28.05.2008 | Vino e dintorni

Sauternes & Barsac

Quando si parla di Sauternes si parla di Francia e di vini dolci, una delle zone piu’ famose e rinomate del Mondo, nella produzione di questi vini particolarissimi.



L’area vitivinicola denominata Sauternes si estende a sud di Bordeaux, a circa 55 km. ed il paese, che da il nome alla denominazione, conta 586 abitanti ed occupa circa 2.000 ha vitati con 240 produttori di questi deliziosi vini, con una produzione annuale che varia dai 5 ai 6 milioni di bottiglie.


Le associazioni territoriali:

Sauternes rientra nella zona delle Grave & Sauternes, che comprendono le denominazioni di: Pessac- Leognan; Graves; Cèrons; Barsac; Sauternes i cui organi consorziali si possono rintracciare a queste coordinate:

GRAVES BORDEAUX

Conseil des Vins de Graves

61, cours du Marèchal Foch-33720 Podensac-

Tel. 05.56.27.09.25 fax 05.56.27.17.36

vins-graves.com

e-mail


Una meticolosa elaborazione:

Questo vino può essere prodotto solo in cinque Comuni del comprensorio della denominazione Sauternes & Barsac:

Sauternes

Fargues

Bommes

Preignac

Barsac


L’ AOC è stata riconosciuta ufficialmente nel 1855 con la classificazione imperiale di Napoleone. Solo successivamente nel 1936 sono stati introdotti criteri piu’ restrittivi, per avere diritto alla denominazione Sauternes & Barsac, limitando ai soli comuni sopra elencati, quelli aventi il diritto a coltivare queste uve, per la loro eccezionale natura geologica e climatica.

Il vino sauternes non ha bisogno di parole, ma si degusta in silenzio, e per essere prodotto non necessita solamente del lavoro dell’uomo, ma soprattutto del destino della natura con la pioggia, il vento ed il sole, condizioni ottimali che danno origine alla “Botrytis Cinerea“, chiamata anche muffa nobile, proprio per quanto riuscirà poi ad originare. Solo con l’insorgere di questa muffa particolare, si potranno poi dare origine a questi vini strepitosi, colore dell’oro, con note aromatiche complesse, di grande finezza ed appagamento per i nostri sensi.

E’ questo un vino che, in produzione è ad alto rischio di ossidazione molto rapido, per cui i vignaioli devono essere molto accorti ed attenti, e qui si misura la capacità e bravura degli stessi. Ogni vignaiolo in funzione del suo territorio che ha a disposizione, della tradizione dello Chateàu, della scelta dei giorni della vendemmia e della qualità , o meglio stadio di avanzamento della Botrytis, realizza degli equilibri differenti, grazie alla competenza dell’enologo: una vera passione.

La fase di affinamento è molto importante, con alternanze di periodi di aerazione e di conservazione senza presenza di aria. Il solfitaggio avviene dopo circa due anni dalla vendemmia. Alla fine delle operazioni di vendemmia e di affinamento in cantina, possiamo affermare che in bottiglia entra circa il 20% del raccolto iniziale, e le rese non sono mai superiori a 20 hl/ha, e viene affinato in bottiglia almeno 18 mesi prima di esser commercializzato. Generalmente l’affinamento del vino avviene in barriques nuove, ma questo varia da Chateàu a Chateàu, cosi’ come le tecniche di vinificazione, dove una parte del vino piu’ giovane potrà essere assemblata con quello piu’ invecchiato.

Il calice impossibile, anche cosi’ viene chiamato questo vino, e solo la natura guidata dalla sapiente mano dell’uomo, poteva elaborare un prodotto tanto grande e prezioso: un grande vino, un Grande Sauternes.


Le classificazioni di Sauternes

In base alla classificazione del 1855 a Sauternes esistono oggi 26 Crus Classès , e solo uno Chateàu, un solo cru si è distinto con la menzione “Premier Supèrieur“, un nome noto ad ogni appassionato di questa tipologia di vini: CHATEAU D’ IQUEM, lui stesso suddiviso in “Premiers” e “Seconds“.

Un vino che offre un ventaglio di profumi ed aromi veramente straordinari: miele, albicocca disidratata, menta, vaniglia, pesca, acacia ecc.


Abbinamenti

Un vino che si presta a svariati abbinamenti, con il quale non è difficile osare qualcosa di nuovo ed insolito:

come apertivo abbinato al fois gras, alle magnifiche otriche di Arcachon oppure con qualcosa di piu’ semplice: asparagi, anguille all’aglio, sautè di legumi, formaggi quale il Roquefort, il Brebis dei Pirenei ecc. Chiaramente anche con questa tipologia devono essere servite prima le annate piu’ giovani e poi le piu’ invecchiate.


Degustazioni

Durante la mia trasferta in terra francese a Bordeaux, ho avuto modo di degustare diversi Sauternes, di diversi Chateàu ed annate, e tra questi mi sono particolarmente piaciuti :

Chateau Nairac- Barsac 2002 - buono-

Chateau Saint-Vincent 2003 - molto, molto buono

Chateau Cols Haut-Peyraguey « Premier Cru Classe en 1855 « ( di fronte a Yquem ), da favola !


Un grande vino da fine pasto, ma anche da apertivo, da sorseggiare lentamente, ed il piacere che ci donerà sarà veramente grande : un grande vino da meditazione.

Il costo un po’ elevato è giustificato, vista la poca quantità prodotta da un ha di vigneto, ed i lunghi tempi di attesa, prima che arrivi nel nostro bicchiere. Un grande vino a livello planetario, come pochi !

Alla nostra salute, cari amici lettori, con i magnifici vini francesi botritizzati di Sauternes.

Roberto Gatti
sommelier degustatore
Codigoro (Ferrara)
Email: gatti-roberto@libero.it
Winetaste.it - contact@winetaste.it
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