30.06.2009 | Vino e dintorni Inserisci una news

Moniga del Garda si consacra capitale italiana dei rosati

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Si è svolta dal 26 al 28 giugno 2009 per il secondo anno consecutivo, la manifestazione “ Italia in Rosa “ interamente dedicata ai vini rosati, una “ kermesse enologica in rosa “ senza uguali in Italia.

Fortemente voluta dal Comune di Moniga, in capo al quale siede la  simpatica e volitiva Sindaco Lorella Lavo, coadiuvata dal V. Sindaco Soncina Claudio, e dal sempre presente ed attivo Assessore Alberti Luigi, con la Direzione e supervisione organizzativa dell’amico Bruno Donati- Studio Skriba ( link: http://www.skriba.net/Home.html ) .

Molti i relatori che hanno partecipato al Talk Show del sabato mattina, tra i quali i produttori :

Massimo Lupi per la Liguria, Alberto Antoniolo per il Piemonte, Sante Bonomo, presidente della Civielle-Cantine della Valtenèsi e della Lugana per il Garda Classico, Lucia Barzanò (Il Mosnel) per la Franciacorta, Lorenzo Zonin (Tenuta il Bosco) per l’Oltrepò Pavese, Carlo Alberto Panont, direttore del Consorzio Oltrepò Pavese che parlerà della nascita della nuovo rosé con marchio collettivo Cruasè, Carlo Nerozzi (Le Vigne di San Pietro) per il Veneto, Fausto Peratoner (Gruppo La-Vis e Cesarini Sforza) per il Trentino, Alessandro Righi (Cantina San Paolo) per l’Alto Adige, Giuliano D’Ignazi (Terre Cortesi Moncaro) per le Marche, Benedetta Contini Bonacossi (Tenuta di Capezzana) per la Toscana, Luigi Cataldi Madonna per il Cerasuolo d’Abruzzo, Damiano Calò (Rosa del Golfo) per il Salento, Piero Valdiserra della Fratelli Rinaldi Importatori per la Champagne (Jacquart Brut Mosaïque Rosé).

Molto interessanti i risultati delle ricerche portate a termine dal dott. Onofrio Corona  ricercatore dell’Università di Palermo, , sull’affinamento sur lies dei vini rosati, mentre la giornalista Maria Cristina Beretta ha illustrato le conclusioni di una doppia indagine sul rapporto fra i migliori ristoranti d’Italia e i rosati e le strategie di tre catene di supermercati nei confronti di questa tipologia.

Per questione di spazio riporterò solamente i punti salienti di alcuni interventi ascoltati durante il Talk-Show :

 

a)     Dott. Onofrio Corona Ricercatore Facoltà di Agraria Università di Palermo

Molto interessante ed esauriente questa relazione sull’ affinamento “ sur lies “ dei vini rosati, riportati sulla Guida distribuita ai partecipanti all’evento, I risultati delle prove di maturazione sur lies del vino rosato di Nero d’ Avola, mostrano che questa tecnica può essere applicata, con buoni risultati, in termini di qualità sensoriale e chimica, nella pratica di cantina corrente, sia in contenitori in materiale inerte, sia in legno ( barrique, tonneaux ). L’impiego di vasche di grandi dimensioni, richiede la presenza in queste di una pala rotante o di altri dispositivi, che abbiano la funzione di impedire il compattamento delle lies al fondo della vasca stessa e di favorire la loro dispersione nell’intero volume del serbatoio. Un apparato per l’introduzione di aria o di ossigeno è altresi’ necessario, anche se buoni risultati si ottengono con travasi parziali, a tempi regolari. La maturazione dei vini rosati sur lies in vasche di materiale inerte, consente un effettivo abbattimento dei costi di produzione e di migliorare la qualità e la resistenza al tempo del vino. Nelle esperienze descritte in questo lavoro, buoni risultati sono stati ottenuti anche con l’impiego delle proprie lies di fermentazione al posto delle lies di Chardonnay, consigliate per le loro proprietà migliorative che si estrinsecano in una maggior cessione di glicoproteine stabilizzanti ed aromi.La maturazione sur lies, inoltre, ha consentito di ottenere vini con minore impatto acido, dall’aroma piu’ complesso. L’effetto sull’acidità si è fatto sentire nei vini in questione che possedevano una acidità totale elevata. Il colore piu’ brillante dei vini maturati sui propri lieviti probabilmente è dovuto all’assorbimento dei pigmenti bruni che inevitabilmente si formano durante la conservazione dei vini per reazioni di autossidazione o di ossidazioni indotte;

 

b)    Maria Cristina Berretta

Ha condotto una accurata ed approfondita indagine/statistica presso i migliori ristoranti italiani di grande nome ed anche “ normali “ per verificare la presenza o meno in carta, dei vini rosati. E’ emerso chiaramente che i vini rosati fermi non compaiono o compaiono pochissimo , nell’ordine di 2/3 etichette al massimo; mentre con gli spumanti ed i frizzanti le cose vanno leggermente meglio e la percentuale sale a 5/6 tipologie.

Annotazioni di Winetaste

C’è molto da lavorare a livello di istruzione ed educazione presso il grande pubblico ed il consumatore/appassionato : il vino rosato NON E’ una via di mezzo tra il bianco ed il rosso, ma un vino a sè stante, con una propria personalità ed una propria collocazione negli abbinamenti a tavola. Ottimi vini per gli antipasti nelle stagioni invernale, primaverile ed autunnale e da tutto pasto nella stagione estiva.

 

c)     Ing. Lorenzo Zonin

Questa grande famiglia della vitivinicoltura italiana, vinifica in Oltrepò Pavese, presso la tenuta iL Bosco, un Pinot Nero in rosa, sia con il metodo classico con il quale si è aggiudicata diverse medaglie d’oro al Concorso Internazionale del Vinitaly, sia un metodo charmat chiamato Phileo, che in antico greco significa amicizia. Uno spumante che incontra i gusti delle nuove generazioni, che ho avuto modo di degustare ai banchi di assaggio di questa manifestazione, ed ho trovato di grande qualità e piacevolezza. Ho conosciuto da vicino il dott. Lorenzo Zonin, ed ho trovato una persona gentile nei modi, di grande spessore professionale e soprattutto umano : una brava persona che saprà dirigere al meglio questa grande azienda di famiglia;

 

d)     Dott. Giuliano d’ Ignazi-Enologo Direttore di Terre Cortesi Moncaro

Illustrava il dott. D’ Ignazi, come dal 2000 ad oggi il vino rosato nelle Marche sia raddoppiato. In questa grande e prestigiosa Cantina Cooperativa marchigiana, i vitigni impiegati per il rosato sono Montepulciano al 50%, Sangiovese 25%, e lacrima 25%. La vinificazione viene condotta in modo diverso in funzione del vitigno : il mosto del Montepulciano viene separato staticamente per il 15-25% dai vinificatori appena riempiti ( salasso ) , mentre il mosto di sangiovese e di lacrima è separato con pressatura soffice. I mosti sono poi puliti dalle fecce e fatti fermentare a temperatura controllata 14-17° con lievito selezionato;

 

 

e)     Enologo Pasqualino Gabrielli- Az. Agricola Saladini Pilastri

Questa azienda all’ultimo Vinitaly, si è aggiudicata una Grande medaglia d’ Oro al Concorso enologico Internazionale, con il vino rosato chiamato “ Consenso “ da uve 100% di sangiovese. Viene vinificato utilizzando una tecnica innovativa :

le uve sangiovese vengono raccolte ben mature e portate in cantina, sono state immediatamente pigiate e messe in un fermentino per un leggero “ skin contact “. Infatti la mattina successiva ( ecco perché i rosati vengono chiamati anche “ il vino di una notte “ ndr ) viene spillato il mosto fiore , che è stato illimpidito con la tecnica della flottazione dinamica, senza l’ausilio di prodotti enologici, ma utilizzando solamente una piccola corrente di gas inerte come l’azoto.

La piccola quantità di gas messo nel mosto provoca una corrente ascensionale che fa flottare verso l’alto tutte le sostanze fecciose illimpidendo il mosto velocemente, cosi’ da farlo fermentare in purezza con un buon ceppo di saccaromices cervisiae alla temperatura di 15°.

L’andamento fermentativo viene giornalmente monitorato, controllando soprattutto l ‘APA ( azoto prontamente assimilabile ) e cioè come le sostanze nutrizionali vengono utilizzate dai lieviti. Avere un buon andamento fermentativo sarà sicuramente motivo di successo per il futuro vino;

 

 

Il pomeriggio del sabato è stato dedicato alla visita di alcune realtà della zona del Garda Bresciano, di cui ne scriverò in dettaglio prossimamente, mentre la giornata della domenica l’ho dedicata alla degustazione “ alla voilè “ di alcuni rosati, nelle diverse versioni e/o tipologie ferme, frizzanti ecc. di cui in appresso ve ne trascrivo gli esiti. Non sono mancate le conferme, ed anche le sorprese e/o novità, perché come sempre sostengo, uno dei compiti di chi vuole fare questo mestiere, è quello di portare alla ribalta enologica le aziende sconosciute al grande pubblico, che lavorano con serietà ed hanno raggiunto già buoni livelli qualitativi.

 

I MIEI ASSAGGI ALL’ ITALIA IN ROSA 2009

 

Premetto che gli “ assaggi “ sono stati effettuati “ alla voilè “ in piedi davanti ai banchi di assaggio, ed i punteggi a riferimento sono espressi in decimi ( 10/10 ) . Rammento anche che i Chiaretti del Garda vengono prodotti sulla sponda bresciana del lago ( ovest ), con una produzione complessiva di appena 500.000 bottiglie, mentre i Bardolino Chiaretti della sponda veronese ( est ) del lago sono circa 8.000.000 di bottiglie. Personalmente apprezzo maggiormente i chiaretti della sponda bresciana, che raggiungono vette di eccellenza inimmaginabili : provare per credere.

 

1)      Vino Brut Rosè Costaripa

Naso ben fruttato, intenso; in bocca è armonico, intenso e godibile, si percepisce un leggero residuo zuccherino, che lo rende accattivante. Voto 9/10

 

2)    Civielle-Cantine delle Valtenesi-vino Chiaretto Pergola

Profumi intensi, puliti e fini, di grande qualità; in bocca è caldo, gradevole con una grande beva, lungo il finale. Voto 9/10

 

3)    Giovanni Avanzi- Chiaretto del Garda

Uno dei miei Top Five : grande espressività al naso, in bocca ha una struttura da rosso, ma è delicato e fine, grande qualità organolettica e lunga persistenza. Un ottimo rosato, tra i migliori mai degustati . Voto 10/10

 

 

4)    Franciacorta Brut Rosè millesimato- Azienda Villa-

Rosa tenue; profumi abbastanza tenui ma fini; bocca elegante, armonica di bella finezza.Voto 8/10

 

 

5)    Phileo Rosè-tenuta Il Bosco-

Profumi fini di grande qualità; in bocca ha una buona struttura, ampio, di bella piacevolezza, con una vinificazione impeccabile. Molto buono. Voto 9/10

 

 

6)    Bardolino Chiaretto Giovanna Tantini

Migliore al naso, dove presenta profumi intensi, mentre in bocca ha un fondo “ amarognolo “. Voto 7/10

 

 

 

7)    Bardolino chiaretto classico- Az. Guerrieri Rizzardi

Profumi intensi e puliti, di bella finezza; in bocca è piacevole, fine, leggermente tannico, ampio. Voto 9/10

 

 

8)    Fior di Rosa- Spumante extra Dry- Az. Guerrieri Rizzardi

Naso floreale, pulito; bocca leggera, atomica e piacevole. Voto 8,5/10

 

 

9)    Punto Rosa- spumante brut rosè millesimato- Az. Val D’Oca

Bel naso fresco e fruttato; bocca armonica , gradevole, di bella beva . Voto 9/10

 

 

10) Pink Love frizzante- Az. Galassi Nicola

Da uve di sangiovese, questo rosato al suo primo anno di produzione, si impone tra i migliori: bel colore cerasuolo, naso pulito ed intenso, bella beva scorrevole, di qualità, con una lunga Pai. Voto 9/10

 

 

11)  Fiori-fattoria Villa Ligi

Prodotto con la vernaccia rossa di Pergola, un vitigno aromatico dalle grandi qualità: si presenta con un grande naso aromatico, buona e pulita la bocca, chiude con una lunga Pai. Voto 9/10 tra i miei Top Five;

 

 

12) Consenso- Az. Saladini Pilastri

Strameritata la Grande Medaglia d’ Oro al vinitaly, si presenta con un bel colore cerasuolo; naso intenso ed elegantissimo ( il migliore tra quelli degustati ) ; in bocca ha una struttura da rosso,chiude con una lunga Pai.Voto 10/10 ( tra i miei Top five )

 

 

13) Rosèregola-Az. Podere La Regola

Intenso e gradevole al naso, bocca calda, intensa e piena, struttura da rosso, lunga la Pai.voto 9/10

 

 

14) Elba rosato-Az. La Chiusa

Profumi di buona intensità; in bocca è godibile, di buona fattura, leggermente amarognolo. Voto 7,5/10

 

15) Piè delle Vigne-Az. Castaldi Madonna

Naso intenso di qualità; bocca intensa, con un sottofondo di mandorla.Voto 9/10

 

 

16) Daan- Az. Lidia & Amato

Bel frutto al naso; bocca piena, leggermente tannico, nota ammandorlata.

Voto 9/10

 

 

17) Cretara- Az. Margotta Carlo Mario

La sorpresa piu’ bella di questi miei assaggi , una azienda mai sentita nemmeno nominare prima: questo vino incanta fin dal colore, cerasuolo intenso; profumi intensi di ciliegia molto gradevoli e particolari; in bocca è caldo, armonico e godibile, lunghissima la Pai. Voto 10/10. Tra i miei Top Five

 

 

18 ) Maiana Rosato- Az- Leone de Castris

rosato di bella tonalità; naso fruttato intenso; in bocca è sapido, caldo, armonico, molto buono. Voto 9/10 . Tra i miei Top Five

 

 

18) Donn’ Eleonò- Az. Terre Nobili di Lidia Matera

I vini della Lidia Matera sono sempre una garanzia di qualità certa: ottenuto da uve 50% nerello + 50% magliocco , si presenta con un bel cerasuolo brillante al colore; naso intenso e di qualità; in bocca è caldo, pieno , bella la beva dove i 14 gr. non si percepiscono, chiude con una lunga Pai. Voto 9/10 . Tra i miei Top Five

 

CONCLUSIONI

 

Una manifestazione riservata ai vini rosati di tutte le tipologie, senza precedenti ed uguali in Italia, che di anno in anno si arricchisce di contenuti, proposte, osservazioni ed innovazioni per il comparto dei vini rosati, consacrando definitivamente Moniga del Garda come la Patria dei Rosati. Devo aggiungere alcune mie considerazioni “ a caldo “ :

in Italia le zone elette ai rosati sono sicuramente l’ Abruzzo e la Puglia, che vantano una tradizione secolare alla produzione di questi vini, ma Vi posso garantire che i Chiaretti del Garda, sponda bresciana hanno raggiunto vette di eccellenza, che a mio avviso si collocano tra i piu’ gradevoli e di alta qualità di tutta la tipologia.
Non voglio fare nomi , per non fare torto a qualcuno che mi potrei scordare di citare, ma chi mi segue su questo sito potrà facilmente trovare e reperire le mie recensioni dello scorso anno, ed anche le valutazioni espresse in questa fase sono indicazioni quanto mai limpide di come si stia muovendo il comparto dei rosati, il tutto avvalorato dalle numerose medaglie vinte ai Concorsi Internazionali, proprio da questi Chiaretti, il cui nome non rende onore al loro intrinseco valore organolettico, facendo pensare a chi non li conosce direttamente, a dei vini senza corpo e senza anima : tutt’altro, questi sono GRANDI vini tra i migliori mai incontrati nella mia lunga militanza di degustatore incallito.

Alla nostra salute, cari amici lettori, con i magnifici vini rosati in degustazione alla stupenda manifestazione l’ Italia In Rosa, l’unica Kermesse enologica dedicata alla tipologia, e soprattutto con i Chiaretti del Garda bresciano, tra i miei preferiti in assoluto.

Roberto Gatti

30-06-2009

 

 


Tag: winetaste, gatti, donati, skriba, rosati, Moniga, Garda


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