Devo dire che l’osservazione piu’ lampante balzatami agli occhi, è stato nella maggioranza dei casi la brutta tonalità del colore, quasi sempre mattonato con riflessi a volte già aranciati, e questo è molto prematuro in condizioni normali, per vini di appena 5 anni di vita.
Questo ritengo sia l’aspetto più negativo dell’annata 2003 che ho riscontrato, perché molte volte, anche questi mattonati, avevano una buona gamma e ricchezza olfattiva ed anche alla gustativa erano apprezzabili.
Ad onore del vero, a prescindere da quanto è già stato ampiamente scritto in questi giorni, da autorevoli colleghi, non me la sento di bocciare “in toto“ questa annata, perché ho trovato diversi vini molto ben fatti, eleganti, freschi e di grande piacevolezza, che berrei tranquillamente a casa mia o al ristorante: prima, durante e dopo un pranzo, magari c’è ne fossero in quantità.
Comunque, come sono abituato a fare nel condurre le mie degustazioni professionali, ho voluto e richiesto alla gentile Sommelier che mi ha seguito, la Sig.ra Manuela che qui ringrazio pubblicamente unitamente a tutta l’AIS Toscana, per l’ottimo servizio, di degustare “alla cieca“ tutti i 150 Brunelli a disposizione, nell’arco delle due mattinate.
Sotto ogni bicchiere veniva posto, rivolto verso il basso e quindi non leggibile, un collarino di carta, con sotto scritto un numero, al quale corrispondeva il nome del produttore e del vino degustato, e piu’ avanti vi trascriverò l’elenco completo delle degustazioni.
Sembra che il nome derivi dal fatto che il clone di Sangiovese Grosso, localmente venga chiamato Brunello a causa del colore particolarmente scuro degli acini.
Disciplinare di produzione
La Denominazione di Origine Controllata e Garantita Brunello di Montalcino è stata autorizzata con D.P.R. 1 luglio 1980, successivamente modificato con D.M. 19 maggio 1998. Il vino Brunello di Montalcino può essere ottenuto solo da uve coltivate nella zona di produzione prevista dal disciplinare, utilizzando esclusivamente il vitigno Sangiovese, localmente denominato "Brunello". È consentito l'uso di indicazioni toponomastiche aggiuntive che facciano riferimento alle vigne dalle quali provengono effettivamente le uve.
Il titolo alcolometrico volumico totale minimo è 12%; qualora si voglia specificare la Vigna di provenienza, le uve devono assicurare al vino un titolo alcolometrico volumico minimo di 12,50%.
Il Brunello di Montalcino deve essere sottoposto ad un periodo di affinamento di almeno due anni in contenitori di rovere di qualsiasi dimensione, e di almeno quattro mesi in bottiglia, e non può essere immesso al consumo prima del 1 gennaio dell'anno successivo al termine di cinque anni calcolati considerando l'annata della vendemmia.
Il Brunello di Montalcino può portare come qualificazione la dizione "Riserva" se immesso al consumo successivamente al 1 gennaio dell'anno successivo al termine di sei anni, calcolati considerando l'annata della vendemmia, fermo restando il minimo di due anni di affinamento in contenitori di rovere, ma di almeno sei mesi in bottiglia.
Il 6% di vino dell'annata in affinamento, da usarsi esclusivamente per le colmature, potrà essere mantenuto in contenitori diversi dal rovere.
Le operazioni di vinificazione, conservazione, affinamento in legno, affinamento in bottiglia ed imbottigliamento devono essere effettuate esclusivamente nella zona di produzione.
Il Brunello di Montalcino deve essere immesso al consumo in bottiglie di tipo Bordolese, di vetro scuro e chiuse con tappo di sughero, di una delle seguenti capacità: litri 0,375 – 0,500 – 0,750 – 1,500 – 3,000 – 5,000.
Caratteristiche organolettiche
Il vino a denominazione di origine controllata e garantita Brunello di Montalcino, all'atto dell'immissione al consumo, deve possedere le seguenti caratteristiche organolettiche:
colore: rosso rubino intenso tendente al granato;
odore: caratteristico ed intenso;
sapore: asciutto, caldo, un po' tannico, robusto, armonico, persistente.
Abbinamenti consigliati
Gli abbinamenti classici comprendono la carne rossa e la selvaggina, eventualmente accompagnati da funghi e tartufi. Molto interessante anche l'abbinamento con i formaggi, tra cui spicca il pecorino toscano.
Zona di produzione
La zona di produzione comprende l'intero territorio del comune di Montalcino, in provincia di Siena.
Produzione
Provincia Stagione Volume (hl)
Siena 1990/91 40249,6
Siena 1991/92 41411,62
Siena 1992/93 43773,82
Siena 1993/94 53192,11
Siena 1994/95 49432,76
Siena 1995/96 35035,3
Siena 1996/97 57948,52
Tabella delle annate del Brunello di Montalcino
Per consulare la valutazione delle annate storiche del Brunello, lo possiamo fare direttamente al sito del Consorzio di Tutela, da quest’anno sotto la Presidenza del Conte Francesco Marone Cinzano, che ho conosciuto durante la manifestazione, un vero signore dai modi gentili e cordiali con tutti.
(Clicca qui per consultare la valutazione delle annate storiche del Brunello)
Le mie degustazioni dei 150 Brunelli 2003
Per brevità, altrimenti l’elenco sarebbe troppo lungo, riporterò solamente quei vini che hanno totalizzato un punteggio minimo indicativo di 85/100 a salire, tralasciando volutamente quelli che, a mio avviso in questa annata non c’è l’hanno fatta, ed i pochi che ho trovato difettati al naso.
Qualcuno era inficiato al naso dal Brettanomices o da altre puzzette varie di botte sporca, feccia e scarsa pulizia in vinificazione, ma stiamo parlando di 3-4 vini sul totale.
In conclusione, e per riallacciarmi al titolo di questo articolo :
“Brunello 2003: l’è tutto da buttare“ posso dire che la mia risposta è sicuramente NO: infatti i 2/3 dei vini degustati, si sono dimostrati di buona qualità, con diverse punte di eccellenza che non sono mancate.
Ogni anno assistiamo sempre alla solita musica, dove ognuno giustamente, decreta il rating dell’annata, ma a mio avviso come ho già spiegato prima, questa 2003 non sarà sicuramente l’annata da ricordare o da 5 stelle a Montalcino, ma non è nemmeno una annata da liquidare con troppo fretta o superficialità. Se mi fossi fermato a degustare 30/40 vini, invece di testarli tutti 150, il mio parere forse non si sarebbe discostato da quello di altri “Opinions-Leader“, che hanno bocciato il millesimo 2003 senza appello. Cosi’ non è da parte mia, perché i buoni ed ottimi prodotti 2003 non ci mancano proprio.
Alla nostra salute, cari amici lettori, con i magnifici Brunelli di Montalcino.
Clicca qui per scaricare il pdf delle degustazioni
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