Di questa tipologia ci
occuperemo piu’ avanti nel tempo, chiedendo di pazientare, fin da ora agli
amici produttori del Vulture, ma è solo per una questione di tempo e non
sicuramente per l’alta qualità dei prodotti, che qui vengono realizzati.
Oggi voglio occuparmi dell’aglianico coltivato nella zona del
Sannio Beneventano ed in modo
particolare di una azienda che ho conosciuto, quasi per caso, degustando i
suoi magnifici vini.
CASTELLO
DUCALE s.r.l.
Sede legale: Via Chiesa, 35
81010 Castel Campagnano (Caserta)
Imbottigliamento: Via San Nicola, 51
82031 Amorosi (Benevento)
Tel. 0824 972460 - Fax 0824 972740
Sito internet:
Castelloducale.com
Email: info@castelloducale.com |
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UN PO DI STORIA...
E’ stata la incredibile scoperta fatta nei sotterranei del
Palazzo Ducale di Castel Campagnano a
determinare l’avvio del progetto di una cantina di vini pregiati, tutti da
affinare ed invecchiare nelle cantine del Palazzo, forse antiche cisterne
allorquando il paesino era ancora un Borgo-Castello di origine medioevale.
Fu infatti rinvenuta a 20 metri di profondità, sepolta da detriti, una
antica Chiesa Paleo-Cristiana dell’ XI secolo, tappezzata da affreschi
tardo-bizantini, adoperata fin dal ‘700 quale cantina per la conservazione
del vino.
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Le Belle Arti dissero che la Chiesa era l’emblema delle cantine
del Contado. Luogo sacro divenuto cantina ove la
temperatura è sempre di 13 gradi, in qualsiasi mese dell’anno. |
Laggiu’ barriques colme
di aglianico sono oggi raccolte in religioso silenzio.
La Contessa Ferrara, dama di corte del
Re Borbone, per ingraziarsi il palato di Sua Maestà non faceva mai mancare
nei reali banchetti il Pallagrello,
che conservava con cura nelle cantine del Castello di Castel Campagnano e
che il Borbone elesse, con editto a vino del Re.
Ancora oggi, in queste cavità tufacee del Castello, ove la temperatura è
sempre di 13 gradi in qualsiasi mese dell'anno, maturano ed invecchiano
vini pregiati prodotti dall'Azienda Castello Ducale. Barriques colme di
Aglianico e di altri vini campani sono raccolte in religioso silenzio, in
attesa di soddisfare i gusti più esigenti.
L'Azienda "Castello Ducale" coltiva
circa 12 ettari di terreno, tutti da Agricoltura
Biologica (Organismo di controllo A.I.A.B. di Modena, cod. az
T. 469) coltivati a spalliera sulle colline di
Castel Campagnano e nelle terre di Solopaca. I vigneti ricadono
nella I.G.T. Terre del Volturno e nella D.O.C. Sannio, a bacca rossa si
producono: Aglianico, Sangiovese, Barbera,
Piedirosso; ed a bacca bianca: Pallagrello e Falanghina.
Il sistema di coltivazione è a spalliera con una media di 4.000 viti per
ettaro. Le uve vengono raccolte a mano ed in giornata vengono vinificate
in Cantina. Il sistema di produzione prevede una pigio-diraspatrice, una
pressatura ad 1 atm., la fermentazione mediante maceratori orizzontali. L'Aglianico
destinato alla "riserva aziendale" viene fermentato per 30 giorni in vasi
di legno tronco-conici. La conservazione avviene in vasi vinari di acciaio
inox a temperatura controllata.
L'affinamento avviene in barriques di rovere nuovo nelle Cantine del
Castello per un periodo di 6-12 mesi. La riserva aziendale viene
invecchiata in bottiglia per altri 4 mesi. Il sistema di confezionamento
avviene con macchine automatiche di riempimento e di etichettatura, con
controllo numerico dei lotti.
IL VITIGNO AGLIANICO
(liberamente tratto dal sito:
Vivairauscedo.com)
Di origine antichissima, introdotto in Campania dalla Grecia, andò
successivamente diffondendosi in Basilicata ed in Puglia.
Descrizione: La varietà è
relativamente omogenea, si coltivano generalmente due popolazioni diverse,
una nella zona del Taurasi ed una nel Vulture, però spesso le loro
caratteristiche differenziali dipendono dalle diverse condizioni
ambientali.
Attitudini colturali: Vitigno di buona
vigoria, a germogliamento precoce, tralcio lungo, robusto, poco
ramificato, ad internodi medi, vegetazione equilibrata. Nelle zone
classiche di coltura ad altitudini di 300-500 mt. sul livello del mare
preferisce terreni sciolti e bene esposti e climi relativamente caldi;
nelle zone più calde si adatta ai diversi tipi di terreno.
Allevamento e potatura: Nei climi
caldi si adatta ad ogni forma di allevamento e potatura; nei climi più
freddi dell’area di coltura sono indicate le forme a controspalliera con
tralci ben proporzionati attraverso oculate operazioni a verde per evitare
gli attacchi di botrite al grappolo ed ottenere una buona lignificazione
dei tralci ed un prodotto perfettamente maturo.
Produzione: Media e costante.
Vendemmia: Un po’ tardiva, nelle zone
classiche considerata l’alta qualità del prodotto si consiglia la
vendemmia a mano, nelle altre si può attuare quella meccanica.
Resistenza alle malattie: Sensibile
alla botrite nei climi più piovosi ed umidi.
Giudizio organolettico sul vino: Dà un
vino di colore rosso rubino intenso, di sapore fresco, fruttato,
giustamente tannico ed acido, di corpo, armonico. Invecchiato acquista in
finezza sprigionando profumi delicati tanto da divenire un vino
aristocratico ai più alti livelli dei classici vini italiani.
AGLIANICO DEL VULTURE: Vitigno
vigoroso e produttivo, a grappolo tronco piramidale, medio, grosso,
semi-spargolo, acino grosso a maturazione leggermente anticipata.
AGLIANICO DEL TAURASI: Vitigno
mediamente vigoroso e produttivo, a grappolo medio, tendente al cilindrico
con un’ala evidente, acino medio, buccia coriacea, ricco di colore ed
estratto, può presentare una leggera acinellatura verde.
AGLIANICO VCR2: Il clone è stato
selezionato in Grottaminarda (AV) e fa riferimento al biotipo Taurasi.
Presenta una vigoria media, grappolo medio-piccolo, semispargolo, alato,
acino medio-piccolo, senza acinellatura. Produzione media e costante,
buona la resistenza alla botrite.
AGLIANICO VCR 7: Individuato a
Grottaminarda (AV) in vigneti di Aglianico, biotipo Taurasi, presenta un
grappolo medio-piccolo, cilindrico, spesso alato, acino medio, buccia
spessa. Vigore e produzione buona. Il grado zuccherino è ottimo, l’acidità
totale buona e ottima la resistenza alla botrite. Alla degustazione
risultano preminenti i caratteri di colore, corpo e finezza.
AGLIANICO DEL VULTURE VCR 11: Il clone
è stato selezionato a Venosa, in provincia di Potenza. Presenta un
grappolo più che medio, semicompatto, ad acino medio. Di buon vigore e
buona fertilità, dà produzioni buone e vini di buona alcolicità e di
contenuta acidità.
AGLIANICO VCR 13: Il clone è stato
selezionato a Grottaminarda (AV) in vigneti di Aglianico Taurasi; presenta
un grappolo medio-piccolo, acino inferiore alla media, fertilità elevata,
produzione media e costante, ottimo il grado zuccherino.
AGLIANICO DEL VULTURE VCR 14: Il clone
è stato selezionato a Venosa, in provincia di Potenza. Presenta una
vigoria media, grappolo più che medio, relativamente spargolo. Fertilità e
produttività ottime. Alla degustazione sono risultati preminenti
l’intensità, l’armonia ed il corpo.
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I PRODOTTI
La Castello Ducale produce vini sia a D.O.C. che ad I.G.T., tutti
provenienti da uve dei propri dei propri vigneti coltivati con il metodo
dell’agricoltura biologica. I vini rossi sono:
Il Santoianni, dall’omonima vigna in
Solopaca, è prodotto nel rispetto del disciplinare di produzione della
D.O.C. Sannio rosso: aglianico, sangiovese, barbera e piedirosso; il
Radicatola, dall’omonima vigna in
Castel Campagnano, è prodotto nel rispetto delle indicazioni della I.G.T.
terre del Volturno: aglianico con passaggio in barriques di rovere e
Piedirosso ( 15% ); il Contessa Ferrara,
in omaggio alla fondatrice delle cantine del Castello, prodotto nel
rispetto delle indicazioni della I.G.T. terre del Volturno: aglianico in
purezza con affinamento di 12 mesi in barriques di rovere nuovo e con
almeno 4 mesi di invecchiamento in bottiglie alla stessa profondità.
I vini bianchi sono:
Chiaro del Monte; Il
Falanghina doc sannio; il
Pallagrello (sinonimo di Coda di
Volpe).
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DEGUSTAZIONI
Segnalo anche un’ottima Falanghina del Sannio, dal buon rapporto
qualità-prezzo, di cui sotto riporto la scheda di degustazione. |
Ed ora passiamo alle
schede di degustazioni di due vini, tra quelli prodotti, dall’azienda, che
mi sono particolarmente piaciuti.
AZ. CASTELLO DUCALE (Benevento)
a) Vino: Falanghina del Sannio 2002 – gr. 13,50
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Colore giallo
paglierino; profumi di frutta sovramatura con sentori di albicocca,
pera; in bocca è caldo, piacevole, con una leggera nota ammandorlata
nel finale ed una lunga persistenza, di qualità e di squisita
piacevolezza. Un buon prodotto da uve biologiche, ben vinificato e
di qualità certa. |
Voto 4 ¾ = 84/100
Prezzo in cantina € 4,50 + Iva
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Ed ora passiamo all’autentico fuoriclasse prodotto da questa azienda, che
ci è molto piaciuto, innalzandosi notevolmente sulla qualità media dei
tanti vini, che potremo trovare tra gli scaffali delle enoteche e
ristoranti.
b) Vino: Aglianico Terre del Volturno “Contessa
Ferrara“ gr. 14 anno 2001 - Da agricoltura biologica
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Colore di un rosso
granato impenetrabile, brillante; al naso è molto profumato con note
di frutta rossa e con peculiarità tipiche del vitigno di origine; in
bocca è una seta, con un ingresso dolce e delicato, per sfoggiare
nel centro bocca tutta la sua massa di frutto, con una bella trama
ed un bel corpo consistente. |
Tannini fini e morbidi
perfettamente integrati alla massa del vino, ben bilanciati da una giusta
acidità che non ci fa pesare i 14 gr di alcool. Un vino molto piacevole,
godibile e di alta qualità. Difficilmente ne potrà rimanere nella
bottiglia. Possiamo tranquillamente coniare la definizione: “vino dal
pugno di ferro in un guanto di velluto“. Complimenti a questa azienda per
avere creato un vino di tanta piacevolezza e qualità, dal buon rapporto
q/p.
Voto: ***** 5 stelle = 90/100
Prezzo in cantina €. 8,00 + Iva
Grazie della vostra attenzione e naturalmente... Prosit con l’aglianico
del taburno Contessa Ferrara.
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Roberto Gatti
sommelier degustatore
Codigoro (Ferrara)
Email: gatti-roberto@libero.it |
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