10.03.2008 | Vino e dintorni

La Vernaccia di San Gimignano

La prima delle quattro anteprime toscane 2008, in quel magnifico centro storico che è San Gimignano, nel cuore della Toscana vitivinicola. Una denominazione che non avevo mai approfondito come meritava, ed ora vi posso testimoniare che, questo bianco toscano Docg è sicuramente collocabile tra i primi 10 vini bianchi italiani.

Il territorio di produzione

Il territorio delle denominazioni tutelate ricade completamente all’interno del Comune omonimo di San Gimignano, in provincia di Siena, che si estende tra i 200 ed i 500 mt s.l.m., di origine pliocenica, risalente ad un periodo che va dai 6,8 a 1,8 milioni di anni fa.

Il territorio occupa una superficie totale di circa 12.500 ha, dei quali 5607 destinati all’agricoltura. A vigneto si registrano 1930 ha dei quali 815 destinati alla produzione di Vernaccia di San Gimignano e circa 100 San Gimignano rosso e San Gimignano Vinsanto.

Buona la ventilazione in tutto il periodo dell’anno e raramente si registrano delle nebbie.

I terreni sono prevalentemente quelli formatisi sui depositi pliocenici marini e costituiti da sabbie gialle (tufo) ed argille gialle. I terreni sono essenzialmente sabbiosi e quasi privi di scheletro, per cui le radici non trovano difficoltà ad affondare in profondità, con tutti i benefici che questo comporta.

I vini che si producono in questa zona, possono presentare caratteri ora fruttati o minerali all’olfatto, sapidità e mandorla gradevolmente amara al gusto.

Le aree produttive si possono suddividere in queste sottozone:

1) area di Pancone

2) area del Poggio

3) area da S. Lucia fino a Ranza;

4) area di Pietrafitta

5) area di San Benedetto-Ulignano


Il Consorzio di Tutela della Vernaccia di San Gimignano si è costituito nel 1972 e nel 1993 si è arrivato al riconoscimento della Docg.

In questi ultimi anni il Consorzio, in collaborazione con la facoltà di Agraria dell’Università di Firenze, ha avviato un progetto di ricerca e selezione clonale nei vigneti, che ha già portato alla omologazione di 7 nuovi cloni, ed in corso di definizione altri 5.

L’ obiettivo di questo lavoro è quello di definire il profilo sensoriale della Vernaccia.


Il disciplinare di produzione


Prevede che i vini siano prodotti per almeno il 90% dal vitigno Vernaccia di San Gimignano, permettendo un massimo del 10% di altri vitigni autorizzati, non aromatici.

Con la selezione delle migliori uve si ottiene la Riserva, che deve avere almeno un anno di affinamento in cantina (botte od acciaio) ed ulteriori 4 mesi in bottiglia. La resa massima di uva x ha non deve superare i 90 q.li, la cui vinificazione ed affinamento devono avvenire all’interno dell’area di produzione.

I produttori sono 201 per un totale nel 2006 di 5,4 milioni di bottiglie


Degustazione vini

La degustazione dei vini è avvenuta in due distinti momenti, uno mattutino in cui sono stati coinvolti alcuni produttori di Sauvignon blanc francesi e di Vernaccia di SG, ed uno pomeridiano direttamente ai banchi dei produttori.

La sala comunale in cui è avvenuta la degustazione era gremita di addetti ai lavori, giornalisti, curatori di guide ecc.

Possiamo dire fin da subito che, la Vernaccia di SG è un vino rosso travestito da bianco, per la sua intensità olfattiva ed il suo corpo non indifferente.

Questi i vini degustati nell’ordine in cui ci sono stati serviti:



1) Hydra Il Palagione 2006-gr.13

Email: info@ilpalagione.com

Paglierino in bella tonalità, con riflessi dorati; naso abbastanza intenso, con leggera nota di solforosa che scompare quasi subito; in bocca è abbastanza intenso, abbastanza caldo, con una Pai medio-lunga


2) I Macchioni 2006-gr. 12,84

Email: info@casaallevacche.it

Paglierino in bella tonalità, limpido e brillante; buon naso fruttato con note agrumate, ananas di bella fattura; in bocca è fresco, ritornano le note agrumate avvertite al naso, è abbastanza intenso con una bella acidità. Pai medio-lunga


3) Cusona 2006- gr.13

Email: info@guiccardinistrozzi.it

Paglierino in bella tonalità; naso particolare ed originale di bella fattura (è questa la vera Vernaccia ??); in bocca è fresco e sembra debole di corpo, bella spalla acida, da uve leggermente appassite, è sapido al gusto;


4) Panizzi 2006- gr. 13,90

Email: panizzi@panizzi.it

Bel paglierino carico, naso intenso e particolare, si avvertono i legni grandi e barrique in cui è transitato, ed emergono note di idrocarburi quanto mai piacevoli; in bocca è piacevole, intenso, godibile e buono.


5) La Lastra 2006- gr. 12,78

Email: staff@lalastra.it

Paglierino in media tonalità; naso insolito di “ caramella Mou “ a bicchiere fermo; in bocca è abbastanza caldo, buona acidità, abbastanza piacevole.


6) Fontaleoni 2006- Vigna Casanova- gr.13

Email: az.fontaleoni@libero.it

Paglierino in tonalità intensa, con riflessi dorati; naso di uve in surmaturazione, si sente la macerazione sulle bucce, che appesantisce un po l’olfazione; in bocca è abbastanza intenso, buona acidità, nonostante il naso un po in sovramaturazione avvertito all’olfattiva; leggero residuo di C02


7) Panizzi- vino Evoè 2006- gr. 13,50


Email: panizzi@panizzi.it

Questo vino è una sperimentazione fatta da questo bravo produttore, che oggi è il Presidente del Consorzio, in soli 5.000 esemplari. L’uva viene diraspata in tino tronco-conico di rovere francese, fermentazione a contatto con le bucce senza alcun inoculo di lieviti selezionati e nessun tipo di enzima, leggere follature manuali. Durata della fermentazione di 15 gg., lasciato a contatto con le bucce e svinato a metà dicembre 2006.

Affinato in legno di rovere da 40 hl fino a luglio 2007, imbottigliato il 12/07/2007 ed uscito in commercio a febbraio 2008.


Degustazione


Paglierino carico, luminoso con riflessi dorati, naso di grande potenza, intenso; in bocca è pieno, grasso, leggermente e piacevolmente tannico nel centro bocca ( un rosso travestito da bianco !); molto lungo, di bella fattura : un grande prodotto da provare assolutamente.

Mi riservo di riportare, in altra occasione, le degustazioni dei sauvignon blanc francesi.


Degustazioni ai banchi dei produttori

Non ho potuto per motivi di tempo, degustare tutti i prodotti esposti, e me ne scuso con i produttori che per questo non andrò ad elencare, ma ci saranno sicuramente altre belle occasioni per farlo.



1) Il Colombaio - Vernaccia Albereta 2006

Paglierino carico; migliore in bocca rispetto al naso

Vernaccia Selvabianca 2006

Buoni i profumi, bocca gradevole, lunga la Pai finale. Nettamente superiore del fratello Albereta;


2) Le Calcinaie- Vernaccia 2006

Bel naso intenso, in bocca ha una bella beva, lunga Pai. Un bel vino ad un prezzo regalo di circa 4,20 euro in cantina;

Vernaccia Riserva Vigna ai Sassi 2005

Naso un po contratto; bella bocca, grasso, caldo e di lunga Pai


3) San Quirico

A) Vernaccia riserva Campi Santi 2003 - gr. 13 - solo acciaio

Paglierino in media tonalità; buon naso con note di nocciola; in bocca è pieno, buona Pai;


B) Vernaccia Riserva Isabella 2003- legno grande

Naso piu’ evoluto del precedente; bella acidità di fondo, con note di nocciola/mandorle, lunga la Pai finale


C) Vernaccia Riserva Isabella 2001-legno grande

Bel paglierino intenso, naso un po chiuso; in bocca è fresco, intenso di bella fattura


4) Fattoria Il Palagio

A) Vernaccia 2007- euro 2,90 in cantina

Naso intenso e fruttato; buono in bocca, intenso e leggermente tannico; Pai lunga

Un bel prodotto ad un prezzo regalo !


B) Vernaccia 2006

Bella bocca, con note citriche/agrumate quanto mai piacevoli; lunga Pai;


5) Fontaleoni

A)-Vernaccia Base 2007

Bel naso; in bocca molto tipico e buono; buona la chiusura finale

B)- Vigna Casanova 2007

Naso leggermente chiuso; in bocca è espressivo, gradevole, ha una bella bevibilità,

lunga la Pai finale;

C) Vigna Casanova 2006

Nota ammandorlata tipica della Vernaccia di SG, floreale e fine; in bocca è veramente gradevole, uno dei migliori prodotti incontrati in questa occasione;

D) Vigna Casanova 2005

Colore giallo intenso, naso leggermente chiuso che necessita di ossigenazione; bocca che si apre a meraviglia, una bella beva


Conclusioni

Devo dire che questa è stata una bella esperienza, in quanto non avevo ancora approfondito questa tipologia, come credo sia per la stragrande maggioranza di voi che mi leggete, cari amici lettori, perché a torto (molto a torto !) questa tipologia di vino non è molto conosciuta al di fuori dei confini regionali, ma oggi credo di potere affermare che questo vino bianco toscano, di diritto si può collocare tra le prime 10 tipologie italiane, senza timore di essere smentito.

Un grande vino bianco nelle migliori espressioni, che non teme confronti con nessun altro vino bianco italiano, e potrà sempre ben figurare in ogni occasione.

Alla nostra salute con la magnifica Vernaccia di San Gimignano.

 
Roberto Gatti
sommelier degustatore
Codigoro (Ferrara)
Email: gatti-roberto@libero.it
Winetaste.it - contact@winetaste.it
Tutti gli articoli di questa rubrica su:
px
px
px
px
px
Web agencyneikos
Entra in MyVinit Chiudi
Email
Password
Mantieni aperta la connessione.
Non sei ancora registrato?