Ho avuto modo di
degustare, per la prima volta nella mia lunga militanza vinicola, un
vino proveniente dal vitigno Albarossa,
(Trattasi di un vitigno ottenuto nel 1938 dal
Prof. G. Dalmasso incrociando
Nebbiolo x Barbera. Lo studio delle caratteristiche
ampelografiche, produttive ed enologiche vennero approfondite solo
negli anni '60 e '70 (Curzel, 1965; Eynard 1964 e 1966). Il Centro
Miglioramento genetico e Biologia della Vite-CNR di Torino (CVT) nel
1977 provvedeva ad iscrivere il vitigno nel Catalogo Nazionale delle
Varietà di Vite. Ulteriori studi condotti negli anni '90 da parte
del CVT, in collaborazione con l'Azienda Sperimentale Regionale
Tenuta Cannona, hanno consentito di inoltrare nel 2000 la richiesta
al Ministero per l'inserimento dell'Albarossa nella lista dei
vitigni raccomandati per le province di Alessandria, Asti e Cuneo ).
Ora un pugno di viticoltori ha impiantato questa varietà e sembra
stia regalando delle buone performance. Ma anche vini mai sentiti
prima, provenienti da vitigni quali il
Carialoso (che in dialetto piemontese significa: carica
l’asino), il Rouchet, un Brachetto metodo
charmat in rosa, un Rosato a base nebbiolo 100% ecc.
Antica Azienda Vinicola Scarpa
Vino Albarossa 2004 incrocio Nebbiolo x Barbera valutazione 86/100
Vino Rouchet semiaromatico, con un bel naso invitante, da provare:
85/100
Azienda Bertolotto della fam. Traversa
Questa azienda già la avevo notata lo scorso anno per suoi prodotti,
per la qualità medio-alta, su tutta la linea aziendale, e quest’anno
ne ho avuto una ulteriore conferma:
Vino bianco Il Barigi 2006-da uve 50% cortese 50% favorita
Bel profumo quasi aromatico; in bocca è molto piacevole, caldo e
lungo. Un vino da 88/100 molto buono
Dolcetto 2005 La Muiette
Note balsamiche al naso, fine; in bocca è equilibrato. 87/88
Azienda Vineria Cà dei Mandorli
Un nuovo tipo di brachetto rosè, elaborato da questo giovane e bravo
viticoltore. Uno spumante metodo charmat: profumi aromatici, tipici
dell’uva di provenienza, in bocca di gradevole beva: da provare, una
vera novità nel panorama degli spumanti italiani, tipologia rosè :
87
Azienda Marengo di Strevi
Qui siamo nel cuore dei vini aromatici e dolci : Strevi
Vino “Carialoso”, in dialetto piemontese significa letteralmente:
Carica l’ asino, credo questa sia una delle pochissime, se non
l’unica azienda a produrre un simile vino:
naso aromatico, in bocca è gradevole, con un buon corpo, originale
ed unico : da provare : 86/87
Moscato secco Muma-gr. 13-
Aromatico al naso, e non poteva essere altrimenti visto il vitigno
di provenienza, in bocca è gradevole, particolare. Da provare :
86/87
Brachetto passito : 88 non stucchevole
Moscato Passito : 88 non stucchevole
Due prodotti unici, da provare assolutamente
La mia carrellata di degustazioni “ a la voilè “ è proseguita nei
pomeriggi successivi in piedi, davanti ai produttori, e dovendo
interloquire con loro, hanno avuto un approfondimento che non è
paragonabile a quello ottenuto nelle mattinate destinate alle
degustazioni professionali, seduti senza nessuno davanti e con la
massima concentrazione, ma sono convinto che per i buoni prodotti
sia sufficiente avvicinare il bicchiere al naso e difficilmente
potranno trarci in inganno.
In ordine alfabetico:
Abbona Marziano
Barolo 2003 Pressenda
Pur essendo stata un annata torrida, questo barolo è fine al naso,
ed equilibrato in bocca. Un vino che si avvicina molto agli
89-90/100
Boschis Francesco
Sauvignon atipico, molto particolare, ma gradevole 85
Barbera : abbastanza buona 83/84
Bricco del Cucu’
Dolcetto Vigna S. Bernardo 2005-gr.14-
Violaceo inteso, al naso è il frutto che emerge, in quanto è stato
affinato in botte grande; bocca morbida : 86
Langhe rosso “ Diavolisanti “ : profumo intenso, insolito ed
originale; in bocca è gradevole, morbido : 88
Cà Viola
Questa è stata una delle tre aziende, il cui dolcetto delle
mattinate mi è piaciuto sopra tutti gli altri 150 : il Barturot.
L’azienda è di due soci, uno dei quali è l’enolgo Caviola, che non
era presente nel pomeriggio, ed ho degustato:
Barbera Brichet 2006
molto godibile, acidità in sottofondo e contenuta, buona la chiusura
di bocca: 86/87
Langhe Nebbiolo
Belli i profumi, in bocca tende ad asciugarla un pò, è pulito
Cantina Clavesana
Questa cantina sociale di Dogliani, merita alla grande di essere
segnalata, in quanto è riuscita a coniugare buona qualità a dei
prezzi onesti ed abbordabili. Già lo scorso anno era risultata tra
le migliori e quest’anno ne ho avuto una riconferma: bravi
Cantina della Porta Rossa
Nebbiolo d’ Alba 2005
Profumi puliti e di buona qualità; bocca morbida e piacevole (
barrique free, solo botte grande ) : 86/87
Barolo 2001 : profumi di media intensità; in bocca è morbido e
gradevole
Cantina Gigi Rosso
Questa cantina era spiccata nelle degustazioni mattutine, come
un’altra delle mie tre preferite, per il dolcetto Moncolombetto 2006
a cui ho assegnato il punteggio massimo di 88/100, mentre nel
pomeriggio non potevo passare oltre al banco del produttore, vista
la bellezza estetica e soprattutto nei modi eleganti e fini di
porsi, della collaboratrice presente , di origine inglese :
Roero Arneis
Paglierino in buona tonalità, buoni i profumi, caldo e gradevole in
bocca : 85
Fresia
Un vitigno scarsamente conosciuto ed apprezzato, che invece merita
di essere valorizzato, in quanto ha una beva facile, scorrevole e
piacevole, come questa: fruttata, gradevole, con una giusta
tannicità. Un vino che bene si abbina a molteplici piatti della
nostra cucina quotidiana: 86
Drocco Luigi
Una azienda che già si era messa in luce lo scorso anno, ed anche in
questa occasione si è riconfermata, segno questo di una continuità
nella ricerca della qualità. La prima caratteristica dei vini Drocco,
che emerge positivamente, è la finezza ed eleganza dei profumi, e
durante le degustazioni mattutine, ho riscontrato il miglior profumo
su oltre 43 dolcetti degustati. A breve ne scriverò in dettaglio
anche di questa azienda, da seguire con molta attenzione : bravi.
Marengo Aldo F.lli
Dolcetto base Pirun-gr.12
Ha una bella bevibilità, da bere tutti i giorni: 83
Suri’ : belli i profumi, bella bevibilità : 85
Sognatore : da uve barbera Dolcetto merlot
È armonico, piacevole : 86
Negretti
Barolo 2003 : fini i profumi, la bocca è asciugante. Un buon
prodotto comunque : 86/87
P.A.VITI.M.
Questa è una giovane cooperativa di solo 4 soci, ma che
già si è messa in bella evidenza con i suoi prodotti : da seguire in
futuro.
Nebbiolo d’ Alba 2005-gr. 14-
Profumi tipici, equilibrato, secco in bocca, tannico, e chiude con
una buona Pai
Barbera d’Alba 2004
Bella acidità in evidenza, abbastanza equilibrato
Rizzi
Barbaresco Suran ( in piemontese Sud ) 2004 “ Pajorè “
Naso stupendo; in bocca è tipico e rispecchia la tipologia,
accattivante e molto buono : 88/89
Barbaresco 2001
Evoluto, con profumi terziari, da degustare con molta calma e piu’
tempo a disposizione;
Savigliano F.lli
E’ questa la terza azienda che è entrata tra le mie tre preferite
delle degustazioni mattutine, per l’alta qualità dei suoi prodotti:
una bella riconferma su quanto avevo captato lo scorso anno.
Barolo 2003-gr. 14-
Naso fine, in bocca c’è un bel frutto, gradevole, in evoluzione, ma
a mio parere questo vino è già godibilissimo ora, ad un prezzo direi
onesto : 14,50 euro
Sicca Giovanni
Il giovane figlio è enologo presso una grande realtà del doglianese,
e la sua mano in cantina si sente.
Mattia Rosè-2006-gr. 12,50
Mattia è il piccolo nipotino di nonno Giovanni, tra l’altro giovane
ancora lui: ottenuto da uve nebbiolo 100% vinificate in rosa, devo
dire che questo è un esperimento ben riuscito : bei profumi di
fragoline di bosco e piccoli frutti rossi, ma anche di rosa; è
gradevole con una beva facile e scorrevole: da provare 86/87
Ho avuto molte conferme su quanto era emerso lo scorso anno, ed
alcune belle sorprese, riscontrabili negli elenchi di cui sopra,
mentre nel link richiamato, potrete trovare i prodotti che piu’ mi
sono piaciuti, considerando che esiste sempre, da parte di ognuno di
noi, anche se siamo degustatori di professione, un buon margine di
soggettività. Ma come sempre ribadisco, ad ognuno che me lo chiede,
come sia possibile degustare tanti vini e riuscire a distinguerli
uno dall’altro, posso affermare che :
1) è una questione di allenamento ed esperienza, forse è
quest’ultimo il fattore piu’ importante, non disgiunti da una grande
passione ;
2) in secondo ordine : che i vini migliori svettano sempre sugli
altri, senza ombra di dubbio ed è quasi impossibile che possano
sfuggire o passare inosservati; cosi’ come pure quei prodotti che
sono difettati al naso o troppo aciduli o verdi in bocca:
praticamente i migliori ed i peggiori non sfuggono mai, forse a
volte possono essere penalizzati di qualche punto i vini intermedi,
ma la sostanza non cambia poi di molto.
Prosit cari amici lettori con i magnifici vini piemontesi, ed il
prossimo anno mi riprometto , di potere essere presente alle
degustazioni professionali riservate alla stampa, per le altre
tipologie piu’ blasonate quali : barolo e barbaresco.
Quest’anno sono stato chiamato a Benvenuto Barbaresco, ma altri
impegni già presi non mi hanno consentito di esserci, ed una parola
data per me è ancora molto importante, su certe cose sono ancora un
uomo d’altri tempi, quando non era necessario sottoscrivere
contratti, ma bastava una stretta di mano ed uno sguardo di intesa.
Leggi anche il report su winetaste.it
|