicchiere, si nota tutta la sua consistenza e densità; in bocca è molto caldo, supportato da una bella vena acida; è persistente e piacevole, lasciando nel retrogusto una piacevole nota ammandorlata.
Il legno, in cui è stato parzialmente fermentato, non disturba affatto, anzi in questo caso rende il vino più piacevole ed intrigante alla beva. Un vino molto particolare, oltre che nel nome anche nei profumi originalissimi. Da provare assolutamente appena ne avrete l’ occasione .
Non posso non parlarvi, anche di un secondo vino, prodotto da questa azienda, che mi è piaciuto davvero tanto. Raramente capita di trovare vini così piacevoli, che rispecchiano fedelmente il territorio di origine, ben vinificati ed assolutamente “facili” da bere, senza troppi rompicapi, quali ti creano certi vini quando, bevuto 1? 2 bicchiere, non c’è la fai più a continuare: i cosidetti vini creati “per sbalordire”.
Vino: Montepulciano d’Abruzzo 2000 Selezione Contesa 2000 - 13,5% vol.
Scheda Tecnica: Contesa Montepulciano d’Abruzzo D.O.C. - V.Q.P.R.D.
Anno di produzione: 2000
Zona di produzione: si individua nel comprensorio di Collecorvino (PE) località Caparrone, zona collinare a 260 mt. sul livello del mare. La vigna, di oltre 27 anni, su terreno a base argilloso con presenza di calcare, è esposta a SUD/EST.
Storia del vino: il Montepulciano d’Abruzzo “CONTESA” è ottenuto dalle uve prodotte dai vigneti con una resa media di 110 ql. per ettaro. Le uve, raccolte manualmente nella seconda decade di ottobre, sono pigiate e poste a fermentare parte in tini di acciaio inox e parte in tini di legno per un periodo di 8/10 giorni. Successivamente alla svinatura, dopo un breve periodo di stoccaggio, si passa all’invecchiamento. Il 50% del prodotto viene affinato in botti di rovere da 30 Hl. e il restante 50% in barriques, per un periodo di oltre 20 mesi, segue l’assemblaggio delle masse. Dopo l’imbottigliamento il vino riposa 4 mesi in bottiglia.
Dati analitici: Gradazione alcolica: 13,53% vol. - Zuccheri: 0,80 gr/lt - Acidità Totale: 5,10 gr/lt
Che bel colore questo vino: appena lo versi nel bicchiere subito colpisce per la sua trama fitta, di un rosso rubino scuro, che vira verso il granato: al naso si sentono profumi puliti e netti di spezie dolci, frutta rossa matura; ma è in bocca che questo vino esprime il meglio di se: giustamente caldo, morbido con tannini fini, dolci, setosi e ben fusi; è ampio, grasso, polputo e succoso, consistente ma molto godibile; dopo opportuna ossigenazione si colgono, tra gli altri, sentori di liquirizia. Un gran bel vino che non vuole essere a tutti i costi un “supermuscoloso” ed un “superconcentrato”, come ormai c’è ne sono fin troppi in giro, ma che invita alla beva scorrevole , essendo piacevole e di grande qualità. Un vino già pronto, ora, dopo 3 anni dalla vendemmia, che sicuramente ha ancora una lunga vita avanti a se, visto il colore ancora in tonalità rubino.
Un vino che mi ha fatto “scoprire” ed “innamorare” del vero Montepulciano d’Abruzzo, facendo entrare di diritto, questa tipologia di vino, tra i miei prediletti .
“Grandi sono i prodotti della terra, perché lo sono coloro che li coltivano e li trasformano non solo per il cielo ma anche per l’essere umano”. Salterio
Grazie per la vostra attenzione e naturalmente: Prosit con il Pecorino ed il Montepulciano d’ Abruzzo dell’azienda agricola Contesa.
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